Buonasera, Ho 48 anni e sono 5 anni che soffro di colon irritabile ho fatto tutti gli esami anche la

7 risposte
Buonasera, Ho 48 anni e sono 5 anni che soffro di colon irritabile ho fatto tutti gli esami anche la colonscopia ma erano negativi. Io continuo ad avere sempre dolori addominali e diarrea non so più che fare sono stata da due gastroenterologi mi hanno dato vari farmaci, Dubrum, Duspatal, Normix e altri ma solo la prima volta che li ho presi mi hanno fatto bene. Volevo chiedervi possibile che non c'è qualcosa che mi faccia bene, un gastroenterologo mi ha detto che è lo stress perché ho avuto vari problemi e di andare da un psicologo. U'altro mi ha detto che non devo mangiare alcuni alimenti, non so ha chi dare ascolto. Penso che andare da un psicologo non mi possa far passare i dolori. E levare tanti alimenti che già sono magra non mi sembra giusto.
Gentile utente, innanzitutto bisognerebbe sapere se quando ha fatto la colonscopia sono state fatte biopsie, anche se la mucosa appariva normale. Sarebbe servito a escludere una colite microscopica. Detto ciò, se si è sicuri di aver escluso tutte le patologie che possono dare questi sintomi, bisogna trovare una terapia efficace per l'intestino irritabile. Quando i farmaci di prima linea falliscono si possono prescrivere antidepressivi a basse dosi, che sono molto efficaci. Ciò non significa che sia depressa, ma questi farmaci hanno un meccanismo d'azione che aiuta molto ad alleviare i sintomi del colon irritabile. Ne parli con un gastroenterologo per una diagnosi precisa e una terapia adeguata. Saluti. Marco Sanges

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Carissimo il colon irritabile non è una malattia ma un disturbo funzionale che può essere invalidante nei momenti di acuzie e pertanto necessita di terapia, le consiglio di ripetere il ciclo di farmaci che le avevano fatto scomparire i sintomi o in alternativa consultare il gastroenterologo per una nuova terapia.
Salve. La sindrome del colon irritabile è un disturbo funzionale che colpisce tantissime persone, soprattutto quando ci sono lavori molto stressanti e con alti standard da rispettare.
Spesso si fa riferimento solo al corpo e non alla mente; eppure questa può incidere molto sul nostro benessere. Lo stress è proprio un fattore di rischio e mantenimento di questo disturbo. Le consiglio di non sottovalutare il consiglio del gastroenterologo, avendo già escluso cause organiche.
Cordiali saluti,
Alice Campana
Buongiorno, il gastroenterologo le ha dato un giusto consiglio. Spesso i disturbi non vanno trattati da un solo specialista ma indagare su più fronti la causa. La causa stress è fonte di molti disturbi. Anche io le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo ma con il suppporto di un nutrizionista. Anche una sana ed equilibrata alimentazione può fortamente aiutare. Non si tratta di eliminare alimenti a caso o fare un piano alimentare volto al dimagrimento. Semplicemente un piano alimentare studiato sulla sua persona e sulla sua problematica. Per ulteriori informazioni non esiti a contattarmi. Cordiali Saluti
Concordo con la collega Bruno. Se ha fatto gli accertamenti diagnostici senza riuscire a trovare una causa certa della sintomatologia, potrebbe essere utile un percorso psicologico e nutrizionale. Ridurre lo stress lavorando in psicoterapia e individuare i cibi che mal tollera con un piano personalizzato. Saluti
Buongiorno, in questi casi consiglio di compilare un diario alimentare ben dettagliato (tipologia di alimento assunta, porzioni e sensazioni gastroenteriche successive al pasto) in modo da poter capire se alcuni alimenti o associazioni di alimenti possono dar fastidio. Non è detto che escludendo alcuni alimenti dalla dieta si perda peso perchè dipende da come viene strutturato il piano alimentare. Di conseguenza le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista, ancor meglio se volesse intraprendere un percorso integrato nutrizionista-psicologo, lavoro spesso in questo modo e devo dire che i risultati sono di gran lunga migliori.
Spero possa risolvere i suoi problemi, buona giornata.
Buonasera, consiglio di tenere un diario alimentare per poter valutare la propria reazione personale ad alcuni alimenti (annotando quando i sintomi sono più spiacevoli e lo stato d'animo nelle ore precedenti). Nelle patologie infiammatorie dell'intestino non esistono regole universali ed ogni persona va seguita in maniera attenta adattando la dieta alle risposte del corpo. Le auguro che la situazione a mano a mano migliori.
Saluti.

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