Buongiorno ho 21 anni sono giorni che mi sento strana, sensazione di morire, derealizzazione, tremor

19 risposte
Buongiorno ho 21 anni sono giorni che mi sento strana, sensazione di morire, derealizzazione, tremori,un po' di ansia H24, tutto ciò è iniziato da quando il mio compagno ha iniziato un nuovo lavoro che lo tiene tutta la notte fuori casa e a volte 12/13h anche , io soffrivo già di attacchi di panic0 e prendo lorazepam ora mi sento dolori muscolari peso sul petto a volte il corpo non percepisce neanche il respiro la testa che mi gira , non ho voglia di fare niente vivo solo con queste cose sopra elencate.. Cosa suggerite?
Attendo risposta grazie
Buonasera, le direi di intraprendere un percorso psicoterapeutico per capire ed agire sulle cause profonde di questi sintomi. La causa scatenante, come da lei indicato, potrebbe essere il nuovo lavoro del suo ragazzo che lo porta a dormire fuori casa, ma l'ansia da separazione si esprime con sintomi invalidanti, per cui prima si agisce e migliore è la prognosi in questi casi. Rimango eventualmente a disposizione anche online. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara utente, dalla sua descrizione mi sembra di capire che lei abbia una franca sintomatologia ansiosa che andrebbe approfondita e meglio indagata. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso psicologico che la possa accompagnare verso la comprensione dei suoi vissuti, e che le permetta di prendersi cura del suo malessere. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, le consiglio, quando si sentirà pronta, di rivolgersi ad uno psicologo ed eventualmente uno psichiatra per poter affrontare questo momento.
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Buongiorno gentile utente,
Le informazioni che riporta sono suggestive di una possibile acutizzazione di una sintomatologia ansiosa rimasta latente, a fronte attacchi di panico pregressi, che ha sperimentato a seguito di un evento percepito come stressante (cambio di lavoro del compagno). Tuttavia, la definizione di un quadro clinico esaustivo richiede un'approfondita valutazione psicodiagnostica per meglio comprendere la natura del suo disagio emotivo e le ripercussioni sul suo livello di benessere psicologico. Le consiglio, pertanto, di prendere in considerazione l’avvio di un percorso psicologico di tipo cognitivo comportamentale che l’aiuti a identificare le credenze rigide e le modalità disadattive di reazione ai suoi pensieri automatici negativi che mantengono la sua sintomatologia ansiosa ostacolandone la remissione. Rimango a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Ludovica Giani
Gentile utente, immagino che la situazione di cui ha riferito sia faticosa da tollerare e gestire e me ne dispiaccio molto. Sicuramente, se se la sentisse, varrebbe la pena di provare ad approfondire il senso e le cause di questa sintomatologia ansiosa. Le suggerirei di rivolgersi ad uno/a psicologo/a - psicoterapeuta per affrontare meglio la questione.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti e nel frattempo le auguro una buona giornata. Dott.ssa Tronchi
Gentilissima, la descrizione che lei ci porta denota uno stato ansioso che andrebbe approfondito con l'aiuto di un professionista. La aiuterebbe a portare alla luce i pensieri che stanno dietro al suo malessere, identificare le emozioni che ne conseguono e trovare le strategie più adatte per poterlo modificare. Sarebbe un passo importante per iniziare a guardare al futuro in modo più sereno.
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
Gentile utente, mi dispiace che avverta queste sensazioni fisiche così fastidiose. Immagino che stare perennemente in uno stato di allerta sia ostativo per diversi aspetti della sua vita. Proprio per questo malessere che sperimenta, le consiglio un percorso di psicoterapia. Personalmente sono formata in terapia cognitivo-comportamentale e devo dire che i risultati che osservo nei miei pazienti sono veramente soddisfacenti e rimangono stabili nel corso del tempo.
Spero di averle dato uno spunto di azione.
Le auguro in bocca al lupo!
Dott.ssa Melania Filograna
Cara utente, grazie per la condivisione.
Mi sento di consigliarle, a seguito della grande fatica che ci sta raccontando, di pensare di intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di comprendere un po' meglio la sua ansia e il senso che ha per lei. Le auguro il meglio. Un cordiale saluto. Dott.ssa Elena Sonsino
Buongiorno, la sintomatologia da lei descritta è tipicamente di natura ansiosa. Visti i cambiamenti che sta oltrepassando potrebbe esserle utile intraprendere un percorso con un collega per rielaborare i suoi vissuti e, magari, riflettere sul significato che ha per lei la lontananza e come mai essa generi determinate emozioni. Le consiglio anche di contattare il medico che le ha prescritto il Lorazepam per capire se non potrebbe essere il caso di modificare la terapia.
Dott. Marco Cenci
Salve grazie per aver condiviso qua la sua esperienza, pur non avendo un quadro approfondito ciò che lei descrive sembra già abbastanza avanzata come sintomatologia, ha mai svolto un percorso di supporto psicologico?
Resto a disposizione anche online.
Dott.ssa Gioia Picchianti.
Carissima, mi sembrano sintomi che meritano l'avvio di una consulenza con uno specialista psicologo per comprendere meglio quanto sta avvenendo e dare a lei la possibilità di condividere alcuni pesi con una persona capace di ascolto profondo. Potrebbe forse scoprire che alcuni timori sono esageratamente amplificati oppure che in alcuni casi è invece utile fare un lavoro finalizzato alla riduzione delle tensioni ed alla comprensione delle cause. Resto a disposizione per qualsiasi cosa, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Gentilissima Mi dispiace per la sua situazione ciò’ che le posso consigliare e’ di intraprendere un percorso psicologico in modo da attenuare e gestire queste sue paure e attacchi di panico anche con tecniche di rilassamento. Spesso il corpo somatizza l’ansia ed è per questo che ha tutte quelle sensazioni che lei descrive.
Resto a sua disposizione
Dott.ssa Solano Giusy
Gentile utente, è assolutamente necessario che lei intraprenda anche un supporto psicologico, il farmaco agisce sul sintomo e non sulla causa.
Sono certo che con un buon professionista, riesce a risolvere queste problematiche.
Le faccio i miei migliori auguri e le auguro di vivere la vita felice che merita una ragazza di 21 anni.
Resto a disposizione.
Dott. Luca Rochdi
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Salve, dai sintomi che riferisce mi sembra di capire che si tratti di episodi di ansia intensa.
Le suggerisco di intraprendere un percorso cognitivo comportamentale per lavorare sulla gestione dell’ansia.
Resto a disposizione per chiarimenti
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Gentilissima, visto l'invadente disagio che purtroppo in questo momento sta vivendo, la inviterei a prendere in considerazione un percorso psicoterapeutico come altri colleghi le hanno segnalato. In tale contesto, potrà analizzare meglio il suo rapporto con la sintomatologia che riporta, ma anche con questa nuova situazione che si è creata con suo marito e che, mi sembra di comprendere, ha sconvolto i suoi equilibri. È importante per lei avere uno spazio dove elaborare questo malessere che da quanto scrive sembrerebbe molto pesante per lei. Combinando la terapia farmacologica (sempre sotto prescrizione medica) con la psicoterapia potrà ragionevolmente trarne dei benefici. Resto a disposizione per qualsiasi necessità e le auguro una buona serata
Gentile utente ,
grazie per aver condiviso con noi il suo disagio.
Per tanto le consiglio un consulto psicologico per approfondire meglio la sua situazione.
Rimango a disposizione anche online .
Cordialmente
Dott.ssa Rosa Argenti
Gentile utente, come prima cosa le chiedo ha provato a contattare nuovamente lo specialista che le ha prescritto il farmaco? Di seguito le consiglio di rivolgersi anche per una consulenza psicologica e iniziare un percorso di psicoterapia associato alla cura farmacologica, lei già ha presente l'evento scatenante, accompagnata da specialisti può esserle d'aiuto per gestire al meglio la situazione.
Cordialmente, Dott.ssa Anna Russo
Salve, leggo che assume un farmaco per cui presumo le sia stato prescritto da uno specialista; ha provato a esporre a quest'ultimo questa situazione che lei sta vivendo attualmente? Se non lo ha fatto ve lo consiglio e vi consiglio anche di intraprendere un percorso per poter capire come gestire al meglio il tutto.
Dott.ssa Marzia

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