Buongiorno scrivo perché sono un po’ preoccupata: a ottobre non mi è arrivato il ciclo. Ho la diagno
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Buongiorno scrivo perché sono un po’ preoccupata: a ottobre non mi è arrivato il ciclo. Ho la diagnosi di ovaio policistico, confermata dalla ginecologa, però di solito il ciclo mi arriva abbastanza regolarmente da quando ho iniziato una dieta ad ottobre 2024. A giugno ho preso la pillola del giorno dopo, ma da allora ho avuto il ciclo normalmente fino a settembre. Da ottobre, invece, ho tutti i sintomi del ciclo ma nessun sanguinamento, e temo che possa saltarmi anche questo mese (novembre). L’ultimo è unico rapporto risale proprio a giugno. L’anno scorso, quando avevo iniziato una dieta, il ciclo si era regolarizzato; ultimamente però la sto seguendo meno, anche se continuo ad allenarmi in palestra. Potrebbe essere questa la causa dell’irregolarità? Grazie per l’attenzione
Salve, le consiglierei di fare un test di gravidanza. Nel caso fosse negativo riprenda una alimentazione corretta come quella che ha fatto precendemente.
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Salve,
La diagnosi di PCOS (ovaio policistico) è correttamente associata a possibili alterazioni del ciclo mestruale, con mesi più regolari e altri più lunghi o anovulatori. È frequente che, anche in presenza di cicli relativamente regolari, possano verificarsi periodi di ritardo o assenza del ciclo, soprattutto quando intervengono variazioni nello stile di vita, nell’alimentazione, nel peso corporeo o nello stress.
Il fatto che con l’alimentazione il ciclo si fosse stabilizzato suggerisce una buona risposta metabolica; un allentamento della dieta può contribuire a rendere la situazione meno stabile, ma non è l’unica variabile: sonno, stress, carico di allenamento e assetto ormonale giocano un ruolo altrettanto significativo.
Per quanto riguarda il timore di gravidanza: se l’ultimo rapporto risale effettivamente a giugno e da allora ha avuto cicli successivi, la probabilità è estremamente bassa, ma in ambito clinico vale sempre la regola che quando c’è amenorrea o ritardo significativo un test di gravidanza è comunque indicato per escludere la causa più semplice.
In sintesi:
• la PCOS può facilmente giustificare cicli irregolari o l’assenza di mestruazione in un mese;
• il miglioramento con la dieta è coerente con il quadro;
• un test di gravidanza è opportuno come screening di base;
• se il ciclo dovesse mancare anche nel mese in corso o se l’irregolarità diventasse ricorrente, è consigliabile una valutazione più completa (profilo ormonale, controllo ecografico, revisione dello stile di vita/alimentazione).
Possiamo fissare una consulenza per rivedere insieme il quadro metabolico e impostare una strategia nutrizionale utile nel contesto PCOS, con eventuale coordinamento con la ginecologa per un piano integrato.
La diagnosi di PCOS (ovaio policistico) è correttamente associata a possibili alterazioni del ciclo mestruale, con mesi più regolari e altri più lunghi o anovulatori. È frequente che, anche in presenza di cicli relativamente regolari, possano verificarsi periodi di ritardo o assenza del ciclo, soprattutto quando intervengono variazioni nello stile di vita, nell’alimentazione, nel peso corporeo o nello stress.
Il fatto che con l’alimentazione il ciclo si fosse stabilizzato suggerisce una buona risposta metabolica; un allentamento della dieta può contribuire a rendere la situazione meno stabile, ma non è l’unica variabile: sonno, stress, carico di allenamento e assetto ormonale giocano un ruolo altrettanto significativo.
Per quanto riguarda il timore di gravidanza: se l’ultimo rapporto risale effettivamente a giugno e da allora ha avuto cicli successivi, la probabilità è estremamente bassa, ma in ambito clinico vale sempre la regola che quando c’è amenorrea o ritardo significativo un test di gravidanza è comunque indicato per escludere la causa più semplice.
In sintesi:
• la PCOS può facilmente giustificare cicli irregolari o l’assenza di mestruazione in un mese;
• il miglioramento con la dieta è coerente con il quadro;
• un test di gravidanza è opportuno come screening di base;
• se il ciclo dovesse mancare anche nel mese in corso o se l’irregolarità diventasse ricorrente, è consigliabile una valutazione più completa (profilo ormonale, controllo ecografico, revisione dello stile di vita/alimentazione).
Possiamo fissare una consulenza per rivedere insieme il quadro metabolico e impostare una strategia nutrizionale utile nel contesto PCOS, con eventuale coordinamento con la ginecologa per un piano integrato.
Buongiorno se ha seguito una dieta antiinfiammatoria e bilanciata, questa può influenzare la regolarità del ciclo mestruale.
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