Buongiorno. Soffro di ansia e attacchi di panico con alti e bassi ( molti bassi e pochi alti ormai

18 risposte
Buongiorno.
Soffro di ansia e attacchi di panico con alti e bassi ( molti bassi e pochi alti ormai ) da circa 12 anni.
Ho cambiato antidepressivi e ansiolitici ma non riesco a uscirne..la mia vita sta diventando difficoltosa davvero tanto...non sono una persona che fa molte cose ma ad esempio sono un allenatore di pallavolo che ultimamente non riesce neanche più a farlo causa questa ansia.
Sono in cura da uno psicologo ormai da 7 anni e non ho più certezze ormai...cosa potrei fare ?
Grazie.
Salve, ha provato a confrontarsi con il suo psicologo? sarebbe importante farlo e e vedere se c'è un processo di blocco sulla vostra relazione. Anche questa può essere una tematica su cui lavorare. Le auguro ogni bene!

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Salve, Mi dispiace molto per la situazione che descrive per il fatto che perduri da molto tempo. Ritengo importante che voi possiate discutere di quanto sta accadendo visto il fatto che sono parecchi anni che state facendo terapia per cercare di capire quali ostacoli stiano portando all'impossibilità di avere risultati. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, Dott FDL
Buona sera, prima di tutto sarebbe importante condividere questi pensieri con il suo terapeuta. Confrontarvi sulla situazione attuale e sull'evoluzione o meno del percorso intrapreso è fondamentale per fare il punto e comprendere cosa non sta funzionando. Saluti
Buongiorno, mi spiace molto per la sua situazione. Le suggerisco di confrontarsi con il suo terapeuta ed esporgli queste sue perplessità. Se ritiene che il percorso abbia raggiunto il limite di efficacia potrà anche valutare un invio presso un altro collega, magari con un approccio diverso, che le permetta così di vedere il problema da una nuova angolazione.
Gentile utente, mi dispiace molto per la sua situazione perchè mi rendo conto che sia molto difficile affrontare la vita quotidiana con questo tipo di vissuto. Credo che il fatto che lei stia seguendo un percorso di psicoterapia sia molto importante per aiutarla e credo che potrebbe essere utile per lei confrontarsi con la persona che la segue su questi aspetti che ha riportato anche qui. Un caro saluto, dott.ssa Andreoli
Gentile utente, mi rendo ben conto di quanto sia difficile portare avanti la propria vita con il panico come ospite indesiderato: anche le cose più semplici che abbiamo sempre fatto sembrano ostacoli insormontabili.
Lavoro spesso con il panico e ho sempre più riscontri positivi sul fatto che sia necessario lavorare sul corpo, essendo l'attacco di panico una condizione caratterizzata da grande fisicità. Una volta aumentata la capacità di gestire le componenti corporee del panico, si può procedere ad indagare le sue origini e procedere con un lavoro più profondo. Certo è un lavoro impegnativo ma si può fare e riduce sensibilmente l'impatto del panico sulla vita di tutti i giorni.
Le auguro il meglio per il suo trattamento e grazie della domanda.
Jacopo Biraschi
Caro utente,
Se la situazione nel corso dei 7 anni non è migliorata nel tempo valuti di cambiare psicologo (con un approccio diverso magari).
Se pensa invece che l'ansia sia diminuita valuti di scalare le medicine sotto ausilio del medico, eventualmente discuta anche riguardo l'eliminazione dei farmaci nel medio termine.
Di solito i miei pazienti ansiosi in qualche seduta tendono a soffrire meno l'ansia e di conseguenza si rivolgono ad un medico per ridurre le medicine.
In caso sono a disposizione,
Edo Giordano
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio umanistico-esistenziale che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Comprendo molto bene che la sua condizione di ansia e attacchi di panico stanno diventando sempre più difficili da gestire, nonostante i vari tentativi che ha fatto finora. Ciò che sta vivendo è un sintomo di una situazione interna che va compresa e affrontata. A tal proposito, le suggerirei di considerare la possibilità di consultare un medico specializzato in psichiatria per una valutazione più approfondita dei suoi sintomi e della sua condizione. Il medico potrebbe valutare l'opportunità di una terapia farmacologica diversa o complementare alla terapia attuale. Inoltre, potrebbe essere utile esplorare un approccio terapeutico differente come quello fenomenologico dinamico, che si concentra sulla comprensione della propria esperienza e dei propri processi emotivi e cognitivi. Questo tipo di terapia può aiutare a comprendere le cause sottostanti della sua ansia e degli attacchi di panico e a sviluppare strategie per affrontarli in modo più efficace. Infine, è importante che lei continui a prendersi cura di se stesso e a cercare supporto da amici e familiari. La gestione dell'ansia e degli attacchi di panico richiede tempo e pazienza, ma con il giusto supporto e gli approcci adatti, sono sicuro che troverà una soluzione che le permetterà di tornare a godere della sua vita. Cordiali Saluti DM
Buonasera,
è importante che ne parli con il professionista che la segue, perchè potreste essere in una fase di stallo.
Personalmente io mi sento di consigliarle un approccio breve strategico per sbloccare la sintomatologia che al momento la tiene in ostaggio.
Resto a disposizione per informazioni
Un saluto
D.ssa Giada Turra
Car* utente, è bene che lei discuta i suoi dubbi con il suo psicologo. Per questa tipologie di problematiche l’approccio di prima scelta e che mostra miglior efficacia secondo le linee guida internazionali è la terapia cognitivo-comportamentale. Se vuole, mi rendo disponibile a fare un incontro con lei online o in presenza a Milano. Saluti, dott.ssa Eleonora Galletti
Gentile utente,

è comprensibile che questa situazione stia rendendo difficile la sua vita quotidiana e le attività che ama fare, come ad esempio fare l’allenatore di pallavolo.
Ci sono alcune opzioni che potrebbe prendere in considerazione per affrontare la sua ansia e i suoi attacchi di panico in modo efficace:
1. Consultare un medico per una valutazione completa: potrebbe essere utile farsi visitare da un medico o da uno psichiatra per valutare se ci sono altre cause alla base dei suoi sintomi ansiosi, come ad esempio disturbi fisici o patologie che potrebbero influire sulla sua ansia.
2. Valutare altre terapie o integrare quella che già segue: potrebbe discutere con il suo psicologo se ci sono altre opzioni terapeutiche che potrebbe provare, come ad esempio la terapia cognitivo-comportamentale che prevede protocolli e interventi mirati per il panico e gli stati ansiosi.
3. Considerare l'uso di una farmacoterapia: alcuni farmaci potrebbero aiutarla a gestire i sintomi dell'ansia, come ad esempio i beta-bloccanti o le benzodiazepine. Tuttavia, questi farmaci possono avere effetti collaterali e dovrebbero essere utilizzati solo sotto la supervisione di uno psichiatra.
4. Modificare il suo stile di vita: ci sono alcune abitudini e cambiamenti di stile di vita che possono aiutare a ridurre l'ansia, come ad esempio l'esercizio fisico regolare, una dieta sana e bilanciata, una buona qualità del sonno e la riduzione del consumo di alcol e caffeina.

Le consiglio di parlare con il suo psicologo per valutare insieme quali opzioni può percorrere per migliorare la sua situazione. Ricordi che il trattamento dell'ansia può richiedere tempo e pazienza, ma con l'aiuto adeguato può superare queste difficoltà.

Le faccio i miei migliori auguri e spero di esserle stato d’aiuto, anche solo in parte.

Saluti, dott. Dimitri Abate
Caro utente, la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto e la sua storia, dalle sue parole si percepisce che sta attraversando un momento difficile.
In tutta sincerità, rispondere alla sua domanda non è facile in quanto non conosco approfonditamente la sua storia e i suoi vissuti.
Un consulto psicologico potrebbe essere un modo efficace per affrontare le sfide che sta vivendo e lavorare insieme per trovare delle soluzioni.
Se le va, possiamo iniziare un percorso psicologico insieme attraverso la videoconsulenza online, sarei felice di aiutarla a trovare le risposte che sta cercando e di sostenerla. La aspetto con piacere e se posso esserle d’aiuto resto a sua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
Salve, mi dispiace sentire che stai attraversando questo periodo difficile. Continuare la terapia con uno psicologo è un passo importante per affrontare l'ansia e gli attacchi di panico, ma capisco che possa essere frustrante non vedere progressi significativi dopo tanto tempo.

Potresti considerare di consultare un medico specialista in psichiatria per rivedere la tua terapia farmacologica. Ci sono diverse opzioni di trattamento per l'ansia e gli attacchi di panico, e potrebbe essere che una combinazione diversa di farmaci o una dose diversa possa aiutare a gestire meglio i sintomi.

Inoltre, potresti discutere con il tuo psicologo l'opzione di integrare la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) nella tua cura. La CBT è un approccio terapeutico che si concentra sui pensieri, comportamenti e azioni che influenzano l'ansia e gli attacchi di panico. Potrebbe esserti utile lavorare con uno psicologo specializzato in CBT per sviluppare strategie specifiche per affrontare i sintomi quando si presentano.

Infine, potresti considerare l'opzione di cercare supporto da gruppi di sostegno o comunità online di persone che si trovano nella tua stessa situazione. Potrebbe esserti utile sapere che non sei da solo in questa lotta e trovare un sostegno in persone che capiscono ciò che stai passando.

Ricorda che il processo di affrontare l'ansia e gli attacchi di panico può richiedere tempo e pazienza, ma ci sono opzioni di trattamento disponibili che possono aiutare a migliorare la tua qualità della vita. Qualora volesse orientarsi per una strategia differente mi può contattare con un messaggio privato.
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Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando e la ringrazio per la sua condivisione. Ha provato a condividere i suoi dubbi con il suo psicologo? Nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione.
Rimango a disposizione, anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi direttamente al suo psicologo e, se ritiene, ad uno psichiatra. I psicofarmaci vanno assunti solo su sua prescrizione, e nelle modalità da lui indicate
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che descrive. Prima di tutto credo sia importante condividere questi pensieri con il suo psicologo per confrontarvi e per comprendere da dove siete partiti, cosa ha funzionato e cosa no. Consiglio eventualmente un’ integrazione con l’approccio cognitivo comportamentale che si concentra su pensieri e comportamenti che influenzano ansia e attacchi di panico e mette a disposizione utili strategie pratiche per affrontarne i sintomi. Infine, ritengo possa essere utile riconsultare lo psichiatra che le ha prescritto i farmaci per valutare se possa essere il caso di apportare modifiche. Le auguro una buona giornata e rimango a disposizione anche online.
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile a causa dell'ansia e degli attacchi di panico. È importante continuare la terapia con il tuo psicologo e discutere delle tue preoccupazioni riguardo all'efficacia del trattamento attuale. Potrebbe essere utile valutare l'opportunità di consultare anche uno psichiatra per una valutazione più approfondita della tua condizione e una possibile revisione della terapia farmacologica. Esplora anche altre modalità di gestione dello stress, come la meditazione, la respirazione profonda e l'esercizio fisico regolare. Ricorda di essere paziente con te stesso e di cercare il supporto adeguato. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.

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