Buongiorno, in data 02/07/2018 fo effettuato un elettroencefalogramma, dove mi somo state riscontrat
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Buongiorno, in data 02/07/2018 fo effettuato un elettroencefalogramma, dove mi somo state riscontrate delle anomalie,nel senso che c'è scritto:
Attività di fondo con ritmo alfa, presente,simmetrico, modestamente reagente agli stimoli di arresto.
In corso di HPN si osserva la sporadica comparsa di rafforzamenti lento aguzzi a fronte rapida SLI non significativa.
In conclusione:
tracciato irregolare per la presenza di anormalità a morfologia proiettata.
Il reperto necessita di inquadramento in ambito clinico.
Cosa può significare tutto quello?
Attività di fondo con ritmo alfa, presente,simmetrico, modestamente reagente agli stimoli di arresto.
In corso di HPN si osserva la sporadica comparsa di rafforzamenti lento aguzzi a fronte rapida SLI non significativa.
In conclusione:
tracciato irregolare per la presenza di anormalità a morfologia proiettata.
Il reperto necessita di inquadramento in ambito clinico.
Cosa può significare tutto quello?
buona sera, per questo tipo di quesito è corretto rivolgersi ad un neurologo. La saluto cordialmente e le porgo i miei più sentiti auguri.
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Buonasera, l’elettroencefalogramma (EEG) ha mostrato alcune anomalie che richiedono una valutazione più approfondita nel contesto clinico generale. In particolare, il ritmo alfa è presente e simmetrico, il che è normale, ma sono state osservate alcune onde lente con caratteristiche particolari ("rafforzamenti lento aguzzi a fronte rapida") che non sono significative da sole, ma possono indicare una lieve irregolarità dell’attività cerebrale.
Il referto sottolinea che queste anomalie vanno interpretate insieme alla situazione clinica complessiva, cioè ai sintomi, alla storia medica e ad eventuali altri esami.
Le consiglio di parlarne con il neurologo o il medico che ha richiesto l’EEG, che potrà integrare queste informazioni con la sua situazione specifica e decidere se sono necessari altri accertamenti o trattamenti.
Se vuole, posso aiutarla a comprendere meglio questi aspetti o a gestire l’ansia che una diagnosi incerta può causare.
Un saluto.
Il referto sottolinea che queste anomalie vanno interpretate insieme alla situazione clinica complessiva, cioè ai sintomi, alla storia medica e ad eventuali altri esami.
Le consiglio di parlarne con il neurologo o il medico che ha richiesto l’EEG, che potrà integrare queste informazioni con la sua situazione specifica e decidere se sono necessari altri accertamenti o trattamenti.
Se vuole, posso aiutarla a comprendere meglio questi aspetti o a gestire l’ansia che una diagnosi incerta può causare.
Un saluto.
Significa che bisogna valutare se queste anomalie elettriche producono sintomi clinici oppure no. Una delle indagini da fare consiste in una valutazione neuropsicologica di II ed eventualmente di III livello. Saluti, Francesca Figliozzi
Buongiorno,
capisco che leggere un referto di elettroencefalogramma (EEG) con termini tecnici possa creare ansia. Cerco di spiegare i punti principali in modo comprensibile:
Ritmo alfa presente e simmetrico: è la parte “normale” dell’attività elettrica del cervello quando si è a riposo con gli occhi chiusi.
Modestamente reagente agli stimoli di arresto: significa che il ritmo alfa si modifica quando si aprono o chiudono gli occhi, cosa fisiologica, anche se qui la reattività è leggermente ridotta.
Comparsa sporadica di rafforzamenti lenti/aguzzi a fronte rapida: indica la presenza di piccole anomalie nel tracciato elettrico, che compaiono occasionalmente.
SLI non significativa: le variazioni indotte dagli stimoli luminosi non hanno modificato significativamente il tracciato.
Conclusione: tracciato irregolare per la presenza di anormalità a morfologia proiettata: il medico segnala che ci sono alcune anomalie nell’EEG che meritano di essere interpretate nel contesto clinico, cioè valutate insieme alla storia medica, ai sintomi e ad eventuali altre indagini.
In pratica, questo referto non permette di fare una diagnosi da solo. Alcune anomalie EEG possono comparire in persone senza malattie neurologiche evidenti, mentre altre possono essere correlate a disturbi come epilessia o altri problemi neurologici.
Per avere un quadro chiaro e sicuro, è fondamentale mostrare il referto al medico curante o a uno specialista (neurologo), che saprà inquadrare il risultato nel contesto della sua storia clinica e valutare se sono necessari ulteriori esami o interventi.
Augurandole il meglio nel suo percorso clinico
La saluto cordialmente
Dott.ssa Cecilia Scipioni, Psicologa esperta in Neuropsicologia
capisco che leggere un referto di elettroencefalogramma (EEG) con termini tecnici possa creare ansia. Cerco di spiegare i punti principali in modo comprensibile:
Ritmo alfa presente e simmetrico: è la parte “normale” dell’attività elettrica del cervello quando si è a riposo con gli occhi chiusi.
Modestamente reagente agli stimoli di arresto: significa che il ritmo alfa si modifica quando si aprono o chiudono gli occhi, cosa fisiologica, anche se qui la reattività è leggermente ridotta.
Comparsa sporadica di rafforzamenti lenti/aguzzi a fronte rapida: indica la presenza di piccole anomalie nel tracciato elettrico, che compaiono occasionalmente.
SLI non significativa: le variazioni indotte dagli stimoli luminosi non hanno modificato significativamente il tracciato.
Conclusione: tracciato irregolare per la presenza di anormalità a morfologia proiettata: il medico segnala che ci sono alcune anomalie nell’EEG che meritano di essere interpretate nel contesto clinico, cioè valutate insieme alla storia medica, ai sintomi e ad eventuali altre indagini.
In pratica, questo referto non permette di fare una diagnosi da solo. Alcune anomalie EEG possono comparire in persone senza malattie neurologiche evidenti, mentre altre possono essere correlate a disturbi come epilessia o altri problemi neurologici.
Per avere un quadro chiaro e sicuro, è fondamentale mostrare il referto al medico curante o a uno specialista (neurologo), che saprà inquadrare il risultato nel contesto della sua storia clinica e valutare se sono necessari ulteriori esami o interventi.
Augurandole il meglio nel suo percorso clinico
La saluto cordialmente
Dott.ssa Cecilia Scipioni, Psicologa esperta in Neuropsicologia
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