Ho 56 anni. Soffro di nevralgia al trigemino da quando ne avevo 27. Per sospendere il tegretol ed i

4 risposte
Ho 56 anni. Soffro di nevralgia al trigemino da quando ne avevo 27. Per sospendere il tegretol ed i suoi effetti collaterali mi sono sottoposta 7 anni fa ad un intervento in fossa cranica. Dopo 30 mesi tutto è ricominciato. Da poco sono ricominciate e le scosse. Sono a 1200 mg di tegretol . Aumento?
Dopo l'intervento neurochirurgico di decompressione in fossa cranica posteriore (intervento di Jannetta e poimodificato) non sono infrequenti le recidive dolorose. Se sospese il Tegretol per effetti indesiderati sappia come esistono farmaci antiepilettici/antidolore neuropatico altrettanto efficaci e gravati da minor effetti avversi con il Gabapentin ed il Pregabalin che possono a loro volta essere associati con un secondo farmaco come la Duloxetina o il Clonazepam. L'approccio può non essere solo framacologico ma avvalersi di blocchi antalgici loco regionali ripetuti deli nervi epicranici a livello dei punti di emergenza del nervo grande occipitale e del nervo sopraorbitario. Esistono oramai approcci "bio-tech" al dolore neuropatico come la "scrambler therapy diffusa in Europa Occidentale e nel Nord America.

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La carbamazepina (Tegretol) con il tempo può ridurre i suoi effetti per autoinduzione enzimatica. E' opportuno valutarne i livelli ematici. Se questi sono nel range terapeutico e soprattutto se sono abbastanza elevati, è inutile aumentare, anzi ciò comporta rischio di effetti tossici. Conviene tentare l'associazione con lamotrigina, mantenendo il Tegretol alla dose attuale. La lamotrigina va data a dose bassa con aumento graduale, come le indicherà il suo medico. In caso di insuccesso, ulteriori possibilità farmacologiche sono quelle indicate da collega, prima di passare ai blocchi sul nervo.
Dato che sta sviluppando un dolore neuropatico farmacoresistente è opportuno prima di stabilire un ulteriore iter terapeutico che si sottoponga ad uno studio RM encefalo ad alto campo della fossa posteriore con sequenze FIESTA per valutare se esistono cause anatomiche alla ricomparsa della sintomatologia. Cordiali saluti,
Se ha avuto una risposta evidente all'intervento chirurgico, ritengo opportuno piuttosto che aumentare il dosaggio dei farmaci (tanto più se senza beneficio) procedere ad una revisione chirurgica; peraltro lo sviluppo delle metodiche microchirurgiche hanno reso la procedura mininvasiva.

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