Mia mamma sono 17 giorni che ha iniziato la nuova terapia con
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Mia mamma sono 17 giorni che ha iniziato la nuova terapia con eutimil pregabalin rivotril la mattina invece la sera pregabalin e rivotril il problema è che sta peggio di prima si sveglia presto la mattina con ansia tremolio paure e tutto il giorno è così più o meno anche l'appetito è calato tanto...lo psichiatra le aveva levato i vecchi farmaci che non le facevano più tanto(levopraid mirtazapina)invece eutimil e rivotril glieli ha lasciati posso avere un parere? grazie mille perché questa situazione non è facile neanche per chi le sta vicino
Salve, è difficile capire quale sia la terapia più adatta per la madre. Bisognerebbe effettuare una valutazione diretta in prima persona per approfondire il quadro
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Gentile utente,
comprendo perfettamente la sua preoccupazione e quella della sua famiglia per il peggioramento delle condizioni di sua madre. La situazione che descrive è davvero comprensibile e merita attenzione immediata.
Quello che sta accadendo a sua madre potrebbe essere legato principalmente al fatto che sono stati sospesi i farmaci precedenti (levopraid e mirtazapina) e introdotti quelli nuovi. Quando si interrompono certi psicofarmaci, specialmente se la sospensione avviene in modo troppo rapido, può verificarsi quella che chiamiamo sindrome da sospensione o astinenza. I sintomi che descrive - l'ansia mattutina, i tremori, i risvegli precoci e la perdita di appetito - sono purtroppo molto compatibili con questo tipo di reazione.
Inoltre, i nuovi farmaci come il pregabalin hanno bisogno di tempo per raggiungere la loro piena efficacia terapeutica, mentre gli effetti negativi della sospensione dei precedenti farmaci possono manifestarsi molto più rapidamente. È come se si fosse creato un momento di "vuoto terapeutico" in cui sua madre non ha più la protezione dei vecchi farmaci ma non ha ancora quella completa dei nuovi.
La mia raccomandazione è di contattare urgentemente lo psichiatra per riferire questo significativo peggioramento. Il medico potrebbe valutare se sia necessario reintrodurre temporaneamente i farmaci sospesi con una scala di riduzione molto più graduale, oppure se modificare i dosaggi della nuova terapia o aggiungere un supporto farmacologico temporaneo per gestire questi sintomi da sospensione.
Non aspettate oltre perché diciassette giorni di peggioramento così marcato richiedono davvero una rivalutazione medica .
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano
comprendo perfettamente la sua preoccupazione e quella della sua famiglia per il peggioramento delle condizioni di sua madre. La situazione che descrive è davvero comprensibile e merita attenzione immediata.
Quello che sta accadendo a sua madre potrebbe essere legato principalmente al fatto che sono stati sospesi i farmaci precedenti (levopraid e mirtazapina) e introdotti quelli nuovi. Quando si interrompono certi psicofarmaci, specialmente se la sospensione avviene in modo troppo rapido, può verificarsi quella che chiamiamo sindrome da sospensione o astinenza. I sintomi che descrive - l'ansia mattutina, i tremori, i risvegli precoci e la perdita di appetito - sono purtroppo molto compatibili con questo tipo di reazione.
Inoltre, i nuovi farmaci come il pregabalin hanno bisogno di tempo per raggiungere la loro piena efficacia terapeutica, mentre gli effetti negativi della sospensione dei precedenti farmaci possono manifestarsi molto più rapidamente. È come se si fosse creato un momento di "vuoto terapeutico" in cui sua madre non ha più la protezione dei vecchi farmaci ma non ha ancora quella completa dei nuovi.
La mia raccomandazione è di contattare urgentemente lo psichiatra per riferire questo significativo peggioramento. Il medico potrebbe valutare se sia necessario reintrodurre temporaneamente i farmaci sospesi con una scala di riduzione molto più graduale, oppure se modificare i dosaggi della nuova terapia o aggiungere un supporto farmacologico temporaneo per gestire questi sintomi da sospensione.
Non aspettate oltre perché diciassette giorni di peggioramento così marcato richiedono davvero una rivalutazione medica .
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano
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