Buonasera, sono una ragazza di 26 anni. Soffro di disturbi alimentari con diagnosi di anoressia ner
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Buonasera, sono una ragazza di 26 anni.
Soffro di disturbi alimentari con diagnosi di anoressia nervosa da circa 7 anni, di cui 5 passati in sottopeso grave, alternando fasi restrittive ed iperattività a fasi con condotte di eliminazione. Sono stata in cura in una clinica specializzata, ho affrontato diversi ricoveri nel reparto di medicina generale, un percorso tipo day hospital in un centro privato. Ma nessun approccio ha funzionato. Qualcosa ha iniziato a cambiare nell'ultimo anno quando ho iniziato un serio percorso di psicoterapia, non focalizzato sul DCA.
Purtroppo però, nonostante stia affrontando il problema dal punto di vista mentale, individuando i motivi che lo hanno causato, dal punto di vista organico/nutrizionale non ho fatto alcun progresso.
Il mio introito calorico è basso ( max 800 kcal/die provenienti per lo più da vegetali, di cui consumo grandi quantità; il resto yogurt, latte a zero grassi, pochi legumi e qualche fonte di carboidrati derivante da gallette o biscotti secchi) ed è associato ad attività fisica quotidiana di circa 2h. Ciononostante nell'ultimo anno ho assistito passivamente ad un incremento ponderale di circa 10 kg, passando da sottopeso grave a quasi normopeso ( attualmente BMI 18.2) con aumento quasi esclusivamente di massa grassa e pochissima massa muscolare. Ritorno del ciclo dopo amenorrea da 5 anni.
Mi sono rivolta ad una nutrizionista della mia città un paio di mesi fa ma purtroppo non mi ha aiutato molto, e anzi ha riattivato alcune paure riguardo all'associazione di diversi alimenti.
Dalle ultime analisi
Metabolismo basale 1200
Ormoni tiroidei nella norma.
Emocromo ai limiti dei valori minimi e amilasi alte.
Qualcuno è in grado di spiegarmi cosa sta succedendo al mio corpo? Perché continuo ad ingrassare? C'è qualche esame che posso effettuare per escludere problemi metabolici? (Es. Insulinoresistenza)
Grazie per la disponibilità di chi mi vorrà rispondere
Soffro di disturbi alimentari con diagnosi di anoressia nervosa da circa 7 anni, di cui 5 passati in sottopeso grave, alternando fasi restrittive ed iperattività a fasi con condotte di eliminazione. Sono stata in cura in una clinica specializzata, ho affrontato diversi ricoveri nel reparto di medicina generale, un percorso tipo day hospital in un centro privato. Ma nessun approccio ha funzionato. Qualcosa ha iniziato a cambiare nell'ultimo anno quando ho iniziato un serio percorso di psicoterapia, non focalizzato sul DCA.
Purtroppo però, nonostante stia affrontando il problema dal punto di vista mentale, individuando i motivi che lo hanno causato, dal punto di vista organico/nutrizionale non ho fatto alcun progresso.
Il mio introito calorico è basso ( max 800 kcal/die provenienti per lo più da vegetali, di cui consumo grandi quantità; il resto yogurt, latte a zero grassi, pochi legumi e qualche fonte di carboidrati derivante da gallette o biscotti secchi) ed è associato ad attività fisica quotidiana di circa 2h. Ciononostante nell'ultimo anno ho assistito passivamente ad un incremento ponderale di circa 10 kg, passando da sottopeso grave a quasi normopeso ( attualmente BMI 18.2) con aumento quasi esclusivamente di massa grassa e pochissima massa muscolare. Ritorno del ciclo dopo amenorrea da 5 anni.
Mi sono rivolta ad una nutrizionista della mia città un paio di mesi fa ma purtroppo non mi ha aiutato molto, e anzi ha riattivato alcune paure riguardo all'associazione di diversi alimenti.
Dalle ultime analisi
Metabolismo basale 1200
Ormoni tiroidei nella norma.
Emocromo ai limiti dei valori minimi e amilasi alte.
Qualcuno è in grado di spiegarmi cosa sta succedendo al mio corpo? Perché continuo ad ingrassare? C'è qualche esame che posso effettuare per escludere problemi metabolici? (Es. Insulinoresistenza)
Grazie per la disponibilità di chi mi vorrà rispondere
Buongiorno
Il suo è uno di quei casi in cui è meglio non dire nulla senza un approfondito studio del caso. Cioè bisogna consultare la documentazione precedente, stabilire che esami fare (ematici e strumentali) per poi ipotizzare un procedimento terapeutico sulla base del principio "primum non nocere". Un contatto online può aver senso solo per definire quali esami portare alla prima visita che, imprescindibilmente, dovrebbe essere in presenza. Pertanto cerchi un dietologo di grande esperienza medica che la possa aiutare e vedrà che riuscirà a trovare una risposta ai suoi problemi.
Buona salute
Il suo è uno di quei casi in cui è meglio non dire nulla senza un approfondito studio del caso. Cioè bisogna consultare la documentazione precedente, stabilire che esami fare (ematici e strumentali) per poi ipotizzare un procedimento terapeutico sulla base del principio "primum non nocere". Un contatto online può aver senso solo per definire quali esami portare alla prima visita che, imprescindibilmente, dovrebbe essere in presenza. Pertanto cerchi un dietologo di grande esperienza medica che la possa aiutare e vedrà che riuscirà a trovare una risposta ai suoi problemi.
Buona salute
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Mia cara deve cercare la persona giusta con cui entrare in enpatia, fondamentale in questi casi, che a piccoli passi la accompagni verso un percorso di rieducazione alimentare senza la preoccupazione della "caloria" e dei prodotti a "grasso zero" che fanno ben poco. Non so se mi sono spiegata! Se pensa che possa aiutarla mi contatti ma è fondamentale da parte sua la voglia di cambiamento.
Saluti e buona giornata
Saluti e buona giornata
Buongiorno non basta andare in restrizione calorica contando le calorie ingerite, è necessaria un'anamnesi accurata nel corso della visita nutrizionale per individuare possibili fattori di infiammazione che incidono sul suo aumento di peso. Sono disponibile anche online se non è di Roma. Solo nel corso della visita vengono individuati gli accertamenti necessari a fare luce sui parametri che saranno la base della sua alimentazione futura. cordiali saluti d.ssa Loredana Vesci
Innanzitutto, complimenti per il percorso che stai facendo in psicoterapia. Il fatto che tu stia affrontando le cause profonde del disturbo è un passo fondamentale.
Perché stai aumentando di peso nonostante il basso introito calorico?
1. Adattamenti metabolici post-restrizione: Dopo anni di restrizione, il corpo ha imparato a conservare energia. Anche con poche calorie, potrebbe immagazzinare più grasso perché è in uno stato di “risparmio energetico”.
2. Alterazioni ormonali: Il ritorno del ciclo è positivo, ma segnala cambiamenti ormonali che potrebbero influire sulla composizione corporea (es. aumento di estrogeni → maggiore accumulo di grasso).
3. Ridotta massa muscolare: Con un’alimentazione povera di proteine e grassi e attività fisica eccessiva, il corpo potrebbe aver sacrificato muscolo invece di preservarlo.
4. Effetto del set point: Il corpo tende a riportarsi su un peso più fisiologico dopo lunghi periodi di sottopeso grave.
Esami utili per escludere problemi metabolici
• Curva glicemica e insulinemica per valutare l’insulinoresistenza
• Cortisolo e ACTH per escludere disfunzioni surrenali
• Vitamina D, B12, folati, ferritina per controllare carenze nutrizionali
• Profilo lipidico completo per valutare il metabolismo dei grassi
Cosa fare ora?
• Aumentare gradualmente le calorie (restare a 800 kcal non aiuta il metabolismo)
• Introdurre più proteine e grassi sani per preservare la massa muscolare
• Bilanciare l’attività fisica per evitare un consumo eccessivo di muscolo
Sarebbe utile un nutrizionista specializzato in DCA per supportarti in questo percorso senza riattivare vecchie paure. Se hai bisogno di altre informazioni, sono qui!
Perché stai aumentando di peso nonostante il basso introito calorico?
1. Adattamenti metabolici post-restrizione: Dopo anni di restrizione, il corpo ha imparato a conservare energia. Anche con poche calorie, potrebbe immagazzinare più grasso perché è in uno stato di “risparmio energetico”.
2. Alterazioni ormonali: Il ritorno del ciclo è positivo, ma segnala cambiamenti ormonali che potrebbero influire sulla composizione corporea (es. aumento di estrogeni → maggiore accumulo di grasso).
3. Ridotta massa muscolare: Con un’alimentazione povera di proteine e grassi e attività fisica eccessiva, il corpo potrebbe aver sacrificato muscolo invece di preservarlo.
4. Effetto del set point: Il corpo tende a riportarsi su un peso più fisiologico dopo lunghi periodi di sottopeso grave.
Esami utili per escludere problemi metabolici
• Curva glicemica e insulinemica per valutare l’insulinoresistenza
• Cortisolo e ACTH per escludere disfunzioni surrenali
• Vitamina D, B12, folati, ferritina per controllare carenze nutrizionali
• Profilo lipidico completo per valutare il metabolismo dei grassi
Cosa fare ora?
• Aumentare gradualmente le calorie (restare a 800 kcal non aiuta il metabolismo)
• Introdurre più proteine e grassi sani per preservare la massa muscolare
• Bilanciare l’attività fisica per evitare un consumo eccessivo di muscolo
Sarebbe utile un nutrizionista specializzato in DCA per supportarti in questo percorso senza riattivare vecchie paure. Se hai bisogno di altre informazioni, sono qui!
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