Buonasera, ho un bimbo di quasi 13 mesi che non dorme di notte da sempre (fa mille risvegli) e io e

20 risposte
Buonasera, ho un bimbo di quasi 13 mesi che non dorme di notte da sempre (fa mille risvegli) e io e mio marito siamo esauriti. Entrambi lavoriamo. Avevamo pensato anche a una baby Sitter ma in questo periodo non mi sembra il caso. Non è mai andato all'asilo, per fortuna ci sono i miei suoceri che possono tenerlo la mattina. Il punto è che né io né mio abbiamo tempo per noi stessi o per noi come coppia. Non abbiamo un po' di intimità da mesi ormai né io ne ho voglia. Io sono esaurita e piango praticamente ogni giorno. A volte vorrei scappare e lasciare tutto. Ho bisogno di un aiuto ma non so da chi. Potete consigliarmi? Grazie
Gentilissima, e’ chiaro che la cosa più opportuna sarebbe iniziare un percorso di psicoterapia. Occorrerà in tal caso valutare se sia più idonea una terapia di coppia, con suo marito, o una terapia individuale, per se stessa. In considerazione del fatto che è lei a scriverci, e che è lei che ci dice che piange e vorrebbe “lasciare tutto”, propenderei per la seconda ipotesi. Colga l’occasione di questo momento di crisi per darsi la possibilità di riflettere su se stessa e sulla sua vita e stare finalmente bene. Resto a disposizione per chiarimenti, Marta Corradi

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Buongiorno, sicuramente uno psicoterapeuta è la figura più indicata nella sua situazione. Attraverso un percorso psicoterapeutico, troverà una figura in grado di aiutarla a ritrovare equilibrio e serenità, a recuperare una sua autonomia, spesso sentita come persa dopo la maternità, così come la voglia di avere intimità con suo marito e ritrovarvi come coppia. Il primo anno di vita di un figlio è molto stressante, può mettere a dura prova: in più, lo sta affrontando in una situazione ancora più destabilizzante com'è questa pandemia! Un supporto del tipo indicato la gioverà di sicuro. Mi contatti pure se interessata, o se ha qualsiasi domanda in merito. Un caro saluto
Salve, consideri anche l'opportunità di richiedere una consulenza genitoriale per poter affrontare, insieme ad uno specialista dell'età evolutiva, ansie e preoccupazioni legati alla crescita di vostro figlio e per prepararvi ad accompagnarlo nelle prime esperienze di separazione, individuando delle modalità possibili che, in questo momento, possano andare incontro ai tempi del bambino, ai vostri tempi e a quelli scanditi dalla situazione generale che stiamo vivendo come collettività.
Gentilissima, come sicuramente saprà la nascita di un bambino comporta un grande sconvolgimento nella vita di una coppia, che deve non solo portare avanti i mille impegni della vita di "prima" ma anche gestire le richieste talvolta imminenti e "prepotenti" del piccolo arrivato. A volte il cambiamento avviene in maniera fluida, talvolta invece si ha la sensazione che tutto sia troppo, e le aspettative, anche non verbalizzate, proprie e altrui sembrano insormontabili. Penso, come hanno suggerito i colleghi, che sia importante ricavare innanzitutto uno spazio per voi come coppia, e in tal senso rivolgersi ad uno specialista non per guarire da qualcosa, ma per prendersi cura di tutti gli aspetti emotivi, la stanchezza e l'intimità mancata che urgono risposte e attenzione, ma vanno anche normalizzate e reinserite nel nuovo ménage. Resto disponibile per qualsiasi chiarimento, A. Pampaloni
Carissima utente, l'evento della maternità è qualcosa di unico e speciale, modifica completamente il nostro modo di vedere e affrontare le cose. Ci si ritrova ad un tratto "mamma" ma non bisogna dimenticare che siamo anche donne, lavoratrici, amanti e tanto altro. Parlare delle emozioni e dei propri vissuti, al tempo stesso piacevoli e spiacevoli, potrebbe aiutarla a fare chiarezza e a ritrovare un equilibrio ultimamente precario. Riuscire a far quadrare tutto sembra davvero impossibile. Ne parli e si apra con qualcuno che possa ascoltarla e aiutarla. Resto a disposizione nel caso in cui volesse fare un video consulto, un caro saluto F. Guccione
Gentilissima utente le emozioni o sentimenti da lei descritti sono più che comprensibili quando si diventa mamme, la sfida più difficile di tutte. Quando nasce una bambino essere mamma è totalizzante ma si rimane cmq una donna, una moglie, con altri esigenze e bisogni. Riuscire a incastrare tutti i pezzi non è sempre facile. Colga questa sua crisi per chiedere aiuto ad uno psicologo in modo tale da fare chiarezza dentro di lei, riordinare i vari aspetti, i livelli per riaffrontare la sua vita con una nuova carica e consapevolezza. Rimango a disposizione. Un caro saluto
Gentilissima utente, ogni bambino ha un temperamento diverso: ci sono bambini più tranquilli, altri meno.
Ma credo che questo sia un aspetto meno rilevante rispetto al suo disagio nell'affrontare la situazione.
La nascita di un figlio, specialmente se è il primo, porta la coppia a riorganizzarsi per diventare una triade e questo cambiamento, può creare degli scompensi temporanei.
La crisi che apre al nuovo. Tuttavia, di mezzo c'è stato il lockdown che ha complicato un pò le cose.
Sono situazioni che si superano, stia tranquilla.
Le suggerisco di approfondire con un colloquio di orientamento per decidere quale sia la soluzione più opportuna per risolvere il suo problema.
Se vuole sono disponibile on line o (se risiede nelle vicinanze) in studio per effettuare una valutazione in merito.
Un caro saluto


Cara Utente, non dici l'età del piccolo e comunque immagino siate veramente sotto stress come coppia e come genitori. Essendo anche una psicologa perinatale, posso darvi due consigli spassionati:
1. fate venire a casa una psicologa esperta in Neonatologia e fatele osservare x alcune ore del giorno e poi anche la fase dell'addormentamento. Questo x capire come potete essere aiutati a superare il problema.
2. Avete provato a rivolgervi ad un Osteopata esperto in Neonatologia? Nel xcorso della nascita, alcuni bimbi hanno un lievissimo schiacciamento della scatola cranica che ha a che fare con il ciclo sonno-veglia. Sono a vostra disposizione, ma consiglio un intervento urgente. dott.ssa Margherita Marra
Salve,
capisco la situazione che state vivendo come coppia e come genitori, perchè la nascita di un figlio, soprattutto se fa fatica a dormire la notte, modifica gli equilibri ed i ritmi all'interno della relazione. Ciò che mi sento di dirle, dato che ha la fortuna di avere i suoceri, è di ritagliarsi dei momenti sia per lei individualmente, che con suo marito, questo la aiuterà a ritrovare un benessere, sia individuale, che di coppia.
Inoltre, provi a contattare uno psicoterapeuta nella sua zona per un sostegno maggiore in questo momento di particolare stanchezza emotiva.
Saluti.
Salve,
comprendo perfettamente il suo stato d'animo. La nascita di un bambino stravolge la vita di coppia, gli spazi all'interno della casa, le abitudini, le routine, la gestione del proprio tempo e, delle volte, la perdita di tempo libero. Rimodulare la propria vita, di madre, padre, coppia e genitori, non è facile e nei primi anni di vita del bambino deve evolvere parallelamente allo sviluppo del bambino e alle sue fasi di crescita. Quindi è un lavoro costante, incessante e che si deve incastrare con tutti gli altri aspetti della vita di una donna, penso all'attività lavorativa, alla socialità e alle amicizie, alla famiglia in generale.
Detto questo, potrebbe essere utile per lei intraprendere un percorso di psicoterapia, per ritagliarsi uno spazio che sia unico e solo per se stessa, per sentirsi meglio. Potrebbe anche chiedere un consulto per il sonno dei bambini. Si effettuano dei colloqui conoscitivi/anamnestici per inquadrare la situazione e in base al caso vi si guida per una buona igiene del sonno del bambino.
Resto a disposizione, se avesse bisogno di ulteriori informazioni.
Stia serena.
Cordialmente, Dott.ssa Cristina Polizzi
Gentile mamma, benvenuta nel club! La nascita del primo figlio è sempre uno sconvolgimento, per tutte, anche chi apparentemente sembra immune, perché l'allattamento sopratutto al seno, che spesso è a richiesta, il pianto e i ritmi di veglia e sonno, che non sono facili da impostare , rendono il primo e il secondo anno di vita del neonato , un periodo molto faticoso e stressante; se poi ci aggiungiamo un parto difficile, il lavoro, e l'intimità di coppia che è si è persa,, la fatica diventa immane. Quindi quello che le consiglio è di iniziare ad affidarsi ad un terapeuta che l'aiuti a snodare la matassa punto per punto , e vedrà che questo percorso farà bene a le,i e anche all'equilibrio veglia- sonno del suo bambino. In bocca al lupo!
Buongiorno, comprendo bene la fatica che sperimenta. L'arrivo di un bambino stravolge la vita dei genitori e della coppia. L'affaticamento e la sperimentazione di sentimenti ambivalenti nei confronti del bambino sono assolutamente normali e fisiologici. Sarebbe opportuno indagare meglio i vissuti emotivi di lei mamma e della coppia, in modo che si possa ripristinare un buon livello emotivo necessario a fronteggiare le richiste del piccolino e le sfide che la sua crescita comporta. Avete un consultorio vicino a casa che possa accogliervi? Solitamente nei consultori di zona sono riservati degli spazi (come ad esempio spazio allattamento) in cui è possibile confrontarsi con specialisti come ostetriche e psicologi specializzati nella psicologia perinatale su questioni legate alla relazione con il bambino, al sonno ecc. Altrimenti può contattare uno specialista privatamente e nel caso rimango a sua disposizione. Le auguro una buona giornata, dr.ssa Federica D'Avanzo
Gentilissima. I figli stressano nella misura in cui percepiscono lo stress di chi li circonda. Un potente mandato biologico (maternità) potrebbe essere entrato in conflitto con mandati e aspettative psico sociali. Una buona psicoterapia potrebbe far emergere quella parte accogliente e mediatrice in grado di metterla in contatto con energie accessibili quanto inaspettate. Cordialmente.
Buonasera. La situazione è sicuramente complessa, ma non è irrimediabile! Un bimbo che si esprime solo col pianto e una madre che piange spesso sono elementi che caratterizzano diversi nuclei. Però, come dice Tolstoj , " tutte le famiglie felici si somigliano e ogni famiglia infelice lo.è a modo proprio". Credo che la miglior cosa.sia fare un consulto come.coppia. Se possibile andate insieme da un bravo pediatra con il bambino e andate insieme da un bravo terapeuta familiare come coppia di genitori in difficoltà . Soprattutto non dipingetevi come.esauriti, è un appellativo che toglie dolcezza e pazienza al vostro progetto familiare
Buongiorno signora. La mancanza di sonno per lei e suo marito porta inevitabilmente a stati di esaurimento psicofisico. I disturbi del sonno possono durare per 5 anni e quindi diventa indispensabile per voi trovare degli accorgimenti che vi permettano di fronteggiare il carico. Ogni coppia e mamma ha le sue riserve e lei non si deve condannare se non ce la fa. Anzi l'ammetterlo è già un bel passo avanti verso la risoluzione. Ne parli in primo luogo con il suo pediatra di riferimento. Non esiti a richiedere anche una presenza aggiuntiva per aiutarla. Alternatevi con suo marito nell'aiuto a vostro figlio durante la notte in maniera da poter riposare a turno. Vi consiglio anche qualche seduta di consulenza/terapia di coppia per lavorare su strategie cognitive, comportamentali ed emotive ottimizzate tali da permettervi di recuperare serenità e spazi per voi. A disposizione per approfondimenti on line o di presenza. Cordialmente Dott.sa Miriam Jahier
Le consiglio di rivolgersi quanto prima al suo medico curante! Abbia fiducia in lui perché la co pace e può indirizzarla in modo adeguato. Auguri!
Buonasera, la maternità è un evento che sconvolge gli equilibri presentimenti da tutti i punti di vista: psicologici, relazionali, sociali, ormonali, fisici. La vita cambia in modo radicale e non sempre si è preparati al cambiamento. Inoltre, la mancanza di sonno (i risvegli sono assolutamente fisiologici nei neonati e fino ai 2 a volte 3 anni di età). Sono sicura che con un' adeguato supporto alla genotirlità si alleggerirà del peso e della stanchezza psicofisica e potrà stare meglio. Non esiti a contattarmi per dubbi o chiarimenti.
Cordialmente
dott.ssa Virginia Salemi
Cara utente, il primo passo per risolvere i problemi è affrontarli. Chiedendo un parere ha fatto il suo primo passo e ciò è molto positivo, il secondo passo può essere quello di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che si occupi anche di sostegno alla genitorialità e che, dopo un colloquio iniziale, possa insieme a lei scegliere il percorso più adeguato. Sta vivendo e affrontando un periodo molto complesso, anche se bellissimo e appagante, della vita di una donna e di una coppia ed è del tutto normale avere anche emozioni negative. Non esiti a contattarmi se ha bisogno, sarò davvero felice di poterla aiutare.
Dott.ssa Federica Leonardi
Buonasera,
i primi anni di vita di un bambino sono sempre molto faticosi, sopratutto se si è inesperti e alla prima esperienza. L'equilibrio della coppia si altera e ci si deve ricalibrare imparando a gestire nuovi modi di vivere la coppia e la famiglia.Provi ad affidarsi in primo luogo al pediatra che le saprà dare consigli appropriati sul suo cucciolo. Poi non esiti a chiedere aiuto ad uno specialista che la saprà inidirizzare sul percorso migliore da seguire per il suo benessere. A mio avviso potrebbe essere utile un sostegno alla coppia genitoriale.
Cordiali saluti
Cara
Comprendo la sua stanchezza e vista la situazione credo sia del tutto normale. È un momento delicato quello che si trova e ciò richiede qualche piccola riorganizzazione. Penso sia importante a questo punto, sia per lei che per la sua famiglia, incontrarvi di persona o con una consulenza online con uno psicoterapeuta. Assieme potete fare chiarezza e condividere degli obiettivi realistici.
Le auguro buona giornata

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