Buongiorno sono Giuseppe Santangelo da Catania (di anni 40, alto 174cm e peso 63 kg), in breve le ra
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Buongiorno sono Giuseppe Santangelo da Catania (di anni 40, alto 174cm e peso 63 kg), in breve le racconto la mia storia, nella primavera del 2014 ho avuto i primi sintomi di reflusso gastroesofageo con il sintomo del nodo in gola.Recatomi nella struttura ospedaliera di nesima (reparto gastroenterologia) dopo diverse domande fatte dal medico mi è stato prescritto lucen da 40mg una volta al giorno prima dei pasti al mattino e gastrotuss due volte al giorno dopo i pasti principali, il tutto per 15 giorni.
Il fastidio del nodo in gola è scomparso entro la prima settimana, anche se, finita la cura di tanto in tanto ogni 10 gioni circa mi tornava il famoso nodo in gola.
Nel febbraio del 2016 ho avuto una gastroenterite con diarrea , febbre e crampi allo stomaco oltre a dei forti bruciori allo stesso, ho assunto normix compresse e nel giro di qualche giorno mi è scomparsa la febbre con i crampi ma i sintomi del bruciore allo stomaco mi sono durati più di un mese.
A seguito di tutto ciò nel marzo del 2016 ho fatto una gastroscopia presso il suo collega dott. Magrì nella struttura ospedaliera di acireale, questo è il referto endoscopico:esofago di colorito roseo, assenza di lesioni.Cardias beante.
Lo stomaco ha scarso ristagno chiaro, pliche di colorito roseo, ben distensibili all’insufflazione, prive di lesioni.Agulus endoscopicamente indenne.Piloro pervio.Bulbo e mucosa duodenale nella norma.
Test rapido per ricerca helicobacter negativo.
Diagnosi:Incontinenza cardiale.
Da allora ho cambiato le mie abitudini di vita, tipo dopo i pasti non mi corico subito e da questo ho tratto grande beneficio, ma comunque di tanto in tanto piccoli fastidi tipo bruciore allo stomaco con a volte dolori veri e propri all’altezza del cardias non mi abbandonano.
Per ultimo il primo di maggio di questo anno, mi è venuta un po’ di febbre con diarrea e forti bruciori di stomaco, suppongo una forma di gastroenterite, dove febbre e diarrea sono scomparsi dopo 2 giorni ma i bruciori di stomaco con meteorismo e flatulenza ad oggi sono ancora presenti, soprattutto la notte, da precisare che ho assunto una compressa di lansoprazolo da 30mg al giorno di mattina con gastrotuss dopo cena, questo per 10 giorni, ho avuto un po’ di sollievo nei primi otto giorni ma dal nono in poi la notte mi svegliavo con i soliti bruciori di stomaco, al che ho smesso la cura ed ora sto un po’ meglio, anche se il nodo in gola è persistente.
Le mie domanda sono:
• Che relazione c’è tra cardias beante, meteorismo e flatulenza?
• Per bruciori occasionali meglio ranitidina o IPP?
• Differenza tra ranitidina e IPP
Nel caso non volessi più prendere farmaci e seguire diete continue ma soprattutto evitare che con il tempo le continue esofagiti danneggiano appunto l’esofago, se volessi fare l’intervento quale tra le tecniche Nissen, Toupet, plastica antireflusso funziona meglio?
Grazie anticipatamente e saluti
Il fastidio del nodo in gola è scomparso entro la prima settimana, anche se, finita la cura di tanto in tanto ogni 10 gioni circa mi tornava il famoso nodo in gola.
Nel febbraio del 2016 ho avuto una gastroenterite con diarrea , febbre e crampi allo stomaco oltre a dei forti bruciori allo stesso, ho assunto normix compresse e nel giro di qualche giorno mi è scomparsa la febbre con i crampi ma i sintomi del bruciore allo stomaco mi sono durati più di un mese.
A seguito di tutto ciò nel marzo del 2016 ho fatto una gastroscopia presso il suo collega dott. Magrì nella struttura ospedaliera di acireale, questo è il referto endoscopico:esofago di colorito roseo, assenza di lesioni.Cardias beante.
Lo stomaco ha scarso ristagno chiaro, pliche di colorito roseo, ben distensibili all’insufflazione, prive di lesioni.Agulus endoscopicamente indenne.Piloro pervio.Bulbo e mucosa duodenale nella norma.
Test rapido per ricerca helicobacter negativo.
Diagnosi:Incontinenza cardiale.
Da allora ho cambiato le mie abitudini di vita, tipo dopo i pasti non mi corico subito e da questo ho tratto grande beneficio, ma comunque di tanto in tanto piccoli fastidi tipo bruciore allo stomaco con a volte dolori veri e propri all’altezza del cardias non mi abbandonano.
Per ultimo il primo di maggio di questo anno, mi è venuta un po’ di febbre con diarrea e forti bruciori di stomaco, suppongo una forma di gastroenterite, dove febbre e diarrea sono scomparsi dopo 2 giorni ma i bruciori di stomaco con meteorismo e flatulenza ad oggi sono ancora presenti, soprattutto la notte, da precisare che ho assunto una compressa di lansoprazolo da 30mg al giorno di mattina con gastrotuss dopo cena, questo per 10 giorni, ho avuto un po’ di sollievo nei primi otto giorni ma dal nono in poi la notte mi svegliavo con i soliti bruciori di stomaco, al che ho smesso la cura ed ora sto un po’ meglio, anche se il nodo in gola è persistente.
Le mie domanda sono:
• Che relazione c’è tra cardias beante, meteorismo e flatulenza?
• Per bruciori occasionali meglio ranitidina o IPP?
• Differenza tra ranitidina e IPP
Nel caso non volessi più prendere farmaci e seguire diete continue ma soprattutto evitare che con il tempo le continue esofagiti danneggiano appunto l’esofago, se volessi fare l’intervento quale tra le tecniche Nissen, Toupet, plastica antireflusso funziona meglio?
Grazie anticipatamente e saluti
dunque, è un argomento complesso che merita di essere discusso con il suo gastroenterologo di riferimento. In generale:
1) cardias incontinente è una diagnosi spesso incontrata durante la gastroscopia ma tenga conto che la metodica accurata per tale valutazione è la manometria esofagea, la quale è fondamentale assieme alla ph-impedenziometria prima di decidere di sottoporsi alla fundoplicatio di nissen o toupet (rispondo così anche all'altra sua domanda). La scelta tra le due tecniche varia in base all'esperienza del chirurgo e alle caratteristiche del paziente e della sua patologia da reflusso nonchè motilità esofagea.
2) ranitidina è valida se assunta la notte, ma l'effetto è minore di giorno (non blocca tutte le vie che azionano la secrezione acida) e tende a svanire dopo 20 giorni di assunzione. L'IPP è più efficace sia nelle 24h che nel lungo termine.
3) assume la terapia in modo errato. 10 giorni e poi interruzione brusca possono indurre a marcata secrezione acida appena cessa la terapia. inoltre l'effetto curativo sulla mucosa infiammata potrebbe non essere sufficiente.
4) per bruciori occasionali meglio dieta e antiacidi. Nel caso servisse maggior copertura la ranitidina può essere utile, ma cmq meno efficace dei IPP
5) un cardias che non funziona si correla con le eruttazioni e il reflusso ma non con la flatulenza. Tuttavia i disordini del tratto digerente superiore spesso si sovrappongono a quelli del tratto digerente inferiore.
1) cardias incontinente è una diagnosi spesso incontrata durante la gastroscopia ma tenga conto che la metodica accurata per tale valutazione è la manometria esofagea, la quale è fondamentale assieme alla ph-impedenziometria prima di decidere di sottoporsi alla fundoplicatio di nissen o toupet (rispondo così anche all'altra sua domanda). La scelta tra le due tecniche varia in base all'esperienza del chirurgo e alle caratteristiche del paziente e della sua patologia da reflusso nonchè motilità esofagea.
2) ranitidina è valida se assunta la notte, ma l'effetto è minore di giorno (non blocca tutte le vie che azionano la secrezione acida) e tende a svanire dopo 20 giorni di assunzione. L'IPP è più efficace sia nelle 24h che nel lungo termine.
3) assume la terapia in modo errato. 10 giorni e poi interruzione brusca possono indurre a marcata secrezione acida appena cessa la terapia. inoltre l'effetto curativo sulla mucosa infiammata potrebbe non essere sufficiente.
4) per bruciori occasionali meglio dieta e antiacidi. Nel caso servisse maggior copertura la ranitidina può essere utile, ma cmq meno efficace dei IPP
5) un cardias che non funziona si correla con le eruttazioni e il reflusso ma non con la flatulenza. Tuttavia i disordini del tratto digerente superiore spesso si sovrappongono a quelli del tratto digerente inferiore.
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Buongiorno. Ho notato che in tutto questo tempo non ha eseguito una ecografia addome superiore per vedere le condizioni della sua colecisti. Secondo me la terapia medica và protratta come anche le abitudini di vita ed alimentari. Circa la decisione di sottoporsi ad un intervento chirurgico credo che necessitano altri accertamenti diagnostici,che lei non ha eseguito. Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
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