Buongiorno, sono alla ricerca di uno specialista che possa aiutarmi a diagnosticare e curare un prob

14 risposte
Buongiorno, sono alla ricerca di uno specialista che possa aiutarmi a diagnosticare e curare un problema che credo essere di carattere muscolare. E' da circa 4 mesi che presento un dolore all'innesto dell'adduttore, precisamente nella zona inguinale sinistra. La causa di tale dolore, che è sempre più acuto, non sembra essere riconducibile a nessun tipo di sforzo o movimento sbagliato. Ho fatto eco muscolo tendinea dietro consiglio di un fisioterapista il cui referto è il seguente: Alcune formazioni linfonodali, con short axis < 10mm, ipoecogeni di tipo reattivo. Il muscolo grande adduttore presenta, nella posizione prossimale lieve disorganizzazione strutturale con incremento focale e generalizzato dell'ecogenicità come da lesione di I grado senza evidenza tuttavia di raccolte fluide-edema. Regolare rappresentazione dei restanti adduttori lungo e breve.
Il punto ora è capire come procedere per la cura di questa che sembra essere una sorta di pubalgia a detta del fisioterapista. Terapie tecar possono compromettere le condizioni di tale linfonodo reattivo? Chi è lo specialista che può meglio diagnosticare questa tipologia di problema.

Grazie mille.
Buongiorno, dalle informazioni che riporta di sicuro si evidenzia una pubalgia ma non ci sono dati sufficienti per capire cosa abbia provocato questa condizione. Le consiglierei una valutazione con un medico ortopedico o fisiatra per poter porre una corretta diagnosi e considerare anche una rivalutazione fisioterapica/osteopatica volta a determinare quale schema di funzione alterato abbia provocato un carico scorretto nella zona di inserzione del muscolo grande adduttore. Per quanto riguarda la tecar terapia secondo me andrebbe fatta prima una buona valutazione congiunta per capire se può essere lo strumento più corretto di cura.

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Purtroppo non è sufficiente l'esame effettuato per poter capire la causa del suo problema. Andrebbero fatti dei test clinici oltre al completamento dell'anamnesi che lei ha in parte già fatto. Sicuramente ha a che fare con la postura a mio parere principalmente, quindi sarei meno orientato ad avvalermi della tecar come approccio terapeutico. Se ha già un osteopata/fisioterapista di fiducia potrebbe individuare già questi problemi, avendo già fatto un esame specifico. Nel caso in cui fossero necessarie delle terapie mediche sarebbe lui stesso ad inviarla da una figura medica , come sopra suggerito.
Buongiorno,
per quanto riguarda l'interessamento linfonodale, può rivolgersi al Suo medico di base o ad un ematologo per avere una diagnosi eventualmente più approfondita. Se lo stato infiammatorio del linfonodo viene attribuito al danno tendineo, si procederà in modo diverso da eventuali altre diagnosi, che però vanno escluse dal medico, essendo sua competenza.
Non è così necessario, per quanto riguarda la pubalgia, capire le cause, che spesso si sono accumulate nel tempo quando non vi sia stato un trauma riconoscibile. E' invece importante capire quale intervento possa dare il maggior effetto nello spostare l'equilibrio corporeo verso un'area in cui tenda alla salute piuttosto che alla disfunzione o, in questo caso, alla lesione tendinea. Un bravo fisioterapista, sia posturologo che osteopata o esperto di terapia manuale, potrà offrirle alcune opzioni terapeutiche. Non dimentichi che senza una visita individuale con accurata valutazione personale ogni chiacchiera rimane teorica e non può considerarsi prescrizione.
Cordialmente
Désirée Uguccioni
Salve, come già detto dai colleghi le informazioni riportate non sono sufficienti per effettuare diagnosi, ad ogni modo si evince una situazione riconducibile alla pubalgia. Bisognerebbe approfondire il discorso con un medico ortopedico e, in seguito potrebbe indirizzarsi verso un osteopata per comprendere le cause funzionali che hanno generato i sintomi da lei riportati
Buonasera
Il problema se non L ha risolto credo che dovrebbe consultare ortopedico e oncologo perché i longo i reattivi sono da studiare ... può essere una banalità ma è meglio consultare loro !!
buongiorno, sarebbe meglio consultare un ortopedico o un fisiatra per valutare il suo problema poi eseguire della fisioterapia manuale o della tecnica di bowen
Non si preoccupi del linfonodo..
Buonasera, le consiglio una visita specialistica da un buon fisioterapista che la possa indirizzare sul percorso da seguire. Spesso pubalgie vengono confuse con problematiche posturali.
Prima di iniziare ad effettuare cicli infiniti di tecar terapia le consiglio di farsi fare un'attento esame posturale dal quale sicuramente troverà la causa del problema.
Saluti
Buongiorno, lo specialista più adatto è l'ortopedico. Dal quadro che ha descritto sembra pubalgia ma deve fare una visita per aver la diagnosi corretta.
Un caro saluto
Buongiorno, dal quadro, probabilmente è una pubalgia, tuttavia è necessario indagare meglio alcune cose. Se quello che le interessa è avere la diagnosi, si può rivolgere a un ortopedico. Tuttavia, se vuole anche risolvere il suo problema, le consiglio di rivolgersi a un fisioterapista OMT in modo da valutarla e trattarla adeguatamente. Tecar non sono lo strumento ideale, nel suo caso per gestire questa problematica.
Cordiali saluti
Salve. Quando si Effettua una eco sarebbe opportuno farla anche al controlaterale, nel suo caso all’inguine dell’altra gamba, per vedere se risultano significative differenze ed evitare falsi positivi diagnostici. Detto questo, un dolore in quella regione potrebbe essere imputato anche ad una disfunzione dell’anca, dell’articolazione sacro iliaca o comunque del bacino. Anche il nervo otturatore può far sintomi in quella regione e quindi derivare da un problema lombare. Sarebbe necessaria un’attenta valutazione da un fisioterapista esperto in terapia manuale che saprà ricercare le cause che hanno innescato il problema e se fosse necessario indicarle lo screening diagnostico più opportuno. Cordiali saluti
Salve, un dolore in quella regione è molto spesso riconducibile ad un disallineamento del bacino che comporta un accorciamento delle catene miofasciali profonde anteriori che includono i muscoli: ileopsoas e adduttori.
Tecniche di riprogrammazione posturale globale e riallineamento delle linee miofasciali sarebbe il miglior modo per risolvere il problema, in quanto si andrebbe ad agire sulla causa alla base e non solo sull'effetto finale.
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Buongiorno. La diagnosi in effetti è stata effettuata a seguito dell'indagine strumentale; piuttosto che indagare ulteriormente sulla definizione della problematica indagherei sulle cause che hanno scatenato la sintomatologia.
Per capire dove sia l'origine del problema occorre fare innanzitutto una valutazione funzionale e motoria sia del segmento interessato che del segmento inserito nella globalità corporea e ricercare anche nelle abitudine posturali, sportive, lavorative e nella storia clinica, tutte cose che personalmente faccio durante il primo incontro con il paziente.

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