Buonasera, sono un ragazzo di 27 anni e purtroppo sono arrivato a questa età senza avere mai avuto u
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Buonasera, sono un ragazzo di 27 anni e purtroppo sono arrivato a questa età senza avere mai avuto una ragazza e sono ancora vergine, più tempo passa e più questa cosa la vivo molto male con un forte senso di frustrazione e inadeguatezza, non mi importa tanto del tempo perso perché la mia mente è cambiata negli anni, però purtroppo ho seriamente paura di rimanere in questa condizione perché purtroppo, arrivi a questa età con una totale inesperienza, inutile dire prima o poi il rischio di rimanere così è altissimo e forse è troppo tardi, oltre tutto si ci mettono tutte le altre circostanze poco gentili per esempio gli orari assurdi del lavoro, a parte lo sfogo cosa ne pensate con la massima sincerità, grazie
Gentile ragazzo,
la sua frustrazione è ben comprensibile.
Tuttavia penso che non sia ancora giunto il momento per abbandonarsi a considerazioni pessimistiche.
La sua età è ancora giovane.
In situazioni simili può essere di molto aiuto un percorso psicologico al fine sia di cercare di aumentare la propria autostima, sia per dipanare eventuli nodi emotivi che potrebbero renderle difficile approcciarsi serenamente all'altro sesso.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.
la sua frustrazione è ben comprensibile.
Tuttavia penso che non sia ancora giunto il momento per abbandonarsi a considerazioni pessimistiche.
La sua età è ancora giovane.
In situazioni simili può essere di molto aiuto un percorso psicologico al fine sia di cercare di aumentare la propria autostima, sia per dipanare eventuli nodi emotivi che potrebbero renderle difficile approcciarsi serenamente all'altro sesso.
Cordiali saluti
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Buonasera, aprirsi con uno psicoterapeuta può aiutarla a comprendere e cercare di superare gli ostacoli ad una relazione sentimentale. L'inesperienza è forse più un suo blocco emotivo che un limite per le possibili partner. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Gentile utente, mi piacerebbe sapere cosa fa per incontrare , conoscere ed eventualmente avere una ragazza.
Prima di arrendersi al pessimismo sarebbe utile riflettere sul suo modo di porsi nella relazione con l'altro, considerando tutti gli aspetti comunicativi verbali e non. Gli orari di lavoro non sono il vero ostacolo, cosa la blocca davvero? Cordiali saluti. Dott.ssa Selina Moretti
Prima di arrendersi al pessimismo sarebbe utile riflettere sul suo modo di porsi nella relazione con l'altro, considerando tutti gli aspetti comunicativi verbali e non. Gli orari di lavoro non sono il vero ostacolo, cosa la blocca davvero? Cordiali saluti. Dott.ssa Selina Moretti
Buongiorno. Per quanto comprensibili le sue preoccupazioni e il suo vissuto, non ci sono età "limite" oltre le quali non si può più vivere certe esperienze, incontrare le persone giuste, scoprire qualcosa su se stessi, con il tempo. Spesso la paura dell'inesperienza e di come questa possa essere percepita da un eventuale partner è più una nostra paura che una realtà dell'altro: detto altrimenti, ci sono sicuramente molte persone là fuori che non si farebbero troppi problemi di fronte all'inesperienza, con la voglia di creare esperienze nuove insieme. Se ci si lascia, però, andare a ansie e paure e si smette di cercare (nonostante le difficoltà pratiche che riporta, orari lavorativi ecc) quelle esperienze e persone, si può essere certi che non le si troveranno. E' essenziale continuare a crederci e FARE qualcosa che, col tempo, può portarci verso ciò che desideriamo.
Salve, mi hanno molto colpito le sue parole, soprattutto per la sofferenza che arriva. Forse, il dolore e la frustrazione che descrive non derivano solo dalla sua situazione attuale, ma dal significato che le attribuisce. Lei vive la sua inesperienza come un segno di inadeguatezza, come se fosse una prova del suo valore o del suo destino, ma le chiedo: è davvero così? O è possibile che stia misurando se stesso con un metro imposto dall'esterno, dalla società, dalla cultura in cui è cresciuto?
L'idea che ci sia un "tempo giusto" per certe esperienze è un costrutto che spesso finisce per opprimere più che guidare. Ogni individuo ha il proprio percorso, e forzarlo a seguire un modello prestabilito genera solo ansia e senso di fallimento. Il problema non è tanto l'inesperienza in sé, ma il timore che essa diventi un marchio permanente, un destino ineluttabile. Ma il futuro non è scritto.
La paura di "rimanere così" è in realtà una forma di blocco interiore. Più si convince che sia troppo tardi, più questa convinzione diventa un ostacolo reale. Il rischio più grande non è l'inesperienza, ma il fatto che essa diventi un'identità, un marchio che la definisce e la isola.
Se vuole cambiare questa situazione, non si concentri su ciò che manca, ma su ciò che può fare nel presente. Non cerchi di "recuperare il tempo perso" come se dovesse colmare un vuoto, ma si apre gradualmente all'esperienza senza il peso del giudizio. La verginità non è un difetto, né un destino: è solo una condizione di partenza. Il suo valore come uomo non dipende da questo.
Forse il vero lavoro non sta nel "trovare una ragazza", ma nel guardare se stesso con più compassione e meno paura. Se cambia il modo in cui si percepisce, anche il mondo intorno a lei cambierà di conseguenza
L'idea che ci sia un "tempo giusto" per certe esperienze è un costrutto che spesso finisce per opprimere più che guidare. Ogni individuo ha il proprio percorso, e forzarlo a seguire un modello prestabilito genera solo ansia e senso di fallimento. Il problema non è tanto l'inesperienza in sé, ma il timore che essa diventi un marchio permanente, un destino ineluttabile. Ma il futuro non è scritto.
La paura di "rimanere così" è in realtà una forma di blocco interiore. Più si convince che sia troppo tardi, più questa convinzione diventa un ostacolo reale. Il rischio più grande non è l'inesperienza, ma il fatto che essa diventi un'identità, un marchio che la definisce e la isola.
Se vuole cambiare questa situazione, non si concentri su ciò che manca, ma su ciò che può fare nel presente. Non cerchi di "recuperare il tempo perso" come se dovesse colmare un vuoto, ma si apre gradualmente all'esperienza senza il peso del giudizio. La verginità non è un difetto, né un destino: è solo una condizione di partenza. Il suo valore come uomo non dipende da questo.
Forse il vero lavoro non sta nel "trovare una ragazza", ma nel guardare se stesso con più compassione e meno paura. Se cambia il modo in cui si percepisce, anche il mondo intorno a lei cambierà di conseguenza
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