Buongiorno, sono un uomo di 38 anni, da quasi un anno sto assumendo in modo contimuativo Ritalin s
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Buongiorno,
sono un uomo di 38 anni, da quasi un anno sto assumendo in modo contimuativo Ritalin sotto controllo dello psichiatra.
Praticamente da subito il ritalin mi ha causato disfunzione erettile, cosa che non avevo mai provato, ma che mi ha causato sin da subito un forte disagio.
Il desiderio forte di iniziare il rapporto e l'impossinilità effettiva di iniziarlo è parecchio disorientante all'inizio, per poi col tempo diventare davvero frustrante.
Ho provato a smettere col Ritalin per circa un mese e il problema si è risolto, niente più disfunzione erettile.
Poi, ho dovuto riprende l'assunzione del ritalin e ormai è da quasi un anno che lo prendo in modo continuativo e ovviamente il problema si è ripresentato.
La dose non è altissima, 20mg al giorno.
Ho provato a sospendere il farmaco 1 giorno prima del rapporto, ma senza effeto sulla disfunzione erettile.
Ho preso coraggio e ho provato a parlarne con lo psichiatra che mi segue scrivendogli via mail, ma purtroppo per gravi problemi personali non sarà disponibile per i prossimi mesi, quindi al momento non mi può aiutare e dovrei asspettare il suo rientro in attività se mai rientrerà, questo non mi è dato saperlo.
Ho pensato di rivolgermi ad un andrologo quindi, ma preferivio avere un opinione prima, perchè la visità costa abbastanza e se la risposta: "è togli il ritalin, diminuisci il ritalin o prova a cambiare farmaco" (cose che so, e non posso comunque fare), non vale la pena investire quei soldi e a questo punto ne riparlerò con il mio psichiatra, quando e se tornerà al lavoro.
Grazie in anticipo a tutti gli specialisti che troveranno il tempo e la pazienza, sia di leggere che di rispondermi.
sono un uomo di 38 anni, da quasi un anno sto assumendo in modo contimuativo Ritalin sotto controllo dello psichiatra.
Praticamente da subito il ritalin mi ha causato disfunzione erettile, cosa che non avevo mai provato, ma che mi ha causato sin da subito un forte disagio.
Il desiderio forte di iniziare il rapporto e l'impossinilità effettiva di iniziarlo è parecchio disorientante all'inizio, per poi col tempo diventare davvero frustrante.
Ho provato a smettere col Ritalin per circa un mese e il problema si è risolto, niente più disfunzione erettile.
Poi, ho dovuto riprende l'assunzione del ritalin e ormai è da quasi un anno che lo prendo in modo continuativo e ovviamente il problema si è ripresentato.
La dose non è altissima, 20mg al giorno.
Ho provato a sospendere il farmaco 1 giorno prima del rapporto, ma senza effeto sulla disfunzione erettile.
Ho preso coraggio e ho provato a parlarne con lo psichiatra che mi segue scrivendogli via mail, ma purtroppo per gravi problemi personali non sarà disponibile per i prossimi mesi, quindi al momento non mi può aiutare e dovrei asspettare il suo rientro in attività se mai rientrerà, questo non mi è dato saperlo.
Ho pensato di rivolgermi ad un andrologo quindi, ma preferivio avere un opinione prima, perchè la visità costa abbastanza e se la risposta: "è togli il ritalin, diminuisci il ritalin o prova a cambiare farmaco" (cose che so, e non posso comunque fare), non vale la pena investire quei soldi e a questo punto ne riparlerò con il mio psichiatra, quando e se tornerà al lavoro.
Grazie in anticipo a tutti gli specialisti che troveranno il tempo e la pazienza, sia di leggere che di rispondermi.
Il farmaco in sé in teoria non dovrebbe avere azione depressiva della funzione erettile, ma nel circuito regolativo neurale può anche essere che una elevata sensibilità alla molecola induca una risposta depressiva su di essa. Poi ovviamente ci sono gli effetti indiretti derivanti dalla azione sui vari sistemi dell'organismo. Non riportando le ragioni psichiatriche per cui è stato prescritto è impossibile dirle di più, ma certo è che qualunqeu sia il suo problema psichiatrico, da quanto riporta, il farmaco le genera un problema in più... magari risolvendo poco anche quello psichiatrico. Ovvio che non possa aspettare il rientro dello psichiatra, per cui deve necessariamente sentirne uno disponibile e magari valutare con lui una totale diversa strategia terapeutica. Il tutto non elimina eventuali questioni andrologiche che meritano di essere valutate sia sul fronte genitale che generale con un buon andrologo che le verifichi con i dovuti esami.
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