Buonasera, sono un ragazzo di 39 anni, Da più di un anno soffro di bruciore alla punta del pene e b

2 risposte
Buonasera, sono un ragazzo di 39 anni,
Da più di un anno soffro di bruciore alla punta del pene e bruciore post minzione, Peso sovrapubico, stimolo minzione, tutto questo h24.
Ho fatto 3 visite urologiche e non è stato rivelato niente prostata sana nella norma urine negative test meare stamey negativo.
2 visite dermatologiche negative
L’unica cosa riscontrata è un flusso di 11 e una sclerosi de collo. Ho provato già con alfalitici ma senza esito.
Può questa causare tutta la sintomatologia elencata?

Cosa rischio oltre alla eiaculazione?
Mi risolve il problema? E le recidive?

Grazie
Magari un uomo di 39 anni... suvvia! Impossibile che quella prostata non abbia nulla... con alta probabilità è stata fortemente sottovalutata o magari proprio non adeguatamente valutata con i dovuti esami genitali e generali. Gli stati congestizio-infiammatori vanno attentamente definiti sia per lo stato locale (compreso il rapporto prepuzio/glande) che per le possibili ragioni generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, cardio-coronarico-vascolare, fisico e stressogeno). Non so cosa centri il dermatologo, fossero anche aspetti del prepuzio che vanno risolti con l'andrologo come il resto del suo problema. Se non viene affrontato come si deve, come detto sopra, si rischia solo di tamponare il sintomo (ma pare che con gli alfa-litici nulla abbia risolto come è prevedibile per la congestione infiammatoria) ma lasciare la patologia ad andare avanti con effetti negativi anche sulla funzione fertile e sessuale.

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La sclerosi del collo può determinare una flogosi prostatica che si può manifestare in differenti modalità tra cui quelle da lei descritte. Se il quadro di sclerosi del collo è significativo dal punto di vista funzionale sarebbe opportuno procedere con l'intervento di TUIP.
rischio di eiaculazione retrograda intorno al 10-15%

L'intervento sicuramente migliora la sintomatologia minzionale e se l'intervento è ben condotto il rischio di recidiva non sussiste ma potrebbero tornare i sintomi ostruttivi con l'ingrossamento prostatico che avverrà nel corso dei prossimi anni

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