Buongiorno da circa un mese ho iniziato ad avere bruciori inguinali e dolori ai testicoli che si son

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Buongiorno da circa un mese ho iniziato ad avere bruciori inguinali e dolori ai testicoli che si sono induriti e gonfiati e mi facevano molto male ho chiamato la mia dott di base che mi ha dato solo brufen al bisogno senza indagine alcuna..al che ho chiesto ad un altra dottoressa che mi ha dato gentalyn beta e pomata hiruroid da mettere sui testicoli..ho fatto questo x 25 giorni con leggero miglioramento essendo periodo natalizio riesco a prenotare una visita urologica solo a gennaio nel frattempo faccio urinocoltura e spermiocoltura con esito negativo entrambi mi presento alla visita il vostro collega mi tocca i testicoli doloranti dopo preme sull inguine sx dice che ho un ernia ed a random mi prescrive antibiotico e cortisone punture ..la mattina seguente avevo prenotato una ecografia ecocolor dopler scrotale e testicolare che smentisce l ernia evidenzia un leggero idrocele asx nel testicolo richiamo ripeto l ecocolor ed e di nuvo negativo nessuna ernia nessuna porta erniale visibile ..nel frattempo malgrado le urinocolture negative e spermiocoltura negativa termino l antibiotico bactrim 7 giorni due volte al di da 800 la situazione migliora i testicoli si sgonfiano un bel po ed il dolore diminuisce ma persiste il bruciore inguinale e poco ai testicoli dove applico gentalyn beta localmente..al che oggi a distanza di una settimana dall ultima compressa di bactrim eseguo le analisi del sangue psa risulta 0.9 ves 32 pcr 6 chiamo la mia dott di base mi dice stai tranquillo ora a distanza di un mese non capisco cosa mi sia successo e da cosa sia scaturita questa infiammazione..non ancora del tutto sparita..giorno 11 andro dall ennesimo urologo nuovo x ulteriore visita.la domanda e questa ..nel frattempo cosa mi consigliate di fare?l ipotesi clamdia e un ipotesi plausibile?
Non si capisce il senso di quelle terapie a base di cortisone ed antibiotico, questo in assenza di dimostrate presenze batteriche significative e in diagnostica ernia inguinale. Invece di correre a riempirla di farmaci, un poco più di attenzione e le utili valutazioni avrebbero dato esito alle ragioni della sintomatologia: una congestione infiammatoria pelvico-prostatica che ovviamente quanto assunto può aver attenuato ma non risolto. Ormai sul latte versato non sipuò piangere, ma serve un buon andrologo che riprenda in mano la situazione ed esegua i dovuti esami a partire da quelli genitali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura del secreto prostatico estratto, test di Stamey) per poi decidere nel merito di eventuali più generali e attivare così il corretto ed utile percorso terapeutico.

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