Buongiorno. Sono una 58enne affetta da 31 anni da artrite reumatoide e da 21 da Sindrome di Sjögren.
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Buongiorno. Sono una 58enne affetta da 31 anni da artrite reumatoide e da 21 da Sindrome di Sjögren. L'A.R. mi ha gravemente compromesso l'articolazione del braccio dx e, in seguito, l'articolazione del piede sx. Dopo tentativi vari con farmaci come Ridaura (distruttivo per gli effetti sul colon), Plaquenil (nessun miglioramento), Methotrexate cps (effetti collaterali come Ridaura), mi curo ormai da decenni con Deflazacort e antiinfiammatori, al momento Voltaren cps da 100 mg. Finora ero riuscita a tenere a bada la malattia, ma da circa 2 mesi ho una forte riacutizzazione localizzata alla spalla dx - a rischio di anchilosi -, un interessamento anche alla spalla sx e, da 2 settimane, tumefazioni , sensazione di calore e algia acuta nell'articolare entrambe le mani, polsi inclusi. Ho portato il Deflazacort da 12 a 30 mg al dì, ma senza riscontro . Anche gli antiinfiammatori lasciano il tempo che trovano. Il mio medico di base mi ha oggi suggerito il Tauxib cps 90 mg, che proverò ad assumere. E' possibile che il mio organismo si sia assuefatto a questa molecola di cortisone? Preciso che provo una sacrosanta avversione nei confronti degli immunosoppressori, nonché dei farmaci biotecnologici, anche perché ho già qualche problema al fegato, colesterolo e trigliceridi sopra i limiti ed assumo da molto tempo antidepressivi (Zoloft e Xanax). Gradirei tanto un consiglio spassionato sul da farsi. Nel ringraziare anticipatamente porgo cordiali saluti,
Alessandra Di Salvo
Alessandra Di Salvo
Salve , deduco da quanto lei ha riferito che c'è ormai una scarsa risposta ai farmaci tradizionali di fondo ed ai FANS; i farmaci biotecnologici hanno dato buoni risultati e non sono certamente più dannosi di tutti gli antinfiammatori che ha assunto,compreso gli anti depressivi.Francamente non comprendo questo rifiuto ...se potrebbero essere la soluzione ....
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Salve, ho letto con attenzione la sua storia. Capisco le sue preoccupazioni riguardo i farmaci biotecnologici e gli immunosoppressori, ma le nostre paure maggiori derivano da ciò che non conosciamo. I farmaci biotecnologici e gli immunosoppressori hanno curato e curano MIGLIAIA di persone al mondo che avrebbero altrimenti subito danni gravi con disabilità terribili. E dobbiamo essere davvero grati alla ricerca scientifica che li ha messi a disposizione dei malati. Sono ormai farmaci che conosciamo bene e perciò non dobbiamo averne paura. Le confido che ho scelto di diventare reumatologo perchè ho capito che proprio con questi farmaci avremmo davvero potuto curare le persone e migliorare davvero la loro vita. Le consiglio di cercare un reumatologo che le dia fiducia. E' solo così che si posso prendere le decisioni migliori, nell'interesse della sua salute.
Per rispondere avrei bisogno di visualizzare rx
Buongiorno Alessandra,
mi dispiace sapere delle difficoltà che stai affrontando con l'artrite reumatoide e la sindrome di Sjögren. È evidente che hai già provato diverse opzioni terapeutiche senza ottenere il sollievo desiderato, e comprendo quanto possa essere frustrante.
Per rispondere alla tua domanda, è possibile che il tuo organismo possa rispondere meno efficacemente al cortisone nel tempo, ma questo non significa necessariamente che tu sia completamente assuefatta. A volte, è necessario un aggiustamento del dosaggio o l'introduzione di un diverso approccio terapeutico.
Il Tauxib (tacrolimus) è un immunosoppressore e, sebbene tu abbia espresso avversione a questo tipo di terapia, potrebbe essere una delle opzioni da considerare, soprattutto vista la gravità della tua situazione attuale. È importante discuterne approfonditamente con il tuo reumatologo. Potrebbero essere disponibili anche altre terapie che non sono immunosoppressive o biotecnologiche, come i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) o terapie fisiche, che potrebbero aiutarti a gestire i sintomi.
In aggiunta, potresti anche considerare:
1. **Consulto con un reumatologo**: È importante avere un piano di trattamento personalizzato e monitorato. Un reumatologo potrebbe suggerire farmaci alternativi o nuove terapie.
2. **Fisioterapia**: Un fisioterapista specializzato in patologie reumatiche potrebbe aiutarti con esercizi e tecniche di gestione del dolore.
3. **Modifiche dello stile di vita**: Dieta, esercizio fisico moderato e gestione dello stress possono avere un impatto positivo sulla tua condizione.
4. **Supporto psicologico**: Considerando che assumi antidepressivi, potrebbe essere utile continuare a ricevere supporto psicologico per affrontare la tua situazione.
Ti consiglio di seguire un approccio multidisciplinare, coinvolgendo diversi professionisti della salute. È fondamentale sentirsi ascoltati e avere un piano di trattamento che consideri tutte le tue preoccupazioni e condizioni di salute.
Ti auguro di trovare la soluzione migliore per il tuo benessere. Cordiali saluti.
mi dispiace sapere delle difficoltà che stai affrontando con l'artrite reumatoide e la sindrome di Sjögren. È evidente che hai già provato diverse opzioni terapeutiche senza ottenere il sollievo desiderato, e comprendo quanto possa essere frustrante.
Per rispondere alla tua domanda, è possibile che il tuo organismo possa rispondere meno efficacemente al cortisone nel tempo, ma questo non significa necessariamente che tu sia completamente assuefatta. A volte, è necessario un aggiustamento del dosaggio o l'introduzione di un diverso approccio terapeutico.
Il Tauxib (tacrolimus) è un immunosoppressore e, sebbene tu abbia espresso avversione a questo tipo di terapia, potrebbe essere una delle opzioni da considerare, soprattutto vista la gravità della tua situazione attuale. È importante discuterne approfonditamente con il tuo reumatologo. Potrebbero essere disponibili anche altre terapie che non sono immunosoppressive o biotecnologiche, come i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) o terapie fisiche, che potrebbero aiutarti a gestire i sintomi.
In aggiunta, potresti anche considerare:
1. **Consulto con un reumatologo**: È importante avere un piano di trattamento personalizzato e monitorato. Un reumatologo potrebbe suggerire farmaci alternativi o nuove terapie.
2. **Fisioterapia**: Un fisioterapista specializzato in patologie reumatiche potrebbe aiutarti con esercizi e tecniche di gestione del dolore.
3. **Modifiche dello stile di vita**: Dieta, esercizio fisico moderato e gestione dello stress possono avere un impatto positivo sulla tua condizione.
4. **Supporto psicologico**: Considerando che assumi antidepressivi, potrebbe essere utile continuare a ricevere supporto psicologico per affrontare la tua situazione.
Ti consiglio di seguire un approccio multidisciplinare, coinvolgendo diversi professionisti della salute. È fondamentale sentirsi ascoltati e avere un piano di trattamento che consideri tutte le tue preoccupazioni e condizioni di salute.
Ti auguro di trovare la soluzione migliore per il tuo benessere. Cordiali saluti.
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