Buona sera. È da circa 3 settimane, dopo aver contratto un batterio intestinale, che ho problemi di

9 risposte
Buona sera. È da circa 3 settimane, dopo aver contratto un batterio intestinale, che ho problemi di sonno. Il medico curante mi ha dato delle gocce medicinali. È possibile ché non riesco più a dormire?
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Buona sera,

È comprensibile che l'aver contratto un batterio intestinale possa aver portato a un periodo di stress e disagio che, a sua volta, potrebbe influenzare il suo sonno. Il corpo umano è un sistema complesso e le esperienze di malattia o disagio fisico possono avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale e sul nostro benessere generale.

Le gocce prescritte dal medico curante potrebbero essere state indicate per aiutare a gestire il disturbo del sonno causato dal suo stato di salute attuale. Tuttavia, è importante comprendere che l'insonnia o i disturbi del sonno possono essere influenzati da una serie di fattori, tra cui lo stress, l'ansia, i cambiamenti negli stili di vita e persino le esperienze di malattia o di trattamento medico.

Sebbene le gocce medicinali possano fornire un sollievo temporaneo, è importante affrontare anche le cause sottostanti del suo disturbo del sonno. Potrebbe essere utile esplorare strategie di gestione dello stress, tecniche di rilassamento e miglioramenti dello stile di vita che possono contribuire a favorire un sonno più riposante.

Inoltre, se il problema persiste o peggiora nonostante l'uso delle gocce medicinali, potrebbe essere utile consultare il suo medico curante o un professionista per una valutazione più dettagliata e per esplorare opzioni di trattamento aggiuntive o alternative.

Nel frattempo, le incoraggerei a cercare di mantenere una routine regolare per il sonno, a evitare stimoli che possono interferire con il sonno, come caffeina o attività stimolanti prima di coricarsi, e a praticare tecniche di rilassamento come la respirazione profonda o la meditazione per favorire il sonno.
Se ha ulteriori domande o preoccupazioni riguardo al suo disturbo del sonno o al trattamento prescritto, sono a disposizione per ulteriori approfondimenti anche online

Cordiali saluti,

Dott.ssa Camilla Persico

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Dott.ssa Roberta Iuppa
Psicologo, Neuropsicologo
Mestre
Gentilissima, il microbiota intestinale viene definito “super organismo” in quanto è composto da un numero
di batteri pari a circa 10 volte il totale delle cellule che compongono il corpo umano, svolge un ruolo chiave nel regolare alcune importanti
funzioni metaboliche e fisiologiche dell’ospite, contribuendo al mantenimento dell’omeostasi
nel corso della vita. I batteri intestinali ad esempio producono o utilizzano un amminoacido chiamato triptofano che sintetizza la melatonina e la serotonina importantissimi per una buona igiene del sonno. Inoltre esistono interazioni bidirezionali tra il tratto gastrointestinale, il sistema nervoso enterico e il sistema nervoso centrale (Asse microbiota-intestino-cervello). Il mio consiglio è creare un buono stile di vita e se dovesse persistere dedicarsi a degli esercizi per il nervo vago che è il diretto collegamento tra il cervello e l'intestino. Resto a sua disposizione. Buona giornata
Dott. Andrea De Lise
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Gentile, in seguito alla presenza del batterio intestinale (che, di per sé, può provocare tutta una serie di problematiche e fastidi) possono essere emerse delle situazioni di disagio che magari non vengono neanche pienamente consapevolizzate. Può aiutarla cercare di svolgere uno stile di vita più attivo e sano, se non lo svolge già, e se il problema dovesse persistere può valutare la possibilità di iniziare un percorso psicologico.
Se necessario, a disposizione,
dott. Andrea de Lise
Dott.ssa Carlotta Volpi
Psicoterapeuta, Psicologo, Neuropsicologo
Modena
Buongiorno, le difficoltà nel sonno potrebbero essere associate sia allo stress psicofisico del momento, che all'alterazione della flora intestinale.
Le suggerisco di ridurre eventuali fonti di tress e l'uso di sostanze eccitanti. Potrebbe esserle utile intraprendere un percorso psicologico per migliorare nella gestione e regolazione delle emozioni.
Saluti,
Dott.ssa Carlotta Volpi
Dott.ssa Aurora Bonvino
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Bari
Gentile utente, si è possibile: prove crescenti mostrano che l’asse microbiota (flora batterica)-intestino-cervello contribuisce alla regolazione del comportamento del sonno e può svolgere un ruolo critico nell’eziologia e nella patogenesi dei disturbi del sonno.Il microbiota intestinale è influenzato da molti fattori, tra cui dieta, esercizio fisico e farmaci, quelli che le avrà già prescritto il suo medico. Credo le sia utile sapere che una costante dieta mediterranea sia considerata tra le strategie più efficaci per la salute del microbiota.
Qualora, però, il disturbo del sonno dovesse persistere le consiglio una consulenza psicodiagnostica al fine di approfondire la sintomatologia (ad esempio se sono presenti e in che misura anche disturbi attenzione e concentrazione, o alterazione dell'umore, o ansia) e quindi individuare le strategie più adatte al suo caso.
Resto a disposizione qualora avesse bisogni di chiarimenti. AB

Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Buona sera. È possibile che il problema di sonno sia correlato al batterio intestinale o al trattamento prescritto. Alcuni farmaci possono influire sul sonno. Le consiglio di contattare il suo medico curante per valutare meglio la situazione e considerare eventuali aggiustamenti al trattamento.
Dott.ssa Giulia Zucchini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Trieste
Salve, disturbi da insonnia possono essere causati da molti fattori, sicuramente le gocce aiuteranno, se il problema persiste le consiglio di rivolgersi di nuovo al suo medico curante. Saluti
Dott.ssa Ilaria Bresolin
Psicologo, Neuropsicologo
Breda di Piave
Gentile utente, leggo tra le righe la sua preoccupazione legata alla difficoltà nel dormire. Dopo un’infezione intestinale, l’organismo può impiegare tempo per ritrovare un equilibrio, e questo vale non solo per l’apparato digerente ma anche per il sistema nervoso. Il sonno poi è particolarmente sensibile a stress fisici ed emotivi, quindi anche il solo fatto di essere stato male fisicamente può aver causato stress.
Il suo medico le ha prescritto delle gocce per aiutarla probabilmente a regolare il sonno e può essere che per fare effetto richiedano del tempo. Le consiglio in ogni caso di riparlarne con il medico in modo tale da valutare se sia necessario anche introdurre una routine del sonno più strutturata e una maggiore conoscenza dell'igiene del sonno.
Spero di esserle stata d'aiuto, dott.ssa Ilaria Bresolin.
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Buonasera,
sì, è possibile che dopo un’infezione intestinale lei stia sperimentando difficoltà nel sonno. Ci sono diversi motivi per cui questo può accadere: innanzitutto, lo stress fisico e la fatica che il corpo affronta durante e dopo l’infezione possono alterare temporaneamente i ritmi del sonno. Inoltre, l’infiammazione intestinale e il dolore o disagio digestivo possono rendere più difficile rilassarsi e addormentarsi.

Anche i farmaci che sta assumendo possono influenzare il sonno, soprattutto se contengono componenti stimolanti o hanno effetti collaterali di insonnia. Infine, non è raro che episodi di malattia acuta scatenino ansia o iperattivazione del sistema nervoso, che può persistere per settimane e mantenere il corpo “in allerta”, rendendo il sonno più leggero o frammentato.

In molti casi questi disturbi sono transitori, e con qualche accorgimento (routine regolare per il sonno, evitare schermi prima di dormire, tecniche di rilassamento serale) il riposo tende a normalizzarsi. Se l’insonnia dovesse persistere oltre qualche settimana o peggiorare, è importante informare il medico, che potrà valutare se modificare la terapia o proporre strategie mirate per il sonno.

Un caro saluto, resto a disposizione se desidera consigli pratici su come facilitare il riposo in questa fase di recupero.

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