Buonasera ho 60 anni, in buona salute. Viaggio molto per lavoro e ho rapporti sessuali saltuari solo

7 risposte
Buonasera ho 60 anni, in buona salute. Viaggio molto per lavoro e ho rapporti sessuali saltuari solo con mia moglie, nei weekend. Ultimamente ho difficoltà a mantenere l’elezione per tutto il,rapporto, il cambio di posizione o una frase infelice mi fanno perdere l’eccitazione. Cosa posso fare?
Dr. Biagio Criscuolo
Ginecologo, Sessuologo
Firenze
Caro amico, avresti bisogno di parlare con un sessuologo che ti possa aiutare a capire quali meccanismi scatenano questi problemi considerando anche che la libido con gli anni cambia. Solo un dialogo diretto con domande specifiche ti può aiutare- Le compresse per l'erezione non sempre sono risolutive.
Scrivimi ancora e fammi sapere .

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Dott.ssa Isabella Bertini
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, La difficoltà a mantenere l’erezione è frequente e può essere influenzata da diversi fattori. Innanzitutto sarebbe opportuno fare una visita andorlogica per escludere eventuali cause organiche.
Tuttavia, la difficoltà a mantenere l’erezione può avere cause psicologiche e relazionali, come:
- Stress e stanchezza
- Ansia da prestazione, con pensieri intrusivi come “devo mantenere l’erezione” o “non devo farla calare”, che rischiano di creare un circolo vizioso che mantengono il problema..
- Paura di deludere le aspettative della partner e/o dinamiche conflittuali interne alla coppia.
- Calo della frequenza dei rapporti, che può portare a una maggiore focalizzazione sulla performance, aumentando l’ansia.
Un primo passo utile potrebbe essere quello di ridurre il focus sulla performance e riportare l’attenzione sul piacere e sulla connessione con la partner, parlando con lei del vostro vissuto in merito alla situazione. Tuttavia sarebbe necessario un approfondimento, difficile darle una risposta esaustiva con così poche informazioni.
Rimango a sua disposizione,
Dott.ssa Isabella Bertini.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera,

le difficoltà nell'erezione che descrive possono avere diverse cause, sia di natura fisica che psicologica. A livello fisico, fattori come affaticamento, stress, variazioni ormonali o problemi circolatori possono influire sulla qualità dell'erezione. Dal punto di vista psicologico, invece, l'ansia da prestazione, le preoccupazioni legate al lavoro o alla relazione di coppia possono giocare un ruolo significativo.

Il fatto che il problema si presenti in momenti specifici, come un cambio di posizione o una frase infelice, potrebbe indicare una sensibilità emotiva che influisce sulla sua risposta sessuale. L'attenzione alle dinamiche di coppia e alla comunicazione può essere un aspetto fondamentale da considerare.

Per affrontare la situazione, potrebbe essere utile:

Ridurre lo stress con tecniche di rilassamento o consapevolezza.
Curare lo stile di vita, con attività fisica regolare e un'alimentazione equilibrata.
Parlare apertamente con sua moglie, per ridurre eventuali tensioni o aspettative eccessive.
Valutare il supporto di uno specialista per approfondire le possibili cause e trovare strategie adeguate.
Sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista per un'analisi più approfondita e un supporto mirato.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Massimo Masserini
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Bergamo
Gentilissimo buonasera! Da quello che riporta, sembra che il problema sia più legato a fattori psicologici ed emotivi che a una reale disfunzione organica, considerando una buona salute. Le Possibili cause potrebbero essere fattori stressogeni, oppure potrebbe soffrire di ansia da prestazione legata al fatto che nel we si "dovrebbero" avere rapporti.
Il cambio di posizione o una frase fuori luogo possono spezzare il ritmo e farle perdere il coinvolgimento. Questo è normale, ma se succede spesso, potrebbe indicare una minore connessione emotva al rapporto.
Con l’età, la risposta erettile può essere meno immediata. Non è patologico, ma potrebbe richiedere più stimolazione e coinvolgimento emotivo.
Se il problema persiste, un confronto con un andrologo o un sessuologo potrebbe aiutarla a chiarire i suoi dubbi.
Dott.ssa Serena De Sisti
Psicologo clinico, Sessuologo, Psicologo
Roma
Buongiorno, la sessualità può subire fluttuazioni in base allo stress psicologico, fisico o relazionale che viviamo. È importante innanzitutto "normalizzare" la possibilità che ci possano essere dei momenti in cui l'erezione possa essere meno intensa. Le consiglierei di parlare col suo
medico di base per fare delle analisi specifiche e poi parlare con una sessuologa.
Sarebbe inoltre interessante conoscere le parole che la "spengono" e riscoprire quelle che la stimolano. Grazie per aver scritto.
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Dal punto di vista psicologico, l'ansia da prestazione e lo stress sono fattori che possono facilmente influire sull'erezione. L'idea di dover "performare" in un determinato modo, la preoccupazione di non soddisfare le aspettative, o anche una parola infelice, possono interrompere il flusso naturale di eccitazione. Anche il contesto emotivo o relazionale, come un periodo di stress o difficoltà nella comunicazione, può avere un impatto diretto sulla qualità del rapporto sessuale.

Dal punto di vista fisico, con l'avanzare dell'età, è naturale che ci siano alcuni cambiamenti nei livelli ormonali, come la riduzione del testosterone, che può influire sulla funzione erettile. Anche lo stress legato al lavoro o i frequenti spostamenti possono contribuire a fatica generale, alterando anche la capacità di concentrarsi o mantenere l'eccitazione durante il rapporto.

Una cosa che potrebbe aiutarla è cercare di affrontare la situazione con meno pressione, concentrandosi più sul piacere condiviso con sua moglie che sul mantenere l'erezione a tutti i costi. A volte, lasciare da parte le aspettative e semplicemente godere del momento può alleviare l'ansia e permettere una connessione più profonda con il partner. La comunicazione aperta e sincera con sua moglie, dove possa esprimere le sue preoccupazioni senza timore di giudizio, è fondamentale e in alcuni casi, discutere insieme può ridurre la sensazione di dover "performare" in modo perfetto e migliorare l'intimità complessiva.

Inoltre, tecniche di rilassamento, come la meditazione o la respirazione profonda, possono essere utili per ridurre lo stress e l'ansia da prestazione, creando uno stato di calma che favorisce una maggiore connessione con il proprio corpo e il partner. Potrebbe anche essere utile esplorare nuove modalità di intimità, sperimentando posizioni, giochi o altre pratiche che non siano focalizzate esclusivamente sul mantenimento dell'erezione. Ciò potrebbe ridurre la pressione su di lei e favorire una relazione più spontanea e rilassata.

Se dovesse notare che queste difficoltà persistono o peggiorano nel tempo, le consiglio di parlarne con il suo medico, possibilmente un urologo o andrologo, per escludere problemi fisici come la disfunzione o alterazioni nei livelli di testosterone. Un esperto potrà offrirle soluzioni specifiche, come trattamenti mirati, che potrebbero aiutarla a superare questa difficoltà.

Infine, mantenere uno stile di vita sano, che comprenda esercizio fisico regolare e un equilibrio tra vita lavorativa e personale, può contribuire a migliorare la qualità della funzione sessuale e generale.

Spero che questi suggerimenti possano aiutarla a trovare la serenità e il benessere che desidera. Non esiti a chiedere ulteriori chiarimenti se ne sente la necessità. Dott.ssa Camilla Persico
Dott.ssa Ilenia Malagisi
Sessuologo, Psicologo, Neuropsicologo
Formia
Salve, comprendo la sua situazione. Considerando la buona salute i possibili fattori in gioco della situazione da lei descritta potrebbero essere legati ad ansia, stress, stile di vita o cambiamenti ormonali legati all'età. Le consiglio di consultare un andrologo e considerare un supporto psico-sessuologico. Se l'ansia da prestazione è particolarmente invalidante, un breve ciclo di terapia sessuale o di coppia potrebbe aiutarvi a gestire le dinamiche emotive legate all'intimità. Cordialmente, Dott.ssa Malagisi Ilenia

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