Buonasera. Uomo 41 anni,soffro di DAG ed ipocondria(solo per precisare), “in questi ultimi anni ho s

11 risposte
Buonasera. Uomo 41 anni,soffro di DAG ed ipocondria(solo per precisare), “in questi ultimi anni ho svolto svariate visite per somatizzazioni con risultati sempre negativi,oculistica,pneumologica,cardiologica,neurologica. Vengo al dunque,sono praticamente 6/7 mesi che sperimento fastidi,dolori,senso di oppressione,bruciori a livello di petto/sterno,a volte come un senso di “ tiraggio “ al petto. In questi ultimi 5 mesi ho eseguito un accesso in ps ,ecg ed enzimi negativi,visita cardiologica specialistica negativa,molti ecg anche in corso dí sintomatologia negativa,ed infine poco più di due mesi fa ecg sottosforzo massimale più spirometria tutto nella norma,il cardiologo mi ha esortato a rilassarmi,esami completi avis tutto ok. Eppure sto sperimentando a periodi e giorni alterni questi fastidiosi sintomi che variano sempre.Il mio curante non mi prescrive più esami,ed ha ricondotto il tutto ad uno stato ansioso e probabile reflusso,Nel mente ho ripreso sedute di psicoterapia
Mi ha anche esortato a contattare uno osteopata,in quanto potrebbero essere anche dolori muscolo-scheletrici sia per tipo che per durata . Che direzione dovrei prendere? Grazie
Dott.ssa Elena Roma
Fisioterapista, Psicologo, Professional counselor
Moncalieri
Buongiorno sono una psicologa ed anche una fisioterapista lavoro in modo integrato vedendola posso capire meglio la situazione e come risolverla, se è più ansia o se come succede spesso ansia alimentata da un disturbo osteo articolare.

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Dr. Patrizia Fazio
Osteopata, Fisioterapista
Napoli
Buongiorno
Credo che Lei abbia fatto tutti gli approfondimenti clinici del caso, a questo punto si affidi ad un bravo osteopata e pensi anche ad una leggera attività fisica che Le permetta di scaricare le tensioni.Passeggiate all'aria aperta possono aiutare molto.Faccia respirazione profonda!
Saluti Dott Patrizia Fazio
Buongiorno, come da lei detto, sono sintomatologie associabili ad uno stato di ansia che poi somatizza sia a livello muscoloscheletrico sia a livello di stomaco. Utile visita fisioterapica per una diagnosi a livello muscolo-scheletrico e per eventuali trattamenti di rilassamento muscolare.
Dott. Daniele Fusto
Fisioterapista, Terapeuta
Milano
Buongiorno, da quello che ci descrive la direzione è corretta. Faccia sport cambi qualcosa nell'alimentazione magari e continui il suo percorso, vedrà che si risolverà tutto. in bocca al lupo.

cordialmente
Buonasera. Comprendo la sua frustrazione per i sintomi persistenti nonostante i numerosi esami negativi, che sono comunque un dato molto rassicurante e indicano che le cause cardiache, polmonari e neurologiche sono state escluse. La direzione indicatale dal suo medico curante e dal cardiologo è corretta. La somatizzazione legata all'ansia e all'ipocondria può manifestarsi con dolori fisici molto reali e fastidiosi, e il petto è una delle aree più comuni. Inoltre, i dolori muscolo-scheletrici a livello di sterno e costole, come la costocondrite, possono essere causati anche da posture scorrette o tensioni legate allo stress, ed è per questo che il consulto di un osteopata è una via appropriata da percorrere. La direzione migliore che può prendere è proseguire con la psicoterapia e, come consigliato, affidarsi a un osteopata o un fisioterapista per un approccio specifico sui dolori muscolo-scheletrici, lavorando contemporaneamente su mente e corpo.
Buonasera, la sfilza di esami negativi che ha effettuato la dovrebbe far tranquillizzare perchè così ha escluso tantissime patologie e problematiche più gravi. Visto quello che racconta è verosimile che lei sia una persona molto ansiosa e l'ansia è strettamente correlata a problematiche funzionali respiratorie che possono causare rigidità e dolori sulla zona toracica, costale e sternale. Le consiglio di effettuare una valutazione da un Fisioterapista empatico e che la ascolti attivamente, che sicuramente la potrà guidare tramite esercizi e tecniche di rilassamento a migliorare la sua condizione psico fisica. E' sicuramente altrettanto importante continuare il percorso di psicoterapia. Le auguro una buona guarigione
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Salve
Avrei necessità di maggiori informazioni.
Mi invii il suo recapito telefonico su questo sito.
Senza impegno economico.
Grazie
Buonasera, i sintomi che ha descritto sono facilmente riconducibili ad un tessuto fasciale alterato, che impedisce alle strutture che riveste di lavorare al 100%. Nulla di grave, in quanto questi sintomi, questo "senso di" può essere trattato e risolto con sedute di terapia manuale. Bene l' osteopatia, ma io, da fisioterapista e da "Manipolatore Fasciale metodo Stecco" , le consiglio di rivolgersi ad un terapista che si occupa di questa metodica o simile.
Dr. Alessandro Mercati
Osteopata, Fisioterapista
Gallicano nel Lazio
Le problematiche di origine psicosomatica sono molto delicate da trattare, in più se mi dice che sta procedendo in un percorso di psicoterapia sicuramente sta avvicinando la questione da più fronti. Innanzitutto complimenti, non è da tutti mettersi in gioco così in profondità! In molti casi procedere per passi semplici e logici aiuta anche a fidarsi delle metodiche che sperimentiamo. Se gli esami diagnostici sono tutti negativi è anche normale che il medico curante sia reticente a prescriverne altri, e se i dolori persistono la sola psicoterapia non può essere risolutiva. Sicuramente l'approccio di un osteopata che è spesso trasversale può aiutare, ma anche la pratica di tecniche di rilassamento come il training autogeno, l'autoipnosi o la digitopressione possono essere molto utili poiché tutte queste pratiche la indirizzano verso un rapporto più costruttivo e meno conflittuale nei confronti del suo corpo che, infine, non è solo il contenitore della sua psiche ma un fedele compagno e amico che l'aiuta in ogni sua attività e che come un buon amico ha sempre un'intenzione positiva anche se a volte risulta fastidioso. Spero che il suo percorso sia fruttuoso e fecondo.
Le consiglierei più uno psichiatra che le possa prescrivere qualcosa per la gestione dell'ansia
Salve, grazie per le informazioni fornite. Escluse condizioni non di interesse fisioterapico e che necessitano di un approccio medico/farmacologico, risulta utile una raccolta di informazioni circa la tipologia di dolore, la localizzazione e se ci sono movimenti/posture che peggiorano il sintomo. L'anamnesi e la valutazione funzionale permettono di inquadrare meglio il disagio riferito e, in un approccio integrato bio-psico-sociale, permettere al paziente di tornare a star bene. Come sta andando con la psicoterapia? Ci sono delle attività che sembrano migliorare, anche temporaneamente il suo dolore? Rimango a disposizione per chiarimenti ed eventuale chiacchierata online. Buona giornata!

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