Buongiorno a tutti. Sono Giulio, ho quasi 29 anni e la mia ex 22. Ieri è stato il giorno più brutto

18 risposte
Buongiorno a tutti. Sono Giulio, ho quasi 29 anni e la mia ex 22. Ieri è stato il giorno più brutto della mia vita perche ho dovuto lasciarla, seppur l’amo ancora tantissimo…Sono mesi che mi portavo dietro un malessere che non mi rendeva completamente felice della mia relazione, ieri all improvviso quando ho sentito questo malessere scoppiarmi dentro da farmi piangere ho capito che dovevo lasciarla. Lei mi ama e caratterialmente nulla da dire, siamo compatibili e stavamo insieme da 2 anni. Il problema è che in 2 anni di relazione non è mai riuscita a fare l’amore con me. Lei è vergine e ha un grosso trauma psicologico che non si sa quale sia ma che non vuole affrontare, so per certo che non ha subito abusi fisici, peró ogni volta che provavamo ad andare oltre i preliminari lei si bloccava e la sola idea di avere un rapporto completo la terrorizzava. Non lo sa nemmeno lei se è asessuata, dice che riuscirebbe a fare una vita intera senza sesso, che non lo vedeva come un problema, peró a me pesava perche per me fa il 50 percento della relazione. Più i mesi passavano e piu io le facevo capire che stavo per scoppiare, non chiedevo tanto, chiedevo solo dei piccoli passi da parte sua dato che anche lei riconosceva che era atipica come cosa. Le ho anche proposto di andare insieme da uno psicologo ma lei nulla, pensava che col tempo sarebbe passata da sola. Lei ha una madre autoritaria, manipolatrice, ansiosa che la tiene in una campana di vetro e le sta rovinando la vita, ma lei non riesce a capirlo ancora perchè la tiene sotto controllo con la scusa del volerle bene, ed è profondamente succube della madre. Mi sento male perchè ho lasciato chi amo di più al mondo ma un rapporto platonico dopo 2 anni senza vedere un minimo passo in avanti da parte sua non lo reggevo più. Puó servire questo scossone per farle scattare il minimo pensiero che non è normale che dopo 2 anni di relazione la sola idea di andare a prendere il profilattico per provare ad avere un rapporto la spaventatava a morte? Dopo 22 anni di manipolazione della madre purtoppo la vedo dura finche rimane in casa con lei.
Buongiorno Giulio e grazie per la sua condivisione.
Comprendo quanto possa essere difficile il momento che sta vivendo.
In queste circostanze è fondamentale ritagliarsi del tempo per riflettere e valutare la situazione, perché affrontare una rottura richiede tempo, riflessione e cura di sé.
Posso immaginare anche lo stato d’animo della sua ex ragazza, che come dice lei, probabilmente non è del tutto consapevole dei comportamenti manipolatori della madre. In questi casi, infatti, si crea una relazione genitore – figlio in cui quest’ultimo viene considerato ancora piccolo, fragile e da accudire e questo porta alla messa in atto di azioni che tarpano le ali alla crescita del figlio. Quest’ombra ingombrante può chiaramente avere gravi implicazioni nel raggiungimento dell’indipendenza e della felicità del figlio, che crescerà a sua volta come un adulto ansioso, insicuro, fragile, spaventato del nuovo e con una scarsa autostima.
Ognuno reagisce a modo suo ma talvolta la rottura di una relazione può portare maggiore consapevolezza rispetto alle proprie esigenze e desideri.
Può darsi che anche la sua ex ragazza giunga a nuove consapevolezze.
Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, Dott.ssa Alice Cremascoli

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Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, le difficoltà relazionali o i sintomi sono sempre collegati e nascono all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. In parte lo ha già fatto mettendo in chiaro i suoi sentimenti e la sua impossibilità nel proseguire una relazione senza intimità fisica. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online previa valutazione del suo caso specifico.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve, la ringrazio per aver condiviso questo racconto che descrive un momento difficile e doloroso per lei.
Mi è arrivato profondamento il suo dispiacere, ma anche la sua rabbia per ciò che si è detto "costretto a fare". In particolare, nel suo racconto, sono stata colpita da una frase: "Può servire questo scossone per farle scattare il minimo pensiero...?". Mi viene da chiederle se avesse preso questa decisione affinché ci sia un cambiamento da parte della sua ex ragazza o perché abbia ascoltato i suoi bisogni ed i suoi desideri.
Questo momento di rottura può essere importante per "ricentrarsi", capire davvero ciò che è più giusto per lei, ciò di cui lei ha bisogno e per sentire le proprie emozioni che possono dire molto! Immagino che non sia facile da affrontare, ma questo momento che lei prende per sè, penso che potrebbe guidarla nella direzione più giusta per lei e chissà, magari anche farle scoprire delle sue nuove necessità.
Rimango a disposizione. Saluti
Salve Giulio, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Caro Giulio, capisco che la decisione di lasciare la tua ex sia stata difficile per te, soprattutto perché la ami ancora molto. È comprensibile che tu abbia sentito il bisogno di porre fine alla relazione a causa del malessere che provavi e dell'incapacità della tua ex di affrontare il problema legato all'intimità.

È importante riconoscere che ogni persona ha le proprie esigenze e desideri all'interno di una relazione, inclusa l'intimità fisica. È comprensibile che per te l'intimità fisica rappresenti una parte significativa della relazione, e se questo aspetto non viene soddisfatto nel lungo periodo, può portare a frustrazioni e insoddisfazione.

Il trauma psicologico che la tua ex potrebbe avere potrebbe essere un ostacolo significativo per lei nell'affrontare l'intimità fisica. È positivo che tu abbia suggerito l'idea di cercare l'aiuto di uno psicologo, ma è importante ricordare che l'aiuto psicologico non può essere forzato su qualcuno e che la persona stessa deve essere disposta a intraprendere il percorso di guarigione.

Tuttavia, devi anche riconoscere che non sei responsabile della sua felicità o del suo benessere emotivo. La decisione di cercare aiuto e affrontare i propri traumi spetta a lei. Non puoi forzarla a cambiare o a prendere decisioni che non è pronta a prendere.

È normale che tu nutra la speranza che la tua ex possa affrontare i suoi problemi e migliorare nel tempo. Tuttavia, è importante anche accettare che ciò potrebbe richiedere tempo e che potrebbe non accadere nel contesto attuale della sua vita, soprattutto se è ancora coinvolta in una relazione disfunzionale con sua madre.

In definitiva, dovrai prendere decisioni che siano giuste per te e che ti permettano di trovare la felicità e la soddisfazione nella tua vita. Sebbene possa essere difficile lasciare una persona che ami, devi anche valutare se le tue esigenze e i tuoi desideri fondamentali sono soddisfatti nella relazione.

Ti consiglio di cercare il sostegno di amici, familiari o, se necessario, di uno psicologo per elaborare i tuoi sentimenti e prendere decisioni che siano nel tuo miglior interesse.
Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
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Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando, nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione.
Non è possibile fornirle delle risposte in quanto sarebbero assolutamente generiche non conoscendo la sua partner. È molto importante riconoscere i propri bisogni, e lei lo ha fatto, sebbene questo comporti un grande dispiacere a volte.
Potrebbe ora essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto di questa chiusura all'interno di un percorso psicologico
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Gentile utente lei si trova in una situazione di grande difficoltà. È indubbio che la sessualità riveste un ruolo importante in una relazione amorosa e il fatto che la sua fidanzata sia bloccata sotto questo aspetto la pone davanti a una scelta non facile anche perché lei ha avuto pazienza e d'altra non può che rispettare le difficoltà dell'altra persona. Deve vedere dentro se stesso e capire se può continuare questo tipo di relazione e aspettare che le cose cambino oppure pur con dolore interrompere. In ogni caso credo che la sua compagna avrebbe necessità di maggiore autonomia e forse anche di un aiuto da parte di uno psicologo ma è solo lei che può decidere in tal senso. Se vuole può contattarmi anche online. Cordialmente. Dr. Roberto Clemenza
Buongiorno Giulio e grazie per la condivisione.
Mi dispiace molto per la situazione che sta passando, sicuramente non deve essere facile da affrontare.
E' importante, però, capire come si vuole procedere: se c'è ancora amore e la relazione merita di essere salvata, magari potrebbe proporre alla sua ex ragazza di provare un percorso di terapia di coppia, in questo modo potreste parlare liberamente di tutto ciò che provate, in un luogo protetto e con un professionista che vi possa seguire.

Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Bondanini
Buongiorno Giulio, grazie per aver condiviso qui la situazione in cui si trova. Credo non sia stata una scelta facile da prendere, tuttavia è stato coraggioso ad ammettere i suoi bisogni e suoi desideri. Non è facile affrontare ciò che lei sta vivendo, da come ha scritto la ragazza avrebbe bisogno di un sostegno psicologico per analizzare le sue paure ed un eventuale trauma. Ne avete mai parlato apertamente su quali possano essere queste sue paure? Magari la sua ex ragazza ha un'amica con cui potersi confrontare? Oppure come le hanno suggerito i colleghi potreste scegliere insieme uno psicologo e intraprendere una terapia di coppia.
Tanti saluti,
Dott.ssa Kravos Kerol
Buon pomeriggio Giulio,
grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Percepisco profondamente quanto sia stata dolorosa la sua decisione. Forse in questo momento la cosa migliore da fare e concentrarsi su se stesso e cercare di superare questo difficile momento. Le consiglio di rivolgersi un professionista per intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Carissimo Giulio, la situazione che descrive non è semplice e capisco il suo dolore e frustrazione di essere dovuto arrivare ad una scelta così drastica. Purtroppo non c'è una certezza che con questa sua "mossa" si scateni il desiderio in lei di cambiare. Sicuramente è una scelta che la fa soffrire, ma ci è arrivato in modo molto consapevole, comprendendo i rischi a cui andava incontro. Giustamente lei sa che per vivere una relazione al 100% non si può omettere l'aspetto sessuale. Lei è stato empatico e da come racconta ha già provato a parlarne con lei, di più non può fare. Quello che può fare lo sta già facendo, ovvero ascoltare i suoi bisogni ed essere sincero con se stesso. Il tempo guarirà le ferite, se la sua ex ragazza sarà pronta e lo capirà, affronterà il problema attraverso un percorso psicologico o qualsiasi altra cosa che la sblocchi. Ma è solo lei che lo potrà decidere, se e quando. Le auguro il meglio, rimango a disposizione. Cari saluti, Roberta Evangelista
Buongiorno,
mi dispiace per la sua situazione in quanto lasciare una persona che si ama non è mai facile.
Purtroppo nessuno di noi può costringere qualcun altro a fare un percorso di introspezione per superare i propri traumi e le proprie paure; possiamo solamente provare a consigliare, ma la decisione di superare i propri ostacoli è personale.
La sua decisione è comprensibile e, forse, potrebbe essere una leva che farà scattare qualcosa nella sua ex compagna. Tuttavia, se questo non dovesse accadere dovrà accettare la situazione, compresa l’ingombrante presenza della madre di lei, accompagnandola con pazienza nelle sue scelte, oppure lasciarla andare per ritrovare il suo benessere sentimentale e sessuale.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Buongiorno Giulio. Grazie per aver condiviso nonostante la delicatezza degli argomenti. Ci sono tante idee che andrebbero approfondite con la giusta attenzione. Lo scossone, come lo chiami, potrebbe anche servire a farle capire quello che tu vorresti, ma non è detto che basterebbe per far cambiare la situazione. Concentrati su quello che vuoi tu, anche attraverso uno spazio in cui poter elaborare meglio tutto il contesto così complesso.
Rimango a disposizione. Dott.ssa Marina Costantini.
Gentile Giulio rispetto a quanto ha deciso di condividere sul nostro portale mi sento di rispondere che la sua scelta forzata, come lei l'ha definita, scaturisca dal fatto che nella sua relazione con questa ragazza per 2 anni è venuto a mancare la componente sessuale, un aspetto che per lei giustamente è fondamentale. La difficoltà che ha comportato prendere questa decisione e metterla in atto traspare chiaramente dal racconto che ci ha fatto, e denota, da una parte la sua consapevolezza che continuarla avrebbe portato più sofferenza in futuro e dall'altra un epilogo quasi inevitabile dettato dal malessere che da tempo portava dentro. Del resto appare anche chiaro come ci sia un'enorme difficoltà da parte della sua ragazza nell'affrontare questo problema che evidentemente coinvolge anche il rapporto con sua madre. Credo che la sua proposta di svolgere un percorso insieme con uno psicologo sia stato da parte sua il modo migliore per aiutarla in questo processo. Da ciò che lei stesso dice si evince anche il fatto che questo gesto doloroso possa essere inteso da parte sua come uno "scossone" che possa portare in lei una leva motivazionale nel affrontare la sue paure, magari con un professionista. Credo a questo punto che debba, inevitabilmente capire quali sono per lei le priorità, dato che ha 29 anni e ha tutto il diritto di fare le scelte che la rendono più felice.
Capisco il tuo dolore e la tua confusione. La situazione che descrivi è molto difficile e complessa.

Innanzitutto, è importante che tu capisca che non sei sbagliato a provare queste emozioni. Il tuo dolore è legittimo e merita di essere ascoltato.

In secondo luogo, è importante che tu ti renda conto che non sei responsabile del comportamento della tua ex. Lei non ha fatto nulla per meritare di essere trattata in questo modo.

In terzo luogo, è importante che tu ti prenda cura di te stesso. Questo significa prendersi del tempo per rilassarsi e recuperare le forze, sia fisicamente che mentalmente. Significa anche circondarsi di persone che la supportano e la amano.

Ecco alcuni suggerimenti specifici che possono aiutarti a elaborare le tue emozioni:

Parla con un terapista o un counselor può essere molto utile per elaborare le tue emozioni e sviluppare strategie per affrontare la situazione.
Prenditi del tempo per riflettere su ciò che è successo e su ciò che significa per te.
Scrivi un diario o un blog per esprimere i tuoi sentimenti.
Parla con i tuoi amici e familiari di ciò che stai passando.
Spero che questi consigli possano essere utili.

Per quanto riguarda la tua domanda se la tua ex possa cambiare, è difficile dire con certezza. È possibile che questo scossone possa farle scattare qualcosa e che inizi a pensare al suo problema. Tuttavia, è anche possibile che non sia pronta a cambiare e che abbia bisogno di più tempo o di aiuto professionale.

Se vuoi aiutarla, puoi provare a parlarle di nuovo e dirgli che sei preoccupato per lei. Puoi anche offrirle il tuo supporto e aiutarla a trovare un terapista. Tuttavia, è importante che tu rispetti la sua decisione se non vuole cambiare.

Alla fine, la decisione di cambiare spetta a lei.
Mi dispiace sentire che hai dovuto affrontare una situazione così difficile nella tua relazione. È importante riconoscere che la decisione che hai preso è stata basata sul tuo benessere emotivo. Il trauma psicologico della tua ex potrebbe essere un fattore significativo che influisce sulla sua capacità di avere una relazione intima. La sua resistenza a cercare aiuto professionale potrebbe derivare dalla sua dipendenza dalla madre o dalla paura di affrontare il suo trauma. È possibile che questo scossone nella vostra relazione possa portarla a riflettere sulle sue difficoltà e ad aprirsi a un possibile supporto psicologico. Tuttavia, è importante ricordare che il cambiamento richiede tempo e volontà da parte sua.
Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione ed il disagio che sta vivendo. Non deve essere stato facile per lei prendere questa decisione. D'altra parte una relazione senza sessualità, e non per scelta ideologica o religiosa, crea molta sofferenza. Ci si sente distanti dall'altro che si ama. La sua fidanzata sembra avere dei problemi in merito che andrebbero scandagliati con una psicoterapia e chissà che lo scossone che le ha dato la possa fare ricredere circa la richiesta di aiuto. Se così non fosse le toccherà elaborare il lutto della perdita
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