Buongiorno, ora vi spiego il mio problema: da circa il 2009 non riesco piú esprimermi nell'viso ( bu

5 risposte
Buongiorno, ora vi spiego il mio problema: da circa il 2009 non riesco piú esprimermi nell'viso ( buono, cattivo ). dalla pubertà la mia prima volta (masturbazione) non riesco piu provare sentimenti specie di amore (non riuscire a volere bene ogni cosa) e nemmeno piangere per sentire pena e né per sentire dolore. da bambino invece questi problemi non avevo. dalla pubertà, mi accadeva a volte avere problemi di concentrazione, non rimanere attento alla lettura in classe a causa dal disturbo dei compagni mi sentivo anche un pó debole ma ora mi sento piú male e mi accade piu spesso, ci sono minuti od ore di durata quando mi succede; ho difficoltà a concentrarmi mentre sono giá attento o sto pensando un'altra cosa quando mi accade mi distraggo subito facilmente verso altre persone e li rimane fissa e non riesco più rimanere attento o compiere attivitá quotidiane quando succede le funzioni cerebrali sento che cessano di funzionare (non riuscir nemmeno pensare ogni cosa sia bene che male insomma il cervello sento come non funzionare) e mi sento diventare debole e dare fastidio. Questi problemi mi accadono e mi sono accaduti dalle prime volte della masturbazione. Cosa potrebbe essere?
Dott.ssa Cristiana Matiotti
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Rivarolo Canavese
Buonasera ritengo che la masturbazione praticata nella pubertà fino ad ora non sia la causa del suo disturbo e della sua difficoltà di concentrazione o di espressione delle emozioni/sentimenti ritengo opportuno per lei iniziare un percorso con uno psicoterapeuta per estrapolare i suoi vissuti rispetto la sessualità e la masturbazione ed eventualmente con uno psichiatra per un eventuale supporto farmacologico. Cordiali saluti

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Dott.ssa Lina Isardi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Firenze
La masturbazione non centra nulla con i suoi disturbi, almeno che non sia entrato un pensiero ossessivo compulsivo per cui pensa solo al momento in cui masturbarsi. Penso sia molto giovane e le consiglio di porre la sua attenzione anche su altre cose: sport hobby e vedrà che riuscirà meglio a concentrarsi anche nello studio. Se la situazione persista ne può parlare con il medico. Saluti. Lina Isardi
Dott.ssa Francesca Lissandrello
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
La sintomatologia da lei descritta non può essere correlata con la masturbazione.
Potrebbe essere utile parlarne con il suo medico ed eventualmente chiedere una consulenza neuropsicologica.
Cordialmente,
Dott.ssa Francesca Lissandrello
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente alcuni dei sintomi da lei descritti, come la difficoltà a provare sentimenti, il sentirsi deboli, la mancata concentrazione e la sensazione di non poter pensare in modo corretto, potrebbero essere associati a diversi fattori di competenza medico/psicologica.

è difficile quindi, senza una visita poterle rispondere puntualmente, ci sono comunque alcune ipotesi (con i relativi limiti delle poche informazioni che ci ha riferito) che potrei indicarle qui di seguito

Umore e ansia: La perdita di interesse nei sentimenti e la difficoltà di concentrarsi potrebbero essere correlati a problemi legati a un vissuto connesso ad un disturbo d'ansia o dell'umore

Disfunzioni ormonali o neurologiche: Alcuni squilibri ormonali o problemi neurologici potrebbero influire sul tuo stato emotivo e cognitivo.

Disturbo da stress post-traumatico (PTSD) oppure il Disturbo da stress post-traumatico complesso (C-PTSD, Complex PTSD): Potrebbe essere utile indagare eventi passati o particolari traumi che potrebbero influenzare il suo benessere emotivo.

Disturbi sessuali: bisognerebbe comprendere meglio quali siano i vissuti connessi alle sue esperienze in questo ambito.

Spero di esserle stato utile.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
La ringrazio profondamente per aver espresso con così tanta apertura ciò che sta attraversando. Comprendo quanto possa essere difficile vivere da così tanto tempo con la sensazione di non riuscire più a provare emozioni come prima, di non riuscire a esprimere ciò che sente con il volto, e di percepire momenti in cui la mente sembra “bloccarsi” o non rispondere. È comprensibile che tutto questo le provochi disagio e preoccupazione, soprattutto ricordando che da bambino queste capacità c’erano e che ora le sembrano molto lontane.

Quello che descrive fa pensare a un possibile meccanismo di protezione emotiva, come se – in un momento delicato della crescita – la sua mente avesse reagito chiudendo alcune sensazioni per difendersi da qualcosa che forse non riusciva a gestire del tutto. Il fatto che oggi faccia così fatica a sentire emozioni, affetto, o anche a concentrarsi, non parla di debolezza da parte sua, ma piuttosto di una forma di adattamento che nel tempo è diventata una difficoltà. A volte, quando le emozioni sono intense o vissute come minacciose, si può arrivare a “spegnere” alcuni canali emotivi per proteggersi; il problema è che questo meccanismo, con il tempo, può portare a sentirsi distanti da sé e dagli altri.

È importante sapere che non è solo e che queste sensazioni possono essere comprese e affrontate. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad avvicinarsi gradualmente alle sue emozioni, a capire da dove nasce questo blocco e a ritrovare la possibilità di sentire in modo più autentico e libero. Con pazienza e un supporto adeguato, è possibile recuperare parti di sé che ora sembrano lontane.

Ciò che sta vivendo merita ascolto, attenzione e delicatezza. Non deve forzarsi, ma concedersi il tempo e lo spazio per comprendere cosa è successo dentro di sé e iniziare, passo dopo passo, a ricostruire quel contatto con le proprie emozioni che sente mancare. Anche il fatto di aver deciso di parlare di tutto questo è già un gesto importante e significativo, che indica il desiderio di stare meglio. Rimango a disposizione, un saluto.

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