Mi sono sottoposto a intervento di ernioplasrica nel 2016 e l'intervento, che sarebbe dovuto essere
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Mi sono sottoposto a intervento di ernioplasrica nel 2016 e l'intervento, che sarebbe dovuto essere in day hospital, ha avuto degli esiti diversi in quanto a causa di un dolore acuto nella gamba dal lato dell'operazione sono rimasto in ospedale per 6 giorni. Poi il dolore è passato.
Oggi a distanza di 3 anni e mezzo durante uno sforzo ho avvertito una fitta a livello inguinale e dopo 2 mesi di visite e accertamenti fra cui una Rm risulta un disomogeneo ispessimento del funicolo spermatico con coinvolgimento del deferente dei vasi e dei nervi spermatici possibile espressione di un imbrigliamento cicatriziale negli esiti della plastica chirurgica. In più nella regione inguinale e nel triangolo di scarpa risultano diversi linfonodi di 10-20mm di natura flogistico-reattiva.
Ho fatto anche infiltrazioni di bentelan ma il dolore non passa... devo sottopormi a un nuovo intervento? O c'è modo di risolvere diversamente?
Oggi a distanza di 3 anni e mezzo durante uno sforzo ho avvertito una fitta a livello inguinale e dopo 2 mesi di visite e accertamenti fra cui una Rm risulta un disomogeneo ispessimento del funicolo spermatico con coinvolgimento del deferente dei vasi e dei nervi spermatici possibile espressione di un imbrigliamento cicatriziale negli esiti della plastica chirurgica. In più nella regione inguinale e nel triangolo di scarpa risultano diversi linfonodi di 10-20mm di natura flogistico-reattiva.
Ho fatto anche infiltrazioni di bentelan ma il dolore non passa... devo sottopormi a un nuovo intervento? O c'è modo di risolvere diversamente?
Gentile paziente
Si tratta di un problema complesso, e non sempre la soluzione chirurgica é quella migliore; inoltre spesso risulta difficile distinguere con una diagnostica di imaging (come la sua RM) tra gli esiti "normali" chirurgici da quelli patologici... In soldoni si rischierebbe di andare a intervenire per poi risolvere poco; credo che nel suo caso sia da valutare una buona terapia del dolore eventualmente associata ad una terapia anti-infiammatoria sistemica, lasciando l'opzione chirurgica come ultima spiaggia.
Sperando di esserle stato utile, cordiali saluti
MN
Si tratta di un problema complesso, e non sempre la soluzione chirurgica é quella migliore; inoltre spesso risulta difficile distinguere con una diagnostica di imaging (come la sua RM) tra gli esiti "normali" chirurgici da quelli patologici... In soldoni si rischierebbe di andare a intervenire per poi risolvere poco; credo che nel suo caso sia da valutare una buona terapia del dolore eventualmente associata ad una terapia anti-infiammatoria sistemica, lasciando l'opzione chirurgica come ultima spiaggia.
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