Buonasera ho 35 anni e da 17 anni mi sono state diagnosticate le allergie alimentar
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Buonasera, ho 35 anni e da 17 anni mi sono state diagnosticate le allergie alimentari specificatamente alla proteina lpt. Il dottore che mi segue da tutto questo tempo mi ha vietato di mangiare tutti gli alimenti a cui sono allergico ma di provarne ogni tanto qualcuno. Fino ad ora non mi è mai successo niente ma da quando lavoro in marocco i miei valori si sono molto alzati e non capisco il perché inoltre avrei un altra domanda ed è questa perché pur essendo allergico alle lpt la birra non mi causa nessuna reazione? E non solo il pomodoro la cipolla o provato a mangiare qualche castagna melone anguria carote e non ho riscontrato nessun sintomo. Spero mi rispondiate al più presto grazie della vostra cortesia
Salve bisognerebbe approfondire con storia clinica, visita ed inoltre eventualmente ripetere prove allergiche per valutare possibili nuove allergie.
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E necessario approfondire perche la LPT è una sostanza anche pericolosa per alcune reazioni anafilattiche
In assenza di anamnesi e segni/sintomi compatibili con sospetta reazione da ipersensibilità (es: orticaria e altre manifestazioni muco-cutanee tipiche,
angioedema, ipotensione, dispnea, coinvolgimento contemporaneo di più organi/apparati o danno d’organo compatibile) i test allergometrici non hanno alcun
valore diagnostico né predittivo di possibili future reazioni di natura allergica.
L’eventuale test allergometrico positivo in assenza di anamnesi e/o segni/sintomi da sospetta reazione allergica è unicamente indicativo di una sensibilizzazione
immunologica all’antigene testato, e non è predittivo di future reazioni allergiche; di converso, i risultati eventualmente negativi di tali test indicherebbero
unicamente una attuale assenza di sensibilizzazione, e non escluderebbero una eventuale futura reazione allergica.
I rischi connessi all’esecuzione di tale pratica sono: 1) atteggiamenti terapeutici (inclusi quelli dietetici) inadeguati e potenzialmente dannosi perché precludono
l’utilizzo di farmaci o l’assunzione di alimenti a cui il paziente non è allergico; 2) possibile instaurazione di neo-sensibilizzazioni agli allergeni/apteni testati.
angioedema, ipotensione, dispnea, coinvolgimento contemporaneo di più organi/apparati o danno d’organo compatibile) i test allergometrici non hanno alcun
valore diagnostico né predittivo di possibili future reazioni di natura allergica.
L’eventuale test allergometrico positivo in assenza di anamnesi e/o segni/sintomi da sospetta reazione allergica è unicamente indicativo di una sensibilizzazione
immunologica all’antigene testato, e non è predittivo di future reazioni allergiche; di converso, i risultati eventualmente negativi di tali test indicherebbero
unicamente una attuale assenza di sensibilizzazione, e non escluderebbero una eventuale futura reazione allergica.
I rischi connessi all’esecuzione di tale pratica sono: 1) atteggiamenti terapeutici (inclusi quelli dietetici) inadeguati e potenzialmente dannosi perché precludono
l’utilizzo di farmaci o l’assunzione di alimenti a cui il paziente non è allergico; 2) possibile instaurazione di neo-sensibilizzazioni agli allergeni/apteni testati.
Buongiorno,
Nonostante i test allergometrici che lei ha efettuato dimostrino un'allergia ad una LTP non è detto che la sua risposta clinica (i sintomi che manifesta se ne assume con la dieta) sia costante ed uguale nel tempo. dovrebbe comunque effettuare periodicamente controlli allergologici sia clinici che di laboratorio per valutare eventuali cambiamenti nelle sue sensibilizzazioni allergiche. Le consiglio nel frattempo la massima cautela perchè le LTP possono dare reazioni anche gravi.
Nonostante i test allergometrici che lei ha efettuato dimostrino un'allergia ad una LTP non è detto che la sua risposta clinica (i sintomi che manifesta se ne assume con la dieta) sia costante ed uguale nel tempo. dovrebbe comunque effettuare periodicamente controlli allergologici sia clinici che di laboratorio per valutare eventuali cambiamenti nelle sue sensibilizzazioni allergiche. Le consiglio nel frattempo la massima cautela perchè le LTP possono dare reazioni anche gravi.
L'ipersensibilità alla proteina LTP è un vero rebus, siamo ancora all'inizio delle ricerche. Finora sembra avere una grande variabilità nella sua espressione clinica: può andare dall'assenza di reazione allo shock anafilattico; E' normale essere senza sintomi pur avendo una forte sensibilizzazione all’LTP. Come uscirne? Io consiglierei una terapia di tipo Fitoterapico-funzionale che riduca la sensibilità generale agli allergeni trattando fegato e intestino. Inoltre consiglio una generica dieta disintossicante che favorisce l'eliminazione delle tossine e la riduzione della loro formazione. Naturalmente massima prudenza verso alimenti nuovi da introdurre ed eliminazione degli alimenti che hanno causato reazioni spiacevoli.
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