Gentili Professori ho 61 anni, normopeso, con scompenso cardiaco e fap permanenti si è aggiunta da u
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Gentili Professori ho 61 anni, normopeso, con scompenso cardiaco e fap permanenti si è aggiunta da un anno insufficienza venosa cronica come da due ecodoppler venosi, assumo il coumadin, il dilene (può provocare edemi),è stato iniuito, il furoemide 25 mea compressa tolto , due angiolgi scrivono: furosemide per gonfiare piedi, polpacci il cardiologo e il medico di base lo teaso, ho provato 1 compressa buoni risultati riesco a fare le scale velocemente ma mi si vedono le ossa ovvero dimagrisco e la pressione era 95 su 65, e l'ho sospeso. In ogni cao le macchie e la pelle screpolata sui piedi e sulle caviglie rimane, gli edemi lo stesso come mai? Ho provato un integratore per insufficienza venosa cronica metà dosaggio, ho ottenuto dei miglioramenti ma gli edemi diffusi e il prurito restano, pomate non servono, ogni volta che faccio si conclude con il furosemide e mai con cale a compressione, ho saputo che bisognerebbe vedere e si tratta di cuore o di gambe ,a me l'angiologo disse che le valvole dietro le ginocchia erano a posto,ma la situazione, poi, peggiorò, sono eentario, gradirei una sua IMPRESSIONE a me non dicono e si tratta di sistema linfatico ma sempre i uare un diuretico che mi abbassa la pressione la mia è sui 120 su 80 il ILENE come effetti secondari portaeemi assumevo 240 adesso 150 toglierlo non si può già provato..assumo anche il bisoprololo a 5 mg e la digossina da 0,25 questi farmaci mi vengono sempre confermati anche e ho cambiato tre cardiologi,la FAP e il compenso sono stati coperti 10 anni fa ricovero in opedale 15 gg..ecocuore in ejeione 52 reni a poto..come mai questi edemi, i polpacci duri il prurito permangono? Assumere 1 lasix al giorno gonfi ma inebolice e danneggia i reni..,mi è stato proposto questo: assumere mezzo saltare un giorno e poi mezzo.,oppure:1 fino a che si sgonfino piedi caviglie e poi basta, insomma ottengo sempre pareri diversi e gli edemi restano con l'integratore si riduco. E' il cuore o sono le gambe? L'addome non è gonfio, sono di mio già magro ,viso e braccia non gonfi.. il peso varia sui 74 kg per 177 cm o 76 kg..non ci sono liquidi nell'addome.. se uso il furoemide l'addome diventa piatto i polpacci, il diametro si riduce ma sti edemi e la pelle ruvida RESTANO.Se corro ho bruciori quelli tipici dell'acido lattico e corro assumendo il furosemide NO,Dovrei fare almeno 5000 passi senza fermarmi,MA avendo un ginocchio non a posto e il piede dello stesso con problemi, mi sa che la circolazione ne risente ,la cyclette andrebbe benissimo ma con il ginocchio non c'è verso,il nuoto servirebbe ma sono troppo lontano,ale non ne uo da 10 anni, esercizi di palestra li conosco ma appena iniziati bruciano i muscoli sartori e i polpacci. Graie per eventuali idee, magari qualcosa è sfuggito ai medici,soffrendo di psoriai andai dall'ortopedico che mi rinviò dal reumatologo non ci andai, visto che su internet ci sono le FOTO uguali delle mie caviglie e viene indicato angiologo e infatti era l'angiologo e non l'ortopedico il referente...pure al pronto soccorso mi venne detto: angiologo..e non reumatologo. (dita gonfie dei piedi, unghie non a posto...).Sono stato pure all'infettivologo per i bruciori:non è di sua competenza, le urine sono a posto.
Sospetta:artrite reumatoide con dermatite psorisiaca- La deambulazione causata da una errata postura (dismetrica) e, controllare la tiroide x sospetto “ipertiroidismo” .Paziente apprensivo/ansioso disturbi del sonno. Vedere PSA
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Buongiorno le problematiche esposte se confermate da diagnosi medica per un possibile problema di reattività del sistema immunitario trovano oggi utile indicazione alla terapia del dolore non farmacologica con CBD.
Disponibile per consulto .
Saluti
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Buongiorno, come terapista le consiglio di andare da un bravo internista portando tutte le terapie farmacologiche che sta facendo, per valutare eventuali interazioni tra farmaci, e le ultime analisi fatte (nel caso non le abbia sicuramente l'internista gliene prescriverà). Con tutti i dati alla mano può farle una diagnosi corretta o indirizzarla nella giusta direzione terapeutica.
Spero di esserle stato di aiuto, ma dare consigli su cosa fare, non conoscendo in modo approfondito la problematica e non avendo le competenze mediche di un medico, non lo ritengo professionale e vantaggioso per lei.
Le auguro una buona giornata.
Spero di esserle stato di aiuto, ma dare consigli su cosa fare, non conoscendo in modo approfondito la problematica e non avendo le competenze mediche di un medico, non lo ritengo professionale e vantaggioso per lei.
Le auguro una buona giornata.
salve, da quanto leggo la visita dal reumatologo non la trovo affatto assurda , anzi potrebbe aiutare molto perchè magari tutti i problemi da lei riportati potrebbero avere un filo conduttore comune. Non è competenza mia parlare di farmaci o terapie affini , ma per quanto riguarda l'edema potrebbe essere causato sia da problematiche legate al cuore che a problematiche venose o linfatiche, per questo potrebbe sentire l'angiologo per capire se una terapia tipo linfodrenaggio può essere utile. per quanto riguarda la questione dell'esercizio proceda per gradi. Può iniziare con semplici esercizi isometrici e piano piano aumentare il carico fino a fare i classici esercizi da palestra.
spero di esserle stato utile
Saluti
spero di esserle stato utile
Saluti
Gentile signore, quel che ci riferisce è un quadro di complicanze sistemico, ossia, una condizione di patologia vascolare e cardiaca che ha scompensato diversi sistemi: circolatorio, metabolico, venoso, immunitario ..... è basilare che il suo medico, o specialista, trovi un adeguato e corretto equilibrio dei farmaci che assume, un equilibrio che le deve garantire di ricompensare il suo fisico in modo da restituirle una normalità basale su cui poi, e soltanto poi, è possibile pensare ad un recupero delle funzioni e delle performance mediante un percorso soggettivo di riabilitazione. Nel suo caso si intercettano contemporaneamente un indicazione e necessità di movimento e una controindicazione allo stesso. Il quadro sintomatologico che descrive potrebbe giustificare un'attenta visita reumatologica e un'altrettanta accurata visita cardiologica, malgrado si evinca l'abbia già fatta dai farmaci che elenca, tuttavia le consiglierei di ripeterla. Da cosa ci scrive ho il sospetto che Lei tenda a fare da se per quel che riguarda la riabilitazione ed il recupero funzionale, deve sapere che anche queste sono una terapia ed è come se Lei invece di andare in farmacia si confezionasse i farmaci nella sua cucina di casa ... Buona giornata
Salve, concordo con i colleghi sul fatto che a seguito di test clinici, esami strumentali e visite specialistiche dovrebbe rivolgersi ad un buon terapista che potrà intraprendere con lei un percorso riabilitativo con terapie manuali ed eventuali esercizi che possano aiutarla a migliorare il problema.
Rimango a disposizione per un consulto.
Saluti
Rimango a disposizione per un consulto.
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Buongiorno, una visita reumatologia gliela consiglio, potrebbe essere molto utile. L'edema ha diverse cause sia cardiologiche, venose o linfatiche, pertanto le consiglio di consultare angiologo per capire se linfodrenaggio ed esercizio terapeutico, nel suo caso, in questo momento possano essere strumenti utili. In caso di risposta positiva le consiglio di rivolgersi a fisioterapista OMT in modo da tarare l'esercizio su misura per lei.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Buonasera
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Buongiorno, dopo aver letto tutto riassumo il discorso partendo dalla sua domanda, è il cuore o sono le gambe? La risposta è la gamba, in particolare il ginocchio destro.
Finché non si risolve il ginocchio e quindi la mancanza di movimento con delle camminate o cyclette, questo dipende da quanto sforzo può fare in base alle indicazioni del cardiologo, azzera l'effetto di pompa surale dei polpacci che permette il ritorno del liquido linfatico, un po' come quando si allaga la cantina e i pompieri azionano la pompa per aspirare i liquidi. Detto ciò, lei ha bisogno delle seguenti cure: trattamento del ginocchio/piede destro, linfodrenaggio, utilizzo di calze elastocompressive per 1-2 mesi. Se l'ortopedico non ha consigliato operazioni al ginocchio allora dovrebbe procedere con delle sedute di fisioterapia e osteopatia. Non ha indicato che tipo di dolori o limitazioni ha al ginocchio, se presente artrosi/artrite la vorrei rassicurare che queste non rappresentano la fine per l'articolazione, spesso lavorando sul riallineamento articolare il dolore può scomparire o ridursi in quanto si limita l'irritazione delle zone dolenti/consumate, infatti molti anziani di 90 anni, ormai con pochissima cartilagine, stanno bene perché hanno l'articolazione in equilibrio. Spero di averle chiarito qualche dubbio.
Finché non si risolve il ginocchio e quindi la mancanza di movimento con delle camminate o cyclette, questo dipende da quanto sforzo può fare in base alle indicazioni del cardiologo, azzera l'effetto di pompa surale dei polpacci che permette il ritorno del liquido linfatico, un po' come quando si allaga la cantina e i pompieri azionano la pompa per aspirare i liquidi. Detto ciò, lei ha bisogno delle seguenti cure: trattamento del ginocchio/piede destro, linfodrenaggio, utilizzo di calze elastocompressive per 1-2 mesi. Se l'ortopedico non ha consigliato operazioni al ginocchio allora dovrebbe procedere con delle sedute di fisioterapia e osteopatia. Non ha indicato che tipo di dolori o limitazioni ha al ginocchio, se presente artrosi/artrite la vorrei rassicurare che queste non rappresentano la fine per l'articolazione, spesso lavorando sul riallineamento articolare il dolore può scomparire o ridursi in quanto si limita l'irritazione delle zone dolenti/consumate, infatti molti anziani di 90 anni, ormai con pochissima cartilagine, stanno bene perché hanno l'articolazione in equilibrio. Spero di averle chiarito qualche dubbio.
Gentile signore, la sua è una situazione clinica complessa data la presenza di scompenso cardiaco e FAP permanenti, un'insufficienza venosa cronica, e l'assunzione di Coumadin e altri farmaci che possono influenzare la pressione e l'equilibrio idrico. Gli edemi persistenti, la pelle screpolata e il prurito, nonostante l'uso di diuretici e integratori, indicano che la gestione è ancora sub-ottimale. Nonostante l'angiologo abbia riferito valvole venose posteriori al ginocchio a posto, l'insufficienza venosa cronica può dipendere da altri segmenti venosi o da un sovraccarico linfatico. La domanda "È il cuore o sono le gambe?" è fondamentale e la risposta è che molto probabilmente è un'interazione complessa di entrambi i fattori. Lo scompenso cardiaco può causare edema sistemico (anche se lei non ha gonfiore addominale o al viso, l'edema agli arti inferiori è tipico), e l'insufficienza venosa locale aggrava il problema. L'uso del furosemide (Lasix) riduce l'edema ma non risolve la causa sottostante né i problemi cutanei. Le macchie, la pelle ruvida e il prurito sono tipici segni di dermatite da stasi, una conseguenza cronica del ristagno di liquidi e della cattiva circolazione venosa/linfatica. I bruciori muscolari all'acido lattico indicano una scarsa ossigenazione muscolare durante lo sforzo, anch'essa legata alla circolazione compromessa. La sua storia di psoriasi può inoltre rendere la pelle più vulnerabile. Sembra mancare una strategia integrata: oltre ai farmaci, sarebbe cruciale un programma di compressione elastica (calze elastiche a compressione graduata, spesso sottovalutate ma efficaci se tollerate e correttamente prescritte), un'attività fisica adattata (anche se con difficoltà al ginocchio, nuoto o esercizi da seduto sono vitali per la pompa muscolare), e una valutazione per escludere o trattare un'eventuale componente linfatica (linfedema). L'idea di assumere Lasix a giorni alterni o solo per sgonfiare può essere una strategia di compromesso per la pressione, ma non risolve la stasi cronica. Forse un consulto con un linfologo o un dermatologo vascolare potrebbe offrire una nuova prospettiva per la componente cutanea e linfatica.
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