buongiorno,fatta citoscopia,esame:introduzione agevole strumento,uretra prostatica deformata da lobi

L'esame dimostra una importante IPB (non è chiaro su quali basi che non siano ecografiche, sia stato definito quel volume che appare troppo piccolo per generare il quadro endoscopico) che tende a comprimere l'uretra prostatica inducendo delle significative difficoltà allo svuotamento della vescica, da cui la formazione dei diverticoli. Certo lo stato prostatico va attentamente valutato per via ecografica transrettale doppler, nonché con il profilo del PSA (PSA totale e libero, 2-proPSA e PHI; rapporto PSA/volume e PHI/volume, PSA L/T, testosterone/PSA). Poi, prima di agire chirurgicamente per la riduzione (atto presumibilmente fortemente probabile) occorre definire il suo quadro generale con i dovuti esami (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, cardio-coronarico-vascolare, fisico e stressogeno, microbiota intestinale), con gli indici derivati. In tale modo sarà possibile attivare una adeguata strategia terapeutica che accompagni o sostituisca la terapia resettiva.

Buonasera!
L'esame è negativo per patologie di tipo oncologico, la cistoscopia non è in grado di rilevare il volume della prostata, quindi il dato è stato ottenuto con un altro esame. I lobi della prostata, come avviene nelle prostata che aumentano di volume, cosiddette ipertrofiche, deformano il decorso dell'uretra e questo dato occorre sia affiancando al risultato di un'uroflussometria per poter esprimere un parere ed una terapia. La vescica da sforzo ci dice chiaramente che le pareti muscolari si sforzano proprio in relazione al volume prostatico che evidentemente le produce difficoltà ad urinare diversamente da come poteva accadere quando era più giovane. Per il resto raccomando una presa in carico specialistica, specie se intende sottoporsi a terapie chirurgiche che permettano la risoluzione del quadro clinico.
Salute!
Dr. Savigni