Ciao a tutti.. sono una ragazza di 26 anni che non si è mai sentita abbastanza. Non mi sono mai sen

15 risposte
Ciao a tutti..
sono una ragazza di 26 anni che non si è mai sentita abbastanza. Non mi sono mai sentita abbastanza brava a scuola, perchè c'era sempre qualcuno più bravo di me. A danza mi sono sempre sentita esclusa, quella sempre in fondo a ballare nell'ultima fila, sempre quella brava ma non troppo da poter essere avanti a tutte e purtroppo questo ambiente vissuto per ben 10 anni mi hanno segnato a livello relazionale e amicale.
Non mi sono mai sentita abbastanza in amicizia. Questo è il problema che mi affigge da un pò di tempo: l'amicizia.
Ho sempre pensato che io un gruppo di amiche non me le sono mai meritate, perchè tutti riescono ad averle ma io no perchè io non sono abbastanza.
Da un pò di tempo però questo macigno si fa sempre più pesante e questa mancanza mi pesa. Non ho mai capito cosa andasse in me ma ho sempre capito che ho vissuto l'amicizia in modo sbagliato. Ho sempre chiesto scusa anche quando non avevo torto solo per paura di perdere l'altra persona. Ho sempre dato 1000 e indietro credo che io ne abbia ricevuto 10. Ho sempre cercato l'altra persona per uscire e poche volte, se non mai, sono stata cercata. Ho sempre fatto io il primo passo verso l'altro..mai il contrario!
Riconosco di non essere una ragazza con un carattere semplice, non mi fido di nessuno perchè ho sempre preso batoste ogni volta che l'ho fatto e quindi con il tempo mi sono chiusa totalmente.. quando ho provato ad aprirmi di nuovo con un'altra persona questa non ci ha pensato due volte di girarmi le spalle. Mi rendo conto di vivere l'amicizia in modo forse non sano ma sono cresciuta in un gruppo con un'amicizia a tre e io in tutti i casi ero la persona di mezzo, quella in cui sentiva le altre due parlarsi male a vicenda.
Sarò davvero così sbagliata da non meritarmi anche io un gruppo di amiche? C'è qualcosa che potrei fare per migliorare? Perchè gli altri riescono ad avere delle amicizie e io no? Perchè mi sento così dannatamente sola?
Buonasera, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo. Secondo me potrebbe esserle di grande aiuto rivolgersi ad un professionista, anche con una consulenza online, al fine di affrontare le sue difficoltà e ritrovare la sua serenità. Un caro saluto

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Buongiorno, mi dispiace molto del periodo che sta vivendo e la ringrazio per averla condivisa. Posso solo provare ad immaginare quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione. A volte capire come andare avanti e identificare la scelta migliore per noi stessi, può non essere affatto semplice, per questo scoprire le nostre modalità di agire e comprendere da dove derivano questi giudizi così negativi nei propri confronti che la porta a porsi tutte queste domande può aiutarla a stare meglio. Le relazioni, di amicizia o di amore, rappresentano degli ambiti molto delicati, dove per orientarsi e capire come procedere, bisogna essere consapevoli di tanti aspetti, emotivi ma anche effettivamente pratici. Un obbiettivo di un percorso psicologico, può essere quello di chiarire questa confusione e questa malessere e cercare di trasformarlo in benessere. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera efficace un futuro che a tratti può sembrare angoscioso. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Salve, a volte dentro di noi si annida un sabotatote/inquisitore interno che di continuo ci dice che non siamo abbastanza, che non ce la faremo, che siamo diversi, incapaci, perdenti.
Cerchi un professionista che l'aiuti a ridimensionare tale vocina interna, a renderla meno severa, anzi utile per migliorarsi.
Un caro saluto
Salve, mi dispiace molto per la situazione che descrive e comprendo il disagio connesso. Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto con un professionista al fine di indagare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi per trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare coi pensieri rigidi e maladattivi che impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Presto a disposizione, anche on-line. Cordialmente, dott FDL
Salve, un percorso psicoterapeutico la aiuterebbe a imparare ad affrontare in maniera meno angosciosa le relazioni interpersonali e a mettere le basi per impostare una sana autostima. Ha bisogno soprattutto di verificare le sue personali convinzioni di inadeguatezza. Resto a disposizione, buona serata. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente, tavolta la mamcanza di fiducia negli altri ci porta ad avere un atteggiamento che autodetermina l'allontanamento degli amici che vorremmo accanto. Intendo dire che qualcuno può essere scappato, non perché lei non sia degna di avere degli amici, ma per il messaggio che può passare agli altri, visto che si aspetta sempre il peggio. Sicuramente lei non è consapevole del linguaggio che può mettere in atto in queste situazioni, ma un percorso con un terapeuta potrebbe aiutarla a rendersi conto di quale sia la dinamica. Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto
Dottoressa Lorena Menoncello
Buonasera, non credo che in lei ci sia qualcosa di sbagliato o di "non abbastanza" ma piuttosto che metta in atto comportamenti e pensieri talmente automatici da non rendersene conto. Non è l'unica persona in questa condizione e non sarà nemmeno l'ultima. Le suggerisco perciò di farsi aiutare in un percorso di psicoterapia che la dia le attenzioni e la chiarezza che merita.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno come già espresso dai colleghi ritengo che un percorso psicoterapeutico sia fondamentale per lavorare sui suoi dialoghi interni che sicuramente sono dovuti a problematiche vissute in giovane età. A sua disposizione. Un saluto Diego Polani
Salve. Il suo dolore è pieno di giudizio verso se stessa: non essere abbastanza. Si può essere abbastanza anche senza essere in prima fila o se c'è qualcuno più bravo. Mi chiedo e le chiedo: ha mai fatto qualcosa per il piacere di farlo? O il suo vissuto è stato prevalentemente dimostrare a se stessa e al mondo di essere abbastanza? Spesso questo modo di vivere porta ad una chiusura che non aiuta nelle relazioni e impedisce di vivere con piacere. Si conceda la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico per liberare la vitalità che appartiene ad ognuno di noi ma che viene soffocata da vergogna e giudizio eccessivi. Nella mia lunga esperienza, quando si riesce a stabilire una buona relazione terapeutica, si possono vedere le proprie fragilità come difese protettive, accettarle e integrarle nel vissuto senza combatterle, trasformarle in punti di forza che attivano la fiducia in se stessi per affrontare le difficoltà della vita senza sentirsi sbagliati. Lentamente, affrontando il dolore senza giudizio, ci si può aprire al piacere di vivere che si manifesterà in tutti gli aspetti della vita, anche nelle relazioni. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Il problema non è quello che è ma quello che crede di essere, cioè sempre sbagliata. Dovrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia per risolvere questo aspetto
Carissima, mi dispiace per la situazione in cui si trova e il dolore che sta provando. La cosa importante da capire è che non è lei sbagliata come persona, ma come si percepisce e come si sente. Sicuramente mostra una parte del suo carattere che non la rispecchia e a volte questo può portare le persone a vedere una persona che non si è. Non deve aver paura di come si comporta, di quello che dice o di quello che pensa.. deve valorizzare quello che lei è. Se ha piacere possiamo cercare una soluzione. Un caro saluto, Giada
Salve,

lei è portatrice di diverse domande che in qualche modo non le fanno vivere la sua vita a pieno o comunque serenamente. Potrebbe prendersi cura di questa sofferenza e di questo senso di tristezza iniziando un percorso di psicoterapia, trovando così l'aiuto di uno specialista. Un lavoro su di se potrebbe aiutarla nel trovare le risposte che cerca e farla divenire maggiormente consapevole di quanto le accade. Questo nel tempo potrebbe renderla una ragazza più serena. Ci pensi!

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale. Cordiali saluti
Buonasera, leggo con tristezza i suoi vissuti e comprendo la sua profonda sfiducia. Ritengo che un percorso terapeutico la aiuerebbe molto ad esplorare la sua esistenza cogliendo nessi e significati insieme, comportamenti propri e altrui attraverso differenti prospettive. I temi da affrontare sono differenti e complessi, ma la terapia può fornire strategie comportamentali meno disfunzionali e un modo di affrontare la vita più sereno. Cordiali saluti, Dotoressa Claudia Costato
Gentilissima,

"non si è mai sentita abbastanza" credo implichi un problema di bassa autostima con ricadute negative nelle sue relazioni interpersonali.
Forse non sentendo di meritare amicizie si circonda di persone che non danno ma ricevono e basta: inizi a cambiare questo, anziché dare 1000 per ricevere 10, riconosca il suo diritto di una relazione amicale reciproca basata sul dare e ricevere da entrambi le parti. Capisco non sia un cambiamento facile da attuare ma un percorso psicologico può aiutarla: se lo merita!
I migliori auguri

Dott.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta

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