Buongiorno ho 64 anni,pratico attività fisica regolare,palestra,nuoto,lavoro aerobico in genere,son

Ivari vasodilatatori possono migliorare la disfunzione erettile se e solo se esiste una specifica questione vascolare endocavernosa, ma se la disfunzione deriva da altri fattori (nonostante quanto lei riporta in relazione al suo stato generale) non avranno modo di darle soluzione utile. L'andrologo deve valutare la sua situazione con i dovuti esami genitali (il PSA a 3.3 non è detto che derivi da sola congestione infiammatoria ed è meglio valutare il PHI e con il rapporto testosterone/PSA) e con gli esami relativi all'equilibrio metabolico-ossidativo e ormonale. Poi si potrà impostare una corretta terapia.

Salve
Tale farmaco la aiuterà di certo, sia momentaneamente sia a lungo termine, in quanto potrebbe essere assunto non solo al bisogno ma anche come una vera e propria terapia nel tempo. Questo però dovrà deciderlo il suo urologo di riferimento, in base alla anamnesi e ad una attenta visita clinica.
Distinti saluti

Salve,
una volta esclusa la causa organica del deficit di erezione è necessario individuare le eventuali cause psichiche, se vi è ad esempio un calo del desiderio, una difficoltà relazionale di coppia ecc.
Ansia, depressione e stress sono i nemici dell'erezione più importanti dal punto di vista psicologico.
La terapia farmacologica da sola non può risolvere definitivamente e a vita il problema.
E' essenziale la collaborazione stretta tra urologo, andrologo e sessuologo.
Le terapie sessuologiche integrate sono oggi un valido strumento nella risoluzione dei deficit erettivi funzionali e nella cura delle componenti psicologiche reattive ai deficit organici.
Non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti.

Dott. Aldo Marinacci