Buona sera dottore ,le spiego la situazione. Ho difficoltà a raggiungere l orgasmo vaginale con la

Comprendo la sua confusione, tuttavia l'orgasmo vaginale esiste. Indipendentemente dalle innervazioni del clitoride, o dalla sensibilità del nervo vago, sarebbe utile esplorare, in generale, come lei vive i rapporti sessuali con i suoi partner. Questo è un elemento fondamentale per potere capire di più (al di là delle questioni anatomiche) i suoi vissuti e, non ultimo, i suoi pensieri e le sue aspettative, nelle relazioni di coppia.
Una consultazione specialistica sarebbe opportuna.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Marina Ceruti

Buongiorno, l'orgasmo nella donna in ogni caso dipende dalla stimolazione della clitoride. La clitoride è molto grande ed è costituita sia dal glande e l'asta, la parte più esterna che solitamente viene stimolata dalle donne per provare piacere, ma ha sia due lunghe radici che arrivano in profondità, sia due bulbi vestibolari che sono posizionate esattamente sopra i primi due-tre cm di vagina. Alcune donne riescono a raggiungere l'orgasmo durante la penetrazione grazie alla stimolazione di questi due bulbi. Ma sono una minoranza. Cerchi su internet il sito di Odile Fillode, la ricercatrice francese che per prima ha messo a disposizione il file per ricreare un modellino di clitoride.
La consultazione di un sessuologo esperto di queste tematiche la può aiutare sia a chiarire meglio i dubbi riguardo l'anatomia, sia a capire come fare per facilitare l'orgasmo durante la penetrazione.
Spero di esserle stata d'aiuto.
In bocca al lupo!
Giovanna Verde

Gentilissima, esistono diverse vie per raggiungere l'orgasmo ma in linea generale e comune si fa riferimento a orgasmo vaginale, clitorideo, anale.
L'invio ad un* psicosessuolg* le è stato consigliato probabilmente poichè lei vive come disagevole questa difficoltà a raggiungere l'orgasmo con la penetrazione. Non c'è nulla di male o di strano a sperimentare orgasmi con la stimolazione diretta della clitoride e non con la penetrazione. E' una questione di preferenza personale o semplicemente di differenza anatomica personale.
Può richiedere un consulto sessuologico se per lei questa situazione è fonte di stress o di disagio, ma si ricordi che non deve rispondere a nessun canone di prestazione, solo vivere la sua sessualità come meglio crede e come meglio il suo corpo lo richiede.

p.s: le terminazioni nervose vaginali sono così tante che dubito che lei non abbia sensibilità

Gentile utente,
le propongo di considerare la psicoterapia con un sessuologo come un'opportunità preziosa per esplorare e comprendere più a fondo le difficoltà che sta attraversando. La psicoterapia, infatti, rappresenta un cammino di consapevolezza, in cui avrà l'opportunità di esplorare, in un contesto sicuro e riservato, i suoi pensieri, emozioni e comportamenti. Si tratta di uno spazio protetto, dove potrà affrontare le sue preoccupazioni senza alcun giudizio, ma con il supporto di un professionista che la accompagnerà nel processo di riflessione e comprensione.
Esistono diverse modalità terapeutiche che, pur perseguendo lo stesso obiettivo di miglioramento del benessere emotivo e relazionale, si distinguono per i loro approcci. La psicoterapia psicodinamica, ad esempio, le permetterà di indagare le radici più profonde dei suoi vissuti, esplorando le dinamiche inconsce che influenzano il suo presente. La scelta dell'approccio più adatto sarà una decisione condivisa con il terapeuta, che prenderà in considerazione le sue specifiche necessità e caratteristiche.
Un percorso psicoterapico non solo la aiuterà a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, ma le offrirà anche gli strumenti per affrontare le difficoltà quotidiane in modo più sereno e consapevole, promuovendo una qualità della vita più soddisfacente e appagante.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu