Buonasera ho scritto qui perché sto passando un periodo molto confuso e stressante. Da un paio di me

18 risposte
Buonasera ho scritto qui perché sto passando un periodo molto confuso e stressante. Da un paio di mesi ho dei comportamenti strani di cui mi rendo conto solo dopo, ho sempre sbalzi d’umore, passo dall’essere felicissima ad essere depressa, non riesco più ad avere amicizie perché molto spesso mi arrabbio, soprattutto se l’altra persona smette di “mostrare di tenerci”, devo per forza dipendere da una persona perché sennò penso di essere sola e di non saper far nulla da sola anche perché oltre questo soffro d’ansia senza motivo non riesco a fare cose banali perché ho l’ansia, so che dovrei chiedere un aiuto psicologico ma anche questo non riesco a farlo mi sembra di impazzire
Buongiorno, lavorare sulle emozioni e imparare a gestirli è fondamentale per affrontare periodi di particolare stress. Valuti di iniziare un percorso così da avere il giusto supporto per imparare a gestire i suoi stati d'animo e costruire relazioni più soddisfacenti. Resto a disposizione e le faccio i miei auguri!

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Gentile paziente,
in non riuscire a chiedere aiuto è una questione di orgoglio o di vergogna? Rimanda alla paura di essere rifiutati? O forse temiamo il giudizio altrui in un momento in cui ci mostriamo più “deboli”?
Troppo spesso associamo questa richiesta ad una nostra debolezza che dovremmo nascondere invece che mettere in mostra.
E questa dinamica, la osservo spesso nel mio lavoro, si arriva nel mio studio come ultima spiaggia perché lo psicologo è visto come il medico dei deboli: un pregiudizio molto diffuso quanto pericoloso.
In realtà i miei pazienti non sono per nulla deboli, mi raccontano la loro vita, si mettono in gioco, affrontano le paure, cercano di migliorarsi, cadono e si rialzano, e sono disposti ad andare nel profondo di alcuni loro vissuti spiacevoli.
Lo psicologo non è il medico dei deboli ma dei coraggiosi, allo stesso modo chi chiede aiuto ha la forza di riconoscere i suoi limiti, di accettare di lavorarci sopra al fianco di persone che hanno altre esperienze, idee e valori per potere così uscire più arricchito di prima.
Inoltre, se ti senti bloccato nel chiedere aiuto, ti suggerisco di allenarti iniziando a chiedere piccole cose, e poi osservare gli altri come si posizionano rispetto alla tua richiesta.
Chiedi un bicchiere d’acqua, di darti una porzione extra di ketchup per le patatine. Tutto vale purché siano richieste che ti mettano un po’a disagio, ma non così tanto da paralizzarti e farti desistere dal compito.
A disposizione,
saluti
dr. Germi

Gentile utente,
sarebbe opportuno comprendere meglio la natura di queste difficoltà, sono nate in questo periodo o si sono solo acuite? Potrebbe essere utile svolgere qualche colloquio orientativo al fine di comprendere meglio qual è l'intervento più opportuno per le sue difficoltà.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
credo che un primo passo lo abbia gia compiuto condividendo tramite scrittura come si sente ,e cosa sta vivendo ,e' un inzio per poter trovare la forza di chiedere sostegno , valuti lopportunita di concedersi uno spazio per per poter accogliere e lavorare sulle sue emozioni .
Un augurio di forza e fiducia.
Sono disponibile anche online.
Cordialmente .
Dr.ssa Alessandra Petrachi
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Buonasera e grazie per averci parlato della sua situazione. Capisco la difficoltà del momento e la fatica a cambiare la situazione. Penso che, come ha detto lei, sarebbe importante un aiuto psicologico, anche se ora le sembra difficile chiederlo. Dare un senso ed un significato più profondo al suo sentire potrebbe permetterle di comprendere quanto sta vivendo. Si prenda i suoi tempi e, quando si sentirà pronta, potrà decidere di iniziare un percorso. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Gentile utente, anche se le sembra di non riuscire nemmeno a chiedere aiuto, ponendo questa domanda lo ha già fatto. Sarebbe auspicabile che prendesse questo come un prezioso punto di partenza per intraprendere un percorso di supporto psicologico/psicoterapeutico in cui, con l'aiuto di un professionista, riuscirebbe sicuramente a fare luce sulle questioni che rendono questo periodo così faticoso e stressante. Le auguro di stare meglio presto, resto a disposizione. Un caro saluto
Gentile utente,
dalle sue parole traspare il bisogno di comprendere cosa stia succedendo nella sua vita in questo momento e come mai lei stia facendo tutta questa fatica. Sarebbe opportuno per lei contattare un professionista della salute mentale per comprendere al meglio come gestire queste emozioni spiacevoli e cosa le stanno segnalando.
Resto a disposizione per altre informazioni.
Dott.ssa Federica Moro
buongiorno dalle sue parole si sente il suo dolore per la situazione che sta vivendo, sia dal punto di vista relazionale che interpersonale, le sue difficoltà sono capibili nel richiedere aiuto ma se ci pensa un piccolo passo l'ha fatto scrivendo in questo forum. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Cordiali saluti
Carissima, forse occorre iniziare proprio dal perché fatica così tanto a chiedere un aiuto ed un supporto psicologico. Spesso desideriamo il cambiamento tanto quanto lo temiamo; soltanto lei può valutare se la situazione è andata oltre ciò che è sostenibile, se anche i cosidetti benefici secondari del sintomo non reggono più il gioco. I suoi frequenti sbalzi d'umore e questi fenomeni di dipendenza affettiva che lei descrive meriterebbero un approfondimento a partire dalla sua storia di vita e dai suoi affetti. Le auguro un in bocca al lupo e resto a disposizione per tutto! Dottor Montanaro
Buon pomeriggio, gentile utente! Ho letto le sue parole e ne approfitto per scriverle alcune mie suggestioni: molto spesso non riusciamo a star bene con gli altri perché prima di tutto non riusciamo a star bene con noi stessi. Per certi versi, è come essere decentrati da se stessi, il fulcro non è dentro di sé ma fuori. Ciò porta a dipendere dagli altri senza essere, paradossalmente, realmente in relazione con loro: non c'è un reale e reciproco affetto, condivisione e ascolto, ma l'altro esiste solo per sentirsi rassicurato, supportato, accolto... Tutti elementi che devono trovare radici primariamente in se stessi. Inoltre, leggevo della sua ansia: il dipendere dagli altri per far qualsiasi cosa la alimenta ancor di più, perché la fa sentire sempre più insicura e incapace di far nulla, anche ciò che prima le sembrava semplice. Perdere fiducia nelle proprie risorse e capacità ci fa sentire completamente in balìa delle onde.
Mi sento di suggerirle di farsi un regalo: contattare un terapeuta per iniziare un percorso. Sarebbe un primo passo per ricentrarsi e ricominciare a stare bene, affrontando il timore iniziale, anche in questo caso, di aver bisogno deli altri per poterlo fare.
Augurandole di ricostruire il rapporto con sé e di tornare a stare bene, resto a disposizione. VS
Salve , la ringrazio per avere condiviso questo profondo stato di malessere.
Credo che il continuo oscillare da uno stato emotivo all’altro, sia doloroso e incomprensibile per lei.
Alcuni momenti, in cui siamo più preoccupati è anche molto probabile che si verifichino con una maggiore frequenza cambiamenti di umore e potrebbero fare parte entrambi di una condizione continua di ansia e insoddisfazione personale.
Dal punto di vista relazionale è comprensibile la sua ansia e il senso di solitudine , proprio perché gestisce i rapporti in maniera imprevedibile e ha molta paura di perdere l’altro.
È comprensibile la sua difficoltà nel chiedere aiuto, ma ha già maturato la consapevolezza che qualcosa non funzioni e, allo stesso tempo, ha formulato la sua richiesta che è quella di avere una visione più chiara della sua situazione.
Quando si sentirà pronta, potrà dare voce ai suoi pensieri ed emozioni profondi che si nascondono dietro l’ansia e stati emotivi opposti.
La saluto e rimango a disposizione.
Dott.ssa Valentina Franco
Gentile utente, innanzitutto grazie per aver condiviso pubblicamente la sua fatica. Da quanto tempo sono comparse queste difficoltà? Come tende a gestirle? È successo qualcosa di significativo nella sua vita di recente? E cosa vuol dire per lei chiedere aiuto a un professionista della salute mentale?
Un noto cantautore dice che: "Il senso profondo di tutte le cose lo puoi ritrovare soltanto guardandoti in fondo…"
Forse ha bisogno di conoscersi un po' più profondamente per comprendere meglio il motivo di queste fatiche, cosa dicono di lei e cosa può fare per gestirle.
Le auguro di trovare il coraggio di guardarsi a fondo (quanto basta!), in compagnia di una guida sicura che la accompagni, gradualmente, in questa scoperta di sé.
Un caro saluto
Dott.ssa Luciana Morabito
Mi dispiace sentire che stai affrontando un periodo così confuso e stressante. I sintomi che hai descritto, come sbalzi d'umore, difficoltà nell'avere amicizie, dipendenza emotiva da altre persone e ansia, potrebbero essere indicativi di una situazione di disagio emotivo o di un disturbo dell'umore, come ad esempio il disturbo bipolare o il disturbo borderline di personalità.

È molto coraggioso da parte tua aver condiviso queste preoccupazioni e il desiderio di cercare aiuto. Ti incoraggio vivamente a parlare con un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Un professionista qualificato sarà in grado di valutare la tua situazione in modo accurato e offrirti il supporto e gli strumenti adeguati per affrontare i tuoi sintomi.

Se ti senti incapace di chiedere aiuto da sola, potresti considerare di coinvolgere una persona di fiducia, come un familiare o un amico stretto, affinché ti sostenga nel cercare assistenza professionale. Ricorda che chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un passo importante verso il benessere emotivo.

Inoltre, se ti senti in uno stato di crisi o hai pensieri in cui pensi di farti del male, è fondamentale cercare immediatamente assistenza o rivolgerti a una linea di supporto telefonica disponibile nel tuo paese.

Ti auguro il meglio e spero che tu trovi il supporto di cui hai bisogno per affrontare questa situazione.
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Buongiorno, e grazie per il quesito. Il quadro che delinea necessiterebbe di informazioni aggiuntive per poter elaborare una ipotesi terapeutica. Le consiglio di consultare un terapeuta che le potrà senz'altro dare aiuto e sollievo in questo momento e sul lungo termine. Cordialità,
buongiorno, valuti di chiedere una consulenza in modo da poter apprendere a gestire le emozioni soprattutto nelle situazioni attivanti per un maggior benessere psicologico. Da questo si potrebbe poi fare tanto altro. Un passo lo ha già fatto chiedendo qui un aiuto, ma purtroppo non è sufficiente a supportarla.
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Buonasera, mi dispiace che stia attraversando questo brutto periodo. A volte la gestione di situazioni stressanti ci porta a provare forti stati di ansia, sbalzi di umore, pensieri negativi su di noi e sugli altri. Si riconosca il merito di aver espresso qui il Suo malessere attraverso l’osservazione di sé. Il primo passo lo ha compiuto; ora mi auguro che prenda forza dalle indicazioni e dal sostegno che riceverà in questo spazio per continuare a fare passi verso il proprio Benessere. Un caro saluto.

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