Buonasera. sono una donna di 49 anni di Palermo, altezza 155 cm, peso 55 kg, lavoro sedentario dava
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Buonasera.
sono una donna di 49 anni di Palermo, altezza 155 cm, peso 55 kg, lavoro sedentario davanti al computer, ma pratico attività sportiva da anni frequentando corsi di pilates e tabata (un'attività che unisce lavoro aerobico e tonificazione). Nonostante ciò, a seguito di dolore lombare, ho effettuato una radiografia e una risonanza magnetica con la diagnosi di "fenomeni degenerativi-disitratativi dei dischi intersomatici nel tratto L3-S1.
In L3-L4: modesta protrusione discale circonferenziale eccentica a destra determina impegno del III caudale dei neuroforami in misura maggiore a destra.
In L4-L5: in quadro di anterolistesi di I grado di L4 su L5 si rileva pseudoprotrusione discale erniaria mediana in appoggio sul sacco durale mal clivabile delle radici nervose emergenti di L5 e determinante iniziale aggetto del III caudale di entrambi i neuroforami.
In L5-S1 modesta protrusione discale posteriore si estrinseca bilateralmente nel III caudale di entrambi i neuroforami.
Ad una prima veloce visita con un medico ortopedico mi è stata prescritta una terapia farmacologica a base di cortisonici in attesa dell'intervento chirurgico. Vi chiedo innanzitutto se devo rivolgermi a un ortopedico o a un neurochirurgo ed eventualmente se ci sono tecniche mini invasive per l'intervento. Inoltre chiedo quale sia considerato il miglior centro in Italia per curare/operare questo tipo di patologia.
Grazie
sono una donna di 49 anni di Palermo, altezza 155 cm, peso 55 kg, lavoro sedentario davanti al computer, ma pratico attività sportiva da anni frequentando corsi di pilates e tabata (un'attività che unisce lavoro aerobico e tonificazione). Nonostante ciò, a seguito di dolore lombare, ho effettuato una radiografia e una risonanza magnetica con la diagnosi di "fenomeni degenerativi-disitratativi dei dischi intersomatici nel tratto L3-S1.
In L3-L4: modesta protrusione discale circonferenziale eccentica a destra determina impegno del III caudale dei neuroforami in misura maggiore a destra.
In L4-L5: in quadro di anterolistesi di I grado di L4 su L5 si rileva pseudoprotrusione discale erniaria mediana in appoggio sul sacco durale mal clivabile delle radici nervose emergenti di L5 e determinante iniziale aggetto del III caudale di entrambi i neuroforami.
In L5-S1 modesta protrusione discale posteriore si estrinseca bilateralmente nel III caudale di entrambi i neuroforami.
Ad una prima veloce visita con un medico ortopedico mi è stata prescritta una terapia farmacologica a base di cortisonici in attesa dell'intervento chirurgico. Vi chiedo innanzitutto se devo rivolgermi a un ortopedico o a un neurochirurgo ed eventualmente se ci sono tecniche mini invasive per l'intervento. Inoltre chiedo quale sia considerato il miglior centro in Italia per curare/operare questo tipo di patologia.
Grazie
Buonasera,
ortopedico o neurochirurgo, l'importante è rivolgersi ad un esperto di chirurgia vertebrale. Intanto deve sapere che nel referto non c'è niente di particolarmente grave: si parla per lo più di alterazioni degenerative estremamente frequenti, anche in giovane età. SI fa cenno ad una listesi L4-L5: è uno scivolamento di una vertebra sull'altra che deriva da una piccola malformazione o, più frequentemente alla artrosi. Per dare un giudizio è necessario visitarLa e vedere le immagini radiologiche. In alcuni casi si può trattare conservativamente (farmaci e trattamenti fisiatrici), mentre in altri è consigliabile un intervento, che può essere eseguito anche con tecnica decisamente mini-invasiva.
Resto a disposizione.
ortopedico o neurochirurgo, l'importante è rivolgersi ad un esperto di chirurgia vertebrale. Intanto deve sapere che nel referto non c'è niente di particolarmente grave: si parla per lo più di alterazioni degenerative estremamente frequenti, anche in giovane età. SI fa cenno ad una listesi L4-L5: è uno scivolamento di una vertebra sull'altra che deriva da una piccola malformazione o, più frequentemente alla artrosi. Per dare un giudizio è necessario visitarLa e vedere le immagini radiologiche. In alcuni casi si può trattare conservativamente (farmaci e trattamenti fisiatrici), mentre in altri è consigliabile un intervento, che può essere eseguito anche con tecnica decisamente mini-invasiva.
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ci sono tecniche miniinvasive. Bisogna valutare il paziente, rmn , emg arti inferiori, esami ematici per capire di che tipo di patologia si tratti.
Buonasera, esistono interventi con tecniche mini invasive e la figura a lei adatta è un neurochirurgo o un ortopedico specializzato in colonna vertebrale.
Mi permetto di consigliarle di approfondire il problema, consultando diversi professionisti e prendendo in considerazione di fare un EMG degli arti inferiori. Il quadro emerso dalla RM non è poi così grave (ovviamente andrebbero valutati gli aspetti clinici)da non essere risolto con terapia conservativa: cortisonici, tarapia fisica e terapia manuale.
Mi permetto di consigliarle di approfondire il problema, consultando diversi professionisti e prendendo in considerazione di fare un EMG degli arti inferiori. Il quadro emerso dalla RM non è poi così grave (ovviamente andrebbero valutati gli aspetti clinici)da non essere risolto con terapia conservativa: cortisonici, tarapia fisica e terapia manuale.
E' importante affidarsi ad uno specialista di chirurgia vertebrale di provata esperienza. Nel referto vengono riportate manifestazione degenerative molto comuni di cui va valutata la relazione con la sintomatologia lamentata.
L'opzione del trattamento chirurgico non è certo la prima scelta ed è indispensabile una valutazione specialistica
L'opzione del trattamento chirurgico non è certo la prima scelta ed è indispensabile una valutazione specialistica
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