Buongiorno, vorrei sapere cosa si fa quando c'è una incontinenza della piccola safena.Grazie

12 risposte
Buongiorno,
vorrei sapere cosa si fa quando c'è una incontinenza della piccola safena.
Grazie
Dr. Marco Piercarlo Viani
Chirurgo vascolare, Chirurgo generale, Angiologo
Milano
In questo caso Le consiglierei un ecodoppler venoso degli arti inferiori che potrà confermarle la diagnosi e indicarle il tipo di trattamento più indicato al suo caso.
Lo specialista Le indicherà le norme igieniche da seguire,le cure mediche ed elastocompressive e eventualmente i trattamenti necessari, chirurgici o scleroterapici.
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Dott. Michele Greco
Angiologo, Chirurgo vascolare, Medico estetico
Reggio Calabria
Buongiorno, se la diagnosi ecografica è stata già fatta, come dovrebbe essere nel suo caso, allora sarebbe opportuno correlare questa condizione con l’eventuale sintomatologia e programmare l’iter terapeutico che può andare dalla semplice contenzione elastica sino all’intervento chirurgico mininvasivo di ablazione laser o con colla cianoacrilato della vena in questione.
Il trattamento della patologia varicosa della vena piccola safena rappresenta attualmente una sfida aperta. Sicuramente bisogna valutare all'ecodoppler l'entità della stenosi. Se non è severa una terapia elastocompressiva può considerarsi più che adeguata. Se il reflusso è importante si può ricorrere al trattamento che sino ad alcuni anni fa era quello chirurgico tradizionale. In seguito si è affermato il trattamento scleroterapico. Attualmente il trattamento laser è quello sicuramente più indicato.
Dr. Roberto Bosso
Chirurgo vascolare
Cellole
trattamento chirurgico o scleroterapia classica o con scleromousse
Dr. Giorgio Ovidio Bitossi
Chirurgo vascolare, Angiologo
Torino
Una volta diagnosticato il reflusso in una vena, compresa la safena, occorre sempre valutare il dato strumentale nel complesso della situazione clinica perché ne può essere indicato il trattamento oppure no. Qualora necessitasse di una procedura per risolvere la situazione la tecnica a oggi più sicura è rappresentata dal trattamento con colla biocompatibile o in alternativa il laser per sicurezza e efficacia nel tempo.
Cordialmente
Dott. Vincenzo Ardita
Chirurgo vascolare
Milano
Buongiorno. Prima di tutto bisogna capire il grado di incontinenza, infatti nelle forme lievi e non associate a pesantezza, gonfiore, prurito e varici, è possibile eseguire una terapia con calza elastocompressiva e flebotonico.
In caso di incontinenza severa associata ai sintomi e segni prima descritti si pone l'indicazione all'intervento (da valutare in base anche alla storia clinica del paziente ed alla fattibilità anatomica). Oggigiorno esistono diverse tecniche, quella che consiglio e che ha dato i migliori risultati presso il mio centro è l'ablazione meccanochimica, intervento eseguito in anestesia locale caratterizzato da un basso rischio di complicanze.
Dott.ssa Luisella Troyer
Chirurgo vascolare, Angiologo, Proctologo
Milano
Se si vuole avere un atteggiamento conservatore, calze elastiche di adeguata compressione.
Se si vuole risolvere definitivamente la problematica, termoablasione in anestesia locale.
Saluti
Dott. Giovanni Ambrosino
Chirurgo vascolare, Chirurgo generale, Chirurgo
Vigevano
Non si può prescindere da una valutazione anche clinica.
Dott. Giuliano Jafrancesco
Medico estetico, Chirurgo vascolare, Anestesista
Rho
scleroterapia, laser,chirurgia.Dipende dal grado e dal paziente.Utile valutazione
Dott. Claudio Desantis
Chirurgo vascolare, Angiologo
Brindisi
Buongiorno,
quando si parla di incontinenza della piccola safena, ci si riferisce a un reflusso patologico in questa vena — cioè il sangue non scorre più correttamente verso il cuore, ma tende a tornare indietro, provocando gonfiore, pesantezza, dolore o anche varici nella parte posteriore della gamba.

Il trattamento dipende da vari fattori, tra cui la gravità dei sintomi, l’estensione del reflusso, e le condizioni generali del paziente. Ecco le opzioni più comuni:

Trattamento conservativo: nei casi lievi o in pazienti che non possono sottoporsi a intervento, si può iniziare con:

calze elastiche a compressione graduata,

modifica dello stile di vita (controllo del peso, attività fisica, evitare lunghe stazioni erette),

farmaci venotonici, anche se di solito l'efficacia è limitata.

Trattamento interventistico: quando il reflusso è significativo o i sintomi sono importanti:

Ablazione termica endovenosa (laser o radiofrequenza): è il trattamento più comune oggi, minimamente invasivo, si esegue in anestesia locale e ha un rapido recupero.

Scleroterapia con schiuma: viene iniettata una schiuma sclerosante nella vena per chiuderla; indicata soprattutto nei casi selezionati o recidivi.

Miniflebectomie: piccoli tagli per rimuovere varici visibili associate.

Chirurgia tradizionale (stripping della piccola safena): ormai meno frequente, riservata a casi specifici.

Naturalmente, tutto parte da un ecocolordoppler venoso, fondamentale per confermare la diagnosi e pianificare il trattamento più adatt
Dott. Paolo Annicchiarico
Chirurgo vascolare, Angiologo
Crispiano
Salve, la prima e talvolta anche unica indicazione per contenere e gestire una incontinenza è l'utilizzo di calza elasto-compressiva, che sia gamberetto o collant ciò dipende dallo studio EcocolorDoppler completo venoso di tutto l'arto inferiore.
Questo al fine di mantenere una compressione graduata sul distretto venoso che, in ragione della incontinenza valvolare e quindi del reflusso di sangue verso il piede, può predisporre a formazione di varici venose.
Talvolta, in casi selezionati e più complessi/avanzati, viene associata alla gestione meccanica anche una terapia medica.
Dott. Alfredo Modafferi
Chirurgo vascolare, Angiologo
San Donato Milanese
dipende di sintomi. Si può intervenire chirurgicamente o si possono semplicemente usare delle calze elastocompressive. Faccia una visita con il chirurgo vascolare

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