Buongiorno, Ho 29 anni, e godo di ottima salute (tranne per sporadici bruciori di stomaco che sto c
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Buongiorno,
Ho 29 anni, e godo di ottima salute (tranne per sporadici bruciori di stomaco che sto curando).
Da circa 4 anni, soffro di una sorta di "scatti notturni" nel letto, prevalentemente nella fase del dormiveglia.
Dormendo con la mia ragazza (che si è stufata di svegliarsi varie volte a notte perche ha il sonno leggero, e come darle torto XD) mi sono fatto spiegare come sono questi scatti: mi ha riferito che sono scatti "nervosi" nel senso che muovo le mani o le gambe e scatto con il bacino. Non ho idea della potenza di questi scatti perchè lei, avendo il sonno leggero, si sveglia con poco.
Lavoro a periodi alterni, e questa cosa mi succede sempre nei periodi in cui lavoro, per scomparire del tutto nei periodi in cui non lavoro ed in ferie; in pratica mi vengono nei periodi di maggior stress. Si presentano anche dopo che faccio sport.
Ho fatto una visita tempo fa, il referto del dottore è stato (cito testuali):
"La descrizione non sembra suggerire fenomeni di natura critica (crisi frontali?) ma piuttosto un disturbo a carico del sonno simile a mioclonie ipniche piuttosto che RBD."
Sono un ragazzo abbastanza nervoso (non in termini di carattere, anzi, ma in termini di reazioni fisiche), ed ho un tic alle spalle che si manifesta prevalentemente quando sono seduto, le scuoto come se sentissi freddo non accorgendomene; anche questo si manifesta quasi sempre ma in modo maggiore quando sono piu stressato.
Faccio gli analisi del sangue da anni tutti gli anni, e sono sempre risultati in ordine.
Sono alto e magro, fisico nervoso ed atletico.
Vivendo in montagna pratico sport tutto sommato regolarmente (impegni e lavoro permettendo) e tendo a dare il massimo, arrivando a casa sfinito alcune volte.
Chiedo a voi perchè i professionisti che ho consultato si sono limitati a dirmi che "è normale e succede al 70% delle persone" dandomi degli integratori a base di magnesio da prendere prima di dormire, che però non hanno ridotto questi scatti, han fatto bene solo al farmacista XD.
Vorrei solo tornare a dormire con la mia ragazza senza svegliarla, dato che dormiamo in letti separati da un' anno. Non ne posso piu :(
Grazie.
Ho 29 anni, e godo di ottima salute (tranne per sporadici bruciori di stomaco che sto curando).
Da circa 4 anni, soffro di una sorta di "scatti notturni" nel letto, prevalentemente nella fase del dormiveglia.
Dormendo con la mia ragazza (che si è stufata di svegliarsi varie volte a notte perche ha il sonno leggero, e come darle torto XD) mi sono fatto spiegare come sono questi scatti: mi ha riferito che sono scatti "nervosi" nel senso che muovo le mani o le gambe e scatto con il bacino. Non ho idea della potenza di questi scatti perchè lei, avendo il sonno leggero, si sveglia con poco.
Lavoro a periodi alterni, e questa cosa mi succede sempre nei periodi in cui lavoro, per scomparire del tutto nei periodi in cui non lavoro ed in ferie; in pratica mi vengono nei periodi di maggior stress. Si presentano anche dopo che faccio sport.
Ho fatto una visita tempo fa, il referto del dottore è stato (cito testuali):
"La descrizione non sembra suggerire fenomeni di natura critica (crisi frontali?) ma piuttosto un disturbo a carico del sonno simile a mioclonie ipniche piuttosto che RBD."
Sono un ragazzo abbastanza nervoso (non in termini di carattere, anzi, ma in termini di reazioni fisiche), ed ho un tic alle spalle che si manifesta prevalentemente quando sono seduto, le scuoto come se sentissi freddo non accorgendomene; anche questo si manifesta quasi sempre ma in modo maggiore quando sono piu stressato.
Faccio gli analisi del sangue da anni tutti gli anni, e sono sempre risultati in ordine.
Sono alto e magro, fisico nervoso ed atletico.
Vivendo in montagna pratico sport tutto sommato regolarmente (impegni e lavoro permettendo) e tendo a dare il massimo, arrivando a casa sfinito alcune volte.
Chiedo a voi perchè i professionisti che ho consultato si sono limitati a dirmi che "è normale e succede al 70% delle persone" dandomi degli integratori a base di magnesio da prendere prima di dormire, che però non hanno ridotto questi scatti, han fatto bene solo al farmacista XD.
Vorrei solo tornare a dormire con la mia ragazza senza svegliarla, dato che dormiamo in letti separati da un' anno. Non ne posso piu :(
Grazie.
Buonasera può provare con tecniche di rilassamento corporeo che allentino le tensioni, come training autogeno, esercizi di bionergetica.
Saluti
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Buonasera, escludendo cause di natura medica, la reazione descritta potrebbe costituire una forma di stress che si scatena anche con tic. La psicoterapia cognitivo comportamentale costituisce un'ottima opzione terapeutica per il trattamento di tale difficoltà.
Saluti
Saluti
Gentilissimo, per approfondire queste manifestazioni di tic che da quanto si apprende dal referto potrebbe essere un "disturbo a carico del sonno simile a mioclonie ipniche piuttosto che RBD" le consiglio di rivolgersi ad un medico esperto in medicina del sonno. Saluti
Buonasera, comprendo il disagio di dover dormire separato dalla sua fidanzata e di non avere una risposta o una soluzione al suo problema. Come suggeriscono i miei colleghi, potrebbe rivolgersi ad un professionista del sonno. Le consiglierei, tuttavia, di riflettere sul'intraprendere un percorso di psicoterapia per affrontare lo stress: se questa sintomatologia si presenta solamente durante i periodi di stress, potrebbe essere utile comprendere meglio il problema e utilizzare alcune strategie (mindfullness, training autogeno, tecniche di rilassamento ecc) per gestire lo stress ed sentirsi più sereno. Un caro saluto.
Salve,
Posso solo dirle che avendo escluso cause fisiche, avendo provato con integratori, non le resta che tentare la via psicologica :).
Una via che secondo me risolverà molti dei suoi problemi in quanto è deducibile siano dovuti per la maggior parte da stress ed ansia.
Con una psicoterapia potrà apprendere tecniche di rilassamento ad hoc per la sua persona, strategia per gestire emozioni e stati tensivi da stress che sono causa degli spasmi da lei indicati.
Le consiglio uno psicoterapeuta di orientamento cognitivo o strategico integrato per iniziare un percorso.
Buona guarigione e cordiali saluti.
Posso solo dirle che avendo escluso cause fisiche, avendo provato con integratori, non le resta che tentare la via psicologica :).
Una via che secondo me risolverà molti dei suoi problemi in quanto è deducibile siano dovuti per la maggior parte da stress ed ansia.
Con una psicoterapia potrà apprendere tecniche di rilassamento ad hoc per la sua persona, strategia per gestire emozioni e stati tensivi da stress che sono causa degli spasmi da lei indicati.
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Buongiorno, i suoi scatti notturni sembrano correlati allo stress e potrebbero essere fenomeni di mioclonie ipniche, accentuati da periodi di alta pressione. Per affrontare la situazione, le consiglio di considerare una terapia psicologica breve strategica che potrebbe aiutarla a gestire lo stress e migliorare la qualità del sonno. Tecniche come il rilassamento progressivo e la terapia cognitivo-comportamentale possono essere utili per ridurre l'impatto dello stress e migliorare il suo riposo. Inoltre, discutere con uno specialista del sonno potrebbe fornire ulteriori strategie per migliorare la situazione.
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Buonasera, dal Tuo racconto emerge un certo disagio relativamente a un disturbo del sonno. Al momento il ricorso agli integratori a base di magnesio non pare impattare granché sulla risoluzione del sintomo. Ti consiglierei per questo di fare un ulteriore consulto da un neurologo che possa prescriverti qualcosa di più specifico e mirato, di modo che lo stress o la tensione emotiva non vada ad inficiare più in questo modo la qualità del tuo sonno. Parallelamente anche un ciclo di incontri con uno psicologo ti potrebbe aiutare a gestire lo stress derivante dal lavoro o anche dalle situazioni di vita che tu vivi quotidianamente.
Buongiorno, visti i sintomi che descrive ha fatto bene ad escludere prima di tutto cause organiche. Le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per ricevere supporto relativamente ai sintomi che descrive. Se avesse bisogno sono a sua disposizione in presenza o online, per una terapia di tipo relazionale integrata, con il supporto di varie tecniche personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi con evidenza scientifica. Dott.ssa Susanna Scainelli
Buongiorno, grazie per aver descritto con così tanta precisione la situazione — è evidente quanto questo disturbo stia incidendo sul suo riposo e sulla qualità della vita di coppia. Quello che racconta, per come si manifesta e per la relazione con i periodi di stress o di maggiore attivazione fisica, è compatibile con un fenomeno benigno di tipo mioclonico ipnico o con movimenti periodici del sonno di natura fisiologica, cioè contrazioni muscolari involontarie che possono comparire nella fase di addormentamento o nei momenti di sonno leggero.
Il fatto che compaiano solo nei periodi di lavoro o dopo intensa attività fisica fa pensare che il suo sistema nervoso abbia una soglia di attivazione molto sensibile: tensione mentale, stress, caffeina, stanchezza fisica o irregolarità del sonno possono amplificare la reattività muscolare e favorire questi scatti. Non è raro che persone “nervose di costituzione”, come si definisce lei — con un fisico tonico, magro e molto reattivo — sperimentino fenomeni di ipereccitabilità neuromuscolare in momenti di stress o carico psicofisico.
Il referto che ha ricevuto (“non fenomeni critici ma mioclonie ipniche piuttosto che RBD”) è rassicurante, perché esclude la presenza di disturbi epilettici o di sonno patologici veri e propri come i disturbi comportamentali del sonno REM (RBD). Tuttavia, anche se non è una condizione pericolosa, può essere fastidiosa e cronica se lo stress resta alto o il sonno non è rigenerante.
Dal punto di vista terapeutico, il primo passo sarebbe una valutazione più approfondita in un centro del sonno o presso un neurologo esperto in medicina del sonno, per capire se gli scatti avvengono solo all’addormentamento o anche durante il sonno profondo (tramite polisonnografia). In molti casi, tuttavia, un intervento mirato di regolazione dello stress e della tensione muscolare può portare benefici concreti: tecniche di rilassamento corporeo, stretching serale, mindfulness, biofeedback o training autogeno aiutano il sistema nervoso a ridurre l’iperattivazione che precede gli scatti. Anche la fisioterapia respiratoria o le pratiche di rilascio muscolare progressivo possono migliorare la qualità del sonno.
Gli integratori di magnesio e potassio, da soli, difficilmente bastano: possono aiutare la muscolatura, ma non agiscono sulla causa, che nel suo caso sembra psicofisiologica. Intervenire su stress, ritmo sonno-veglia, e imparare a “decomprimere” il sistema nervoso prima di dormire è la chiave.
È importante sapere che questi fenomeni possono ridursi o scomparire completamente una volta che il corpo ritrova un equilibrio di rilassamento. Il mio consiglio è di non scoraggiarsi e di associare, oltre alla valutazione neurologica, un lavoro di rilassamento neuropsicologico mirato: un percorso di poche sedute di training di consapevolezza corporea e gestione del sonno può davvero fare la differenza.
Saluti
Il fatto che compaiano solo nei periodi di lavoro o dopo intensa attività fisica fa pensare che il suo sistema nervoso abbia una soglia di attivazione molto sensibile: tensione mentale, stress, caffeina, stanchezza fisica o irregolarità del sonno possono amplificare la reattività muscolare e favorire questi scatti. Non è raro che persone “nervose di costituzione”, come si definisce lei — con un fisico tonico, magro e molto reattivo — sperimentino fenomeni di ipereccitabilità neuromuscolare in momenti di stress o carico psicofisico.
Il referto che ha ricevuto (“non fenomeni critici ma mioclonie ipniche piuttosto che RBD”) è rassicurante, perché esclude la presenza di disturbi epilettici o di sonno patologici veri e propri come i disturbi comportamentali del sonno REM (RBD). Tuttavia, anche se non è una condizione pericolosa, può essere fastidiosa e cronica se lo stress resta alto o il sonno non è rigenerante.
Dal punto di vista terapeutico, il primo passo sarebbe una valutazione più approfondita in un centro del sonno o presso un neurologo esperto in medicina del sonno, per capire se gli scatti avvengono solo all’addormentamento o anche durante il sonno profondo (tramite polisonnografia). In molti casi, tuttavia, un intervento mirato di regolazione dello stress e della tensione muscolare può portare benefici concreti: tecniche di rilassamento corporeo, stretching serale, mindfulness, biofeedback o training autogeno aiutano il sistema nervoso a ridurre l’iperattivazione che precede gli scatti. Anche la fisioterapia respiratoria o le pratiche di rilascio muscolare progressivo possono migliorare la qualità del sonno.
Gli integratori di magnesio e potassio, da soli, difficilmente bastano: possono aiutare la muscolatura, ma non agiscono sulla causa, che nel suo caso sembra psicofisiologica. Intervenire su stress, ritmo sonno-veglia, e imparare a “decomprimere” il sistema nervoso prima di dormire è la chiave.
È importante sapere che questi fenomeni possono ridursi o scomparire completamente una volta che il corpo ritrova un equilibrio di rilassamento. Il mio consiglio è di non scoraggiarsi e di associare, oltre alla valutazione neurologica, un lavoro di rilassamento neuropsicologico mirato: un percorso di poche sedute di training di consapevolezza corporea e gestione del sonno può davvero fare la differenza.
Saluti
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