Buongiorno ho paura a fare visite mediche, dopo brutte esperienze in stati confusionali, Ritengo d
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risposte
Buongiorno ho paura a fare visite mediche, dopo brutte esperienze in stati confusionali,
Ritengo di non essere stata rispettata. Come potrei comportarmi?
Ritengo di non essere stata rispettata. Come potrei comportarmi?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Cosa intende per brutte esperienze in stati confusionali?
Ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Sarebbe importante inoltre identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cosa intende per brutte esperienze in stati confusionali?
Ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Sarebbe importante inoltre identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
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Buonasera, mi dispiace che abbia avuto brutte esperienze in ambito medico. Per comprendere meglio cosa le accade occorrono più dettagli sul suo vissuto personale. Un consulto psicologico potrebbe esserle utile.
Se ha bisogno sono a disposizione, anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
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Dott.ssa Camilla Ballerini
Provi a chiarirsi cosa sia effettivamente successo, dentro di lei soprattutto, magari con l'aiuto di un/una professionista
Carissima,
sicuramente le sue brutte esperienze pregresse la stanno condizionando sugli approcci attuali. Capisco sia difficile, ma provi a fare un piccolo sforzo cercando di non generalizzare il suo pensiero.
Le consiglio vivamente l'afferenza ad un consulto psicologico che possa aiutarla a rintracciare il problema e insieme cercare gli strumenti adatti a gestirlo
sicuramente le sue brutte esperienze pregresse la stanno condizionando sugli approcci attuali. Capisco sia difficile, ma provi a fare un piccolo sforzo cercando di non generalizzare il suo pensiero.
Le consiglio vivamente l'afferenza ad un consulto psicologico che possa aiutarla a rintracciare il problema e insieme cercare gli strumenti adatti a gestirlo
Cosa intende per "stati confusionali" è stata ricoverata per effetti collaterali da uso di sostanze? gli stati confusionali posso dipendere da svariate cause endogene e iatrogene, non vanno sottovalutati. Inoltre ne parla al plurale, quindi le è accaduto più volte di sentirsi così? In quei momenti la percezione e il contatto con il mondo reale e il corpo non sono definiti. Dovrebbe, innanzitutto, aiutarmi a capire cosa intende per "stati confusionali" solo successivamente potremo verificare le sensazioni e i ricordi attraverso EMDR. Ci pensi e se ritiene utile per sé aprire questa porta non esiti a contattarmi.
Gentile utente, sarebbe necessario chiarire le sue esperienze ed il suo vissuto, per poter comprendere a fondo cosa l'abbia fatta sentire non rispettata. Un consulto psicologico potrebbe sicuramente esserle d'aiuto. Saluti
Buongiorno,
Io le suggerirei di prepararsi mentalmente alla visita con l’aiuto di uno psicologo che le insegni a gestire la sua paura
Io le suggerirei di prepararsi mentalmente alla visita con l’aiuto di uno psicologo che le insegni a gestire la sua paura
Buongiorno, non riesco a capire bene cosa intende, che tipo di visite, lo stato confusionale... se i motivi delle visite sono legati alla sfera psicologica le consiglio di rivolgersi ad uno specialista psicoterapeuta, che prenda in considerazione lei come persona nel suo insieme, non solo i suoi sintomi.
Se ja bisogno sono disponibile
Le auguro di trovare comprensione, prima di tutto.
Un saluto
Claudia m
Se ja bisogno sono disponibile
Le auguro di trovare comprensione, prima di tutto.
Un saluto
Claudia m
Salve, è importante potersi fidare di professionistə. ascoltare bene se stessi e cercare di capire che tipo di caratteristiche deve avere la persona che ci accoglierà. con le idee chiare su quello di cui abbiamo bisogno possiamo cercare solo professionistə che ci faranno stare bene.
Buonasera, è difficile comprendere con chiarezza cosa intende con così poche parole, le consiglio di farsi accompagnare da una persona di fiducia che possa farla sentire tutelata.
Cara utente, innanzitutto cerchi di arrivare quanto più lucida in prossimità di una visita medica. Si affidi a qualcuno che la conosce e di cui si fida
Buongiorno, deve aver avuto davvero una brutta esperienza per non riuscire a fare altre visite mediche. Io le suggerisco di pensare a quello che potrebbe rassicurarla per una visita successiva. Fare nuove esperienze positive potrebbe pian piano modificare quella paura. Cordialmente Dott.ssa Semeraro
Salve, la sua domanda spinge a porre tante domande. Cosa significa che ha avuto brutte esperienze? E a cosa era legato lo stato confusionale? Cosa ha fatto si che lei non si sentisse rispettata?
Valuti la possibilità di una consulenza psicologica per porsi queste e altre domande in modo da conoscere meglio ed elaborare il vissuto che la tiene legata a questa specifica paura.
Resto a disposizione. La saluto R.Bucca
Valuti la possibilità di una consulenza psicologica per porsi queste e altre domande in modo da conoscere meglio ed elaborare il vissuto che la tiene legata a questa specifica paura.
Resto a disposizione. La saluto R.Bucca
Salve. Scrive di visite in stati confusionali e di non essersi sentita rispettata. In cosa non si è sentita rispettata? Come mai è arrivata a stati confusionali per sottoporsi a visita medica e non prima, ai primi sintomi? Quando è lucida e presente a se stessa come ha vissuto le visite mediche, se ce ne sono state? Sarebbe utile approfondire queste sue paure ed emozioni in un percorso psicoterapeutico, per indagare sulle cause degli stati confusionali e poi elaborare i vissuti emotivi sul non essersi sentita rispettata. Poiché il suo timore è sulla possibilità di mancanza di rispetto, le consiglio una terapia on line, che potrebbe farla sentire più tranquilla. Distinti saluti
Buongiorno molte volte facciamo fatica a chiedere aiuto.. Comunque se la sua fatica/paura riguarda le visite mediche in generale provi a prendere contatto con uno psicologo per capire meglio questa sua fatica legata al fatto di non essersi sentita rispettata in passato e cerchi così di affrontare la vita! Saluti cordiali dr Fabio Bruno
Buongiorno, mi dispiace per le brutte esperienze, sicuramente non deve essere facile rimettersi in gioco ma già il fatto che lei si stia ponendo in una posizione di ascolto verso se stesso e stia chiedendo aiuto è primo passo. Le consiglio di continuare in questa direzione ed esplorare al meglio con l' aiuto di un terapeuta, anche online per iniziare se non dovesse riuscire ad iniziare in presenza, le sue paure/preoccupazioni.
Un saluto Dott.ssa Alessia Lorenzetto
Un saluto Dott.ssa Alessia Lorenzetto
Buonasera,
le brutte esperienze vanno affrontate, comprese. Soprattutto vanno espresse ed ffrontate le emozioni che hanno suscitato. Altrimenti diventano un ostacolo che impedisce di vivere anche situazioni di normale routine. Potrebbe provare a cercare un professionista qui sul portale che possa aitarla a fare i conti con quanto le è accaduto.
Resto a sua disposizione, anche online.
Dott.ssa Franca Vocaturi
le brutte esperienze vanno affrontate, comprese. Soprattutto vanno espresse ed ffrontate le emozioni che hanno suscitato. Altrimenti diventano un ostacolo che impedisce di vivere anche situazioni di normale routine. Potrebbe provare a cercare un professionista qui sul portale che possa aitarla a fare i conti con quanto le è accaduto.
Resto a sua disposizione, anche online.
Dott.ssa Franca Vocaturi
Buongiorno, la informo che il nostro Centro Clinico, sito in Torino, è specializzato nel trattamento di questo genere di problematiche. Se ha piacere possiamo fare un colloquio conoscitivo per approfondire la situazione e capire come aiutarla al meglio.
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Buongiorno, mi dispiace molto sapere che non si è sentita rispettata. Ritengo che possa essere utile parlarne con un professionista cosi da elaborare quello che le è successo. Non è sola.
Salve, è importante riconoscere che ciò che ha vissuto è stato difficile e che le sue emozioni di paura o diffidenza sono valide. Non c’è nulla di “sbagliato” in ciò che prova: è una reazione comprensibile a esperienze che ti hanno fatto sentire vulnerabile. Dare spazio a queste emozioni è il primo passo per iniziare a superarle. Se la fa sentire più tranquilla, può portare con se una persona cara durante la visita. Questo può essere un partner, un familiare o un amico che aiuti a sentirsi supportata e che possa anche assisterla nel comunicare con il medico, se necessario. Le esperienze negative che ha vissuto potrebbero aver lasciato un segno emotivo che merita di essere elaborato. Un terapeuta può aiutarla a lavorare su queste emozioni, a ricostruire la fiducia in se stessa e negli altri, e a trovare strategie personalizzate per affrontare le visite mediche senza paura. Ricordi che haa tutto il diritto di ricevere cure rispettose e di sentirsi al sicuro durante qualsiasi visita medica. Se si sente a disagio con un professionista, non esiti a cercarne un altro. La sua salute e il suo benessere sono importanti, e merita di essere trattata con gentilezza ed empatia.
Un saluto, e se ha bisogno di ulteriori consigli o supporto, sono qui.
Un saluto, e se ha bisogno di ulteriori consigli o supporto, sono qui.
Gentile utente,
comprendo il suo stato di malessere e le consiglio di affrontare la questione con un professionista preparato che la aiuti a riconfigurare questi eventi negativi all'interno della sua esperienza di vita
Dott. Marco Di Trapani
comprendo il suo stato di malessere e le consiglio di affrontare la questione con un professionista preparato che la aiuti a riconfigurare questi eventi negativi all'interno della sua esperienza di vita
Dott. Marco Di Trapani
Gentile utente, la paura nell'effettuare visite mediche può avere origini differenti che andrebbero indagate ed affrontate. Lei ha menzionato delle "brutte esperienze", mi verrebbe da chiederle quali siano. Inoltre, riferisce di non essere stata rispettata; andrebbe approfondito anche questo aspetto.
Probabilmente parlando con un professionista può aiutarla a rispondere alla sua domanda sul come comportarsi in questi casi.
Se lo ritiene necessario, non esiti a contattarmi!
Un saluto.
Dott.ssa Bergamini Laura
Psicologa clinica e forense
Psicodiagnosta
Probabilmente parlando con un professionista può aiutarla a rispondere alla sua domanda sul come comportarsi in questi casi.
Se lo ritiene necessario, non esiti a contattarmi!
Un saluto.
Dott.ssa Bergamini Laura
Psicologa clinica e forense
Psicodiagnosta
Gentile utente,
la paura di sottoporsi a visite mediche dopo esperienze vissute come invasive o non rispettose è del tutto comprensibile: il corpo “ricorda” quelle sensazioni e può reagire con ansia o chiusura anche solo all’idea di rivivere qualcosa di simile. Non si tratta di una debolezza, ma di una reazione di difesa che il suo sistema ha imparato a mettere in atto per proteggerla.
Per affrontare questa difficoltà può essere utile:
– Riconoscere la paura come legittima, senza forzarsi a superarla in modo brusco: accettare che esiste è già un primo passo per poterla gestire.
– Scegliere con cura il professionista, informandosi sul suo approccio, chiedendo spiegazioni dettagliate prima della visita e comunicando apertamente i propri timori. Spesso i medici apprezzano la chiarezza e si mostrano più attenti quando sanno di avere davanti una persona che ha bisogno di sentirsi al sicuro.
– Stabilire piccoli margini di controllo, come decidere di fermare la visita in qualunque momento o farsi accompagnare da una persona di fiducia. Sapere di poter interrompere le cose la aiuterà a ridurre la sensazione di impotenza.
– Prepararsi con semplici tecniche di rilassamento (respirazione lenta, visualizzazione di un luogo sicuro, ascolto di musica calma prima dell’appuntamento) per contenere la risposta ansiosa del corpo.
Se nota che la paura rimane molto intensa o si estende anche ad altri contesti, può essere utile un breve percorso di sostegno psicologico mirato al trauma relazionale, che la aiuti a recuperare fiducia e a separare il presente da ciò che è accaduto.
Riprendere il controllo non significa “non avere paura”, ma poterla gestire senza sentirsi sopraffatta: è un processo graduale, ma assolutamente possibile.
Dott.ssa Sara Petroni
la paura di sottoporsi a visite mediche dopo esperienze vissute come invasive o non rispettose è del tutto comprensibile: il corpo “ricorda” quelle sensazioni e può reagire con ansia o chiusura anche solo all’idea di rivivere qualcosa di simile. Non si tratta di una debolezza, ma di una reazione di difesa che il suo sistema ha imparato a mettere in atto per proteggerla.
Per affrontare questa difficoltà può essere utile:
– Riconoscere la paura come legittima, senza forzarsi a superarla in modo brusco: accettare che esiste è già un primo passo per poterla gestire.
– Scegliere con cura il professionista, informandosi sul suo approccio, chiedendo spiegazioni dettagliate prima della visita e comunicando apertamente i propri timori. Spesso i medici apprezzano la chiarezza e si mostrano più attenti quando sanno di avere davanti una persona che ha bisogno di sentirsi al sicuro.
– Stabilire piccoli margini di controllo, come decidere di fermare la visita in qualunque momento o farsi accompagnare da una persona di fiducia. Sapere di poter interrompere le cose la aiuterà a ridurre la sensazione di impotenza.
– Prepararsi con semplici tecniche di rilassamento (respirazione lenta, visualizzazione di un luogo sicuro, ascolto di musica calma prima dell’appuntamento) per contenere la risposta ansiosa del corpo.
Se nota che la paura rimane molto intensa o si estende anche ad altri contesti, può essere utile un breve percorso di sostegno psicologico mirato al trauma relazionale, che la aiuti a recuperare fiducia e a separare il presente da ciò che è accaduto.
Riprendere il controllo non significa “non avere paura”, ma poterla gestire senza sentirsi sopraffatta: è un processo graduale, ma assolutamente possibile.
Dott.ssa Sara Petroni
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