Buongiorno, é da circa 6 mesi che non ho pace, avverto costantemente una sensazione di sbandamento e
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Buongiorno, é da circa 6 mesi che non ho pace, avverto costantemente una sensazione di sbandamento e disequilibrio. Queste sensazioni stanno peggiorando nel tempo, avvertendo queste sensazioni sempre piu marcate soprattutto quando muovo la parte dorsale quindi quando sono in posizione eretta e quando sono seduto su parti rigide.
- Effettuato RMN senza MDC COLONNA in toto con presenza di qualche ernietta e spondilosi nella parte dorsale.
- Effettuato RMN senza MDC ENCEFALO E TRONCO e ANGIO risultato tutto nella norma.
- Effettuato 2 visite Neurologiche e 1 Otorinolaringoiatria tutte NEGATIVE.
- Eseguito Nr.2 trattamenti da un osteopata senza avere beneficio.
Mi chiedo cosa posso fare, se ripetere qualche RMN utilizzando il MDC o effettuare altri controlli.
Queste sensazioni stanno peggiorando anche con la mia costante ansia, la quale con il passere dei giorni aumenta sempre più vedendo il peggiorare dei sintomi e la non risoluzione di ciò che avverto sentendomi come in un corpo estraneo che non controllo.
Grazie
- Effettuato RMN senza MDC COLONNA in toto con presenza di qualche ernietta e spondilosi nella parte dorsale.
- Effettuato RMN senza MDC ENCEFALO E TRONCO e ANGIO risultato tutto nella norma.
- Effettuato 2 visite Neurologiche e 1 Otorinolaringoiatria tutte NEGATIVE.
- Eseguito Nr.2 trattamenti da un osteopata senza avere beneficio.
Mi chiedo cosa posso fare, se ripetere qualche RMN utilizzando il MDC o effettuare altri controlli.
Queste sensazioni stanno peggiorando anche con la mia costante ansia, la quale con il passere dei giorni aumenta sempre più vedendo il peggiorare dei sintomi e la non risoluzione di ciò che avverto sentendomi come in un corpo estraneo che non controllo.
Grazie
Salve, se gli specialisti hanno escluso problemi neurologici, vascolari, alla vista e all'orecchio, potrebbe trattarsi di una forte tensione miofasciale alla base del cranio.
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Buongiorno
Avendo escluso patologia gravi, sarebb opportuno perrlarne con il collega per cambiare metodologia di trattamento.
Cordialmente
Avendo escluso patologia gravi, sarebb opportuno perrlarne con il collega per cambiare metodologia di trattamento.
Cordialmente
Buongiorno se gli esami strumentali e gli specialisti di riferimento non hanno evidenziato grosse problematiche molto probabilmente si tratta anche di una forte tensione muscolare che si irradia fino alla regione testa/collo. Da RMN si evidenzia anche verticalizzazione del tratto cervicale? Sicuramente per la sua condizione è indicato un processo terapeutico più elaborato e non solamente delle sedute fini a se stesse. Se avesse piacere o bisogno rimango a sua disposizione
Buongiorno, dal momento che non ci sono evidenze cliniche la causa potrebbe essere meccanica, quindi le consiglierei di fare qualche seduta in più da un osteopata, altrimenti potrebbe essere psico-somatica (è successo qualcosa di importante 6 mesi fa?) e in tal caso potrebbe provare dallo psicologo
Salve, avendo escluso patologie gravi le consigliere di continuare il ciclo di terapie osteopatiche, non sempre si riesce a sbloccare una situazione con 2 sedute. Può anche farsi valutare a livello posturale perché nel caso ci fosse bisogno le consigliere di affiancare all'osteopatia anche un ciclo di posturale singola.
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Buonasera, la sindrome vertiginosa è multi fattoriale, personalmente le consiglio di effettuare una valutazione posturale associata a quella gnatologica e logopedica ma anche una valutazione, con test appositi della funzione oculomotoria, quest'ultima è in relazione diretta con il sistema vestibolare. Cordiali saluti.
Buongiorno, se gli esami strumentali e le visite specialistiche non hanno messo in luce patologie significative valuterei di riparlare con l osteopata che l'aveva presa in carico o con un altro collega ( se non si fida più del suo lavoro). Oltre alla terapia manuale valuterei,magari con lo stesso terapista, di cominciare un percorso di ginnastica posturale.
salve, avendo escluso primarietà a carico dell'orecchio interno e neurologiche le consiglio di valutare un ortottista ed uno gnatologo e lavorare insieme al suo osteopata
Salve,
Avendo già escluso patologie significative.
Potresti effettuare una visita Posturale per capire se c’è una contrattura delle fasce muscolari posteriori. In questo caso con una terapia posturale avrai un miglioramento.
Avendo già escluso patologie significative.
Potresti effettuare una visita Posturale per capire se c’è una contrattura delle fasce muscolari posteriori. In questo caso con una terapia posturale avrai un miglioramento.
Buongiorno. Sicuramente una attenta valutazione aiuterebbe a capire meglio. Le cause possono essere diverse ed avere escluso patologie gravi direi che è un ottimo punto di partenza! Personalmente valuterei sul piano viscerale lo stato del suo diaframma (in realtà di tutti e cinque) e del suo nervo vago, la sua postura e tutto l'asse cranio sacrale. Insomma una valutazione su tutto quello che gli esami strumentali non possono valutare. Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti. Le auguro buona giornata.
Buonasera, avendo avuto esiti negativi dalla diagnostica ed non avendo risultati dopo trattamenti, la causa potrebbe essere psicosomatica.
Lei è una persona che vuole controllare tutto?
Lei è una persona che vuole controllare tutto?
Salve, vista la negatività di tutte le indagini volte, il problema che descrive potrebbe essere causato da una tensione fasciale a livello della regione cervicale che sicuramente l'osteopata avrà già attenzionato ma purtroppo se le problematiche sono croniche bisogna avere pazienza e magari attendere l'arrivo delle sedute successive. Il percorso osteopatico è sempre un percorso di cura che ha necessità di tempo perchè il corpo ha bisogna di tempo talvolta per elaborare la risposta più corretta per trovare la salute. Le consiglierei dunque di affidarsi completamente al suo osteopata, avere pazienza e cercare di non farsi sopraffare dall'ansia.
Resto a disposizione, Giula Li Calzi Osteopata.
Resto a disposizione, Giula Li Calzi Osteopata.
Salve,
La forte tensione alla base del cranio come le ha scritto qualche collega, sono un compenso per delle informazioni errate che arrivano dall’occhio.
Io mi concentrerei su queste, le quali penso siano la causa dovuta ai problemi di equilibrio,
Per qualsiasi informazione mi contatti.
La forte tensione alla base del cranio come le ha scritto qualche collega, sono un compenso per delle informazioni errate che arrivano dall’occhio.
Io mi concentrerei su queste, le quali penso siano la causa dovuta ai problemi di equilibrio,
Per qualsiasi informazione mi contatti.
Le tue sensazioni di disequilibrio potrebbero derivare da disfunzioni muscoloscheletriche. Questi problemi possono influire sulla postura e sul sistema nervoso, causando tensioni muscolari che compromettono l'equilibrio, soprattutto in certe posizioni. Tieni presente che esiste un sistema chiamato oculocefalogiria, un meccanismo di coordinazione tra i movimenti degli occhi e della testa che consente al corpo di mantenere l'equilibrio e la stabilità durante i cambiamenti di posizione. Il movimento della testa è garantito in parte da muscoli del collo, quindi delle disfunzioni somatiche a questo livello possono causare il disequilibrio da te avvertito. Inoltre, l’ansia può amplificare le sensazioni di instabilità, quindi sarebbe utile anche un supporto per gestire lo stress. come ad esempio tecniche di rilassamento.
Ti consiglio di proseguire con un approccio multidisciplinare, coinvolgendo specialisti in neurologia, ortopedia, osteopatia. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti o suggerimenti.
Ti consiglio di proseguire con un approccio multidisciplinare, coinvolgendo specialisti in neurologia, ortopedia, osteopatia. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti o suggerimenti.
Buongiorno,
Comprendo la sua preoccupazione riguardo alla sensazione di disequilibrio che persiste da diversi mesi, e apprezzo la sua attenzione nel cercare di identificare le cause sottostanti. Dalla descrizione dei sintomi, la problematica potrebbe avere una componente sia muscolo-scheletrica che neurovegetativa. La presenza di ernie e spondilosi, in particolare nella regione dorsale, potrebbe infatti influire sulla mobilità e sulla stabilità della colonna vertebrale, generando tensioni muscolari e disfunzioni posturali che si riflettono su tutto il corpo.
In ambito osteopatico, è importante considerare non solo la struttura della colonna vertebrale, ma anche il sistema neurovegetativo e la sua interazione con il corpo. Le disfunzioni muscolari e le restrizioni articolari possono alterare il normale flusso di informazioni tra il sistema nervoso centrale e periferico, amplificando la percezione di disequilibrio, soprattutto in situazioni di stress o ansia.
Il trattamento osteopatico dovrebbe mirare a ristabilire l’equilibrio muscolare e posturale, lavorando su tecniche di mobilizzazione vertebrale, rilassamento muscolare e miglioramento della postura. Inoltre, l’approccio potrebbe includere esercizi di propriocezione per migliorare il controllo del corpo, in modo da ridurre la sensazione di instabilità.
Poiché l’ansia gioca un ruolo importante nel peggiorare i sintomi, potrebbe essere utile integrare il trattamento con tecniche di rilassamento o mindfulness, per ridurre il carico emotivo che alimenta la percezione di disequilibrio. Se i sintomi non dovessero migliorare, potrebbe essere opportuno ripetere gli esami diagnostici per escludere altre cause e ottenere una visione più dettagliata.
Cordialmente,
Dott. Lorenzo Orsolini
Comprendo la sua preoccupazione riguardo alla sensazione di disequilibrio che persiste da diversi mesi, e apprezzo la sua attenzione nel cercare di identificare le cause sottostanti. Dalla descrizione dei sintomi, la problematica potrebbe avere una componente sia muscolo-scheletrica che neurovegetativa. La presenza di ernie e spondilosi, in particolare nella regione dorsale, potrebbe infatti influire sulla mobilità e sulla stabilità della colonna vertebrale, generando tensioni muscolari e disfunzioni posturali che si riflettono su tutto il corpo.
In ambito osteopatico, è importante considerare non solo la struttura della colonna vertebrale, ma anche il sistema neurovegetativo e la sua interazione con il corpo. Le disfunzioni muscolari e le restrizioni articolari possono alterare il normale flusso di informazioni tra il sistema nervoso centrale e periferico, amplificando la percezione di disequilibrio, soprattutto in situazioni di stress o ansia.
Il trattamento osteopatico dovrebbe mirare a ristabilire l’equilibrio muscolare e posturale, lavorando su tecniche di mobilizzazione vertebrale, rilassamento muscolare e miglioramento della postura. Inoltre, l’approccio potrebbe includere esercizi di propriocezione per migliorare il controllo del corpo, in modo da ridurre la sensazione di instabilità.
Poiché l’ansia gioca un ruolo importante nel peggiorare i sintomi, potrebbe essere utile integrare il trattamento con tecniche di rilassamento o mindfulness, per ridurre il carico emotivo che alimenta la percezione di disequilibrio. Se i sintomi non dovessero migliorare, potrebbe essere opportuno ripetere gli esami diagnostici per escludere altre cause e ottenere una visione più dettagliata.
Cordialmente,
Dott. Lorenzo Orsolini
Salve, la cosa importante è che da quello che riferisce sono state escluse patologie mediche, dunque la problematica dovrebbe essere funzionale e quindi andare dall'Osteopata in questo caso dovrebbe portare beneficio, al netto del fatto che questi sintomi potrebbero essere anche correlabili come conseguenza ad un periodo di forte stress o ansia. Sarebbe interessante sapere se la notte digrigna o serra i denti, perchè anche una forte tensione della muscolatura masticatoria puo portare questi sintomi, poi anche capire se ci può essere stato qualche trauma che in qualche modo abbia dato inizio a questi sbandamenti. Anche conoscere bene in quali situazioni della giornata succedono se sono sempre presenti o meno, insomma i dati forniti sono pochi, ma l'approccio Osteopatico in questi casi aiuta, ovviamente tenuto conto che è sempre fortemente operatore dipendente come un po tutte le professioni sanitarie.
Gentile Utente,
Capisco la sua preoccupazione: il fatto che RM encefalo/angio e visite neurologiche–otorino siano negative è però un elemento rassicurante. In questi quadri, soprattutto quando i sintomi peggiorano con la posizione eretta, i movimenti dorsali o la seduta su superfici rigide, la causa è spesso funzionale e posturale: tensioni della colonna dorsale e cervicale, ipertono del diaframma e alterazioni della propriocezione possono modificare l’orientamento del corpo nello spazio e dare instabilità senza lesioni organiche.
In questi casi ha più senso una valutazione posturale e respiratoria mirata (più che ripetere esami d’immagine), per individuare dove il sistema si è irrigidito e come sta compensando. Un percorso personalizzato che combini rilascio delle catene miofasciali (cervico-dorsali e diaframma), rieducazione del respiro, esercizi di mobilità e stabilità e lavoro propriocettivo progressivo aiuta spesso a ridurre significativamente gli sbandamenti. Anche la componente emotiva può amplificare la percezione del sintomo: tecniche di respirazione e semplici strategie di gestione dello stress migliorano molto il quadro.
Resto a disposizione per un inquadramento funzionale e per impostare un programma graduale, con obiettivi concreti e verificabili nel tempo.
Un cordiale saluto,
Dott. M. Giaccio
Capisco la sua preoccupazione: il fatto che RM encefalo/angio e visite neurologiche–otorino siano negative è però un elemento rassicurante. In questi quadri, soprattutto quando i sintomi peggiorano con la posizione eretta, i movimenti dorsali o la seduta su superfici rigide, la causa è spesso funzionale e posturale: tensioni della colonna dorsale e cervicale, ipertono del diaframma e alterazioni della propriocezione possono modificare l’orientamento del corpo nello spazio e dare instabilità senza lesioni organiche.
In questi casi ha più senso una valutazione posturale e respiratoria mirata (più che ripetere esami d’immagine), per individuare dove il sistema si è irrigidito e come sta compensando. Un percorso personalizzato che combini rilascio delle catene miofasciali (cervico-dorsali e diaframma), rieducazione del respiro, esercizi di mobilità e stabilità e lavoro propriocettivo progressivo aiuta spesso a ridurre significativamente gli sbandamenti. Anche la componente emotiva può amplificare la percezione del sintomo: tecniche di respirazione e semplici strategie di gestione dello stress migliorano molto il quadro.
Resto a disposizione per un inquadramento funzionale e per impostare un programma graduale, con obiettivi concreti e verificabili nel tempo.
Un cordiale saluto,
Dott. M. Giaccio
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