Buon pomeriggio. Ho 26 anni e ho alle spalle una lunga relazione, finita 1 anno fa, ma che è stata m

5 risposte
Buon pomeriggio. Ho 26 anni e ho alle spalle una lunga relazione, finita 1 anno fa, ma che è stata molto lacunosa ed insoddisfacente, soprattutto dal punto di vista fisico, tanto che pensavo fosse "colpa mia". Tuttavia qualche mese fa ho conosciuto un ragazzo con il quale c'è un fortissimo feeling sessuale e ho capito che quella forma di insoddisfazione non era legata a me. Io sono la tipica brava ragazza che non si è mai spinta oltre nella vita, nel fare le "bravate" tipiche da ragazzi. Sono sempre stata molto composta. Tuttavia con questo ragazzo sto vivendo l'esperienza sessuale a 360 gradi, senza pormi limiti e mi piace moltissimo. Mi ha fatto conoscere moltissimi aspetti di me che non conoscevo e che mi piacciono. Il "problema" è che lui ha espressamente manifestato di non avere interesse ad una relazione seria in questo momento, per via di varie situazioni personali che non sto qui a specificare, perchè il reale problema riguarda me. Ho capito che la razionalità, tipica da brava ragazza, mi spinge a chiudere definitivamente i contatti con lui, visto che so che non potrà soddisfare altri bisogni, diversi dall'appagamento sessuale, ma la mia parte interna, istintiva, "spinta" vuole continuare a godere di questa bellissima esperienza e mi rendo conto che la voglia è reciproca. Mi viene naturale provocarlo e non respingerlo quando ci prova. Ho capito che io non voglio smettere, ma ho paura e questa mia paura, razionale, mi porta ad essere incoerente. In più, le mie amiche per il mio bene, mi dicono che devo lasciar perdere perchè dicono che mi sta prendendo solo in giro e che posso farmi male. Ma, nonostante sappia che sia giusto, questo loro pensiero non fa altro che aumentare la mia ansia. Io non la vedo come una presa in giro, perchè è stato sincero nel dirmi quello che cerca, per cui sta a me decidere cosa voglio: se smettere o no. La decisione è solo mia. Entra quindi in conflitto la razionalità, che mi dice che voglio altro, e l'istinto che mi dice che voglio continuare.
Dott.ssa Tonia Caturano
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Pioltello
Buongiorno,
grazie per aver condiviso con tanta lucidità e profondità quello che stai vivendo. Le tue parole parlano di una consapevolezza già molto matura, che si intreccia con emozioni complesse, desideri intensi e un dialogo interiore che chiede ascolto, non giudizio.
Non sei l’unica a trovarsi in una situazione dove ragione e istinto sembrano parlarsi a voce troppo alta e troppo diversa. In realtà, quello che sta emergendo da questa esperienza è molto più ampio della sola relazione con questo ragazzo. Stai riscoprendo parti di te che forse, per tanto tempo, sono rimaste in silenzio. Stai iniziando a vivere con il corpo, con la curiosità, con il desiderio. E tutto questo è parte di te tanto quanto la “brava ragazza”, quella che ha imparato a stare nei limiti, a fare ciò che è giusto, ad avere il controllo.
Non c’è nulla di incoerente in ciò che senti: sei semplicemente umana.
Le due parti – quella razionale e quella istintiva – non sono nemiche, ma due linguaggi diversi che cercano di dire la stessa cosa: **che hai bisogno di capirti, davvero. Di ascoltarti, non solo per decidere se continuare o smettere, ma per comprendere cosa cerchi, cosa ti nutre, cosa ti fa sentire viva e cosa invece ti toglie energia**.
Le voci delle amiche, per quanto protettive, non possono sostituirsi al tuo sentire. E tu, in questo momento, non hai bisogno di consigli, ma di uno spazio sicuro dove poter esplorare questa complessità senza il timore di essere giudicata o corretta.
Proprio per questo, iniziare una terapia potrebbe essere un dono enorme che puoi farti. Non perché c'è qualcosa di "sbagliato" da correggere, ma perché c’è **qualcosa di prezioso** dentro di te che merita attenzione, cura, tempo.

Un percorso psicologico non ti dirà cosa fare. Ma ti aiuterà a trovare la tua voce, quella più autentica. Ti aiuterà a capire come integrare questa nuova parte che hai scoperto, senza dover rinnegare quella che sei sempre stata. Ti aiuterà a distinguere tra il bisogno dell’altro e quello che desideri davvero tu.

**Puoi iniziare questo viaggio senza sapere esattamente dove ti porterà, ma con la certezza che sarà un cammino verso di te.E questo, più di ogni altra cosa, è il modo più profondo per volerti bene.
Quando vorrai iniziare, io sono qui.

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Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buon pomeriggio — grazie per aver condiviso con tanta chiarezza e sincerità quello che stai vivendo. Quello che descrivi è molto comune: la testa che dice una cosa (voglio una relazione stabile) e il corpo/istinto che ne vuole un’altra (voglio continuare a provare piacere e scoprirsi). Ecco qualche punto pratico e riflessioni che possono aiutarti a fare chiarezza e a prenderti cura di te stessa mentre decidi.

Normalizza quello che provi
È umano provare attrazione intensa e volere allo stesso tempo qualcosa di diverso. Non sei incoerente né “cattiva”: hai due bisogni legittimi che entrano in conflitto. Questo non significa che sei debole o che sbagli; significa solo che la scelta è complessa.

Chiediti cosa conta davvero per te (valori e priorità)
Metti per iscritto: cosa vorresti a 6 mesi, a 1 anno? Che ruolo deve avere il rapporto sessuale nella tua vita? Se il tuo valore principale ora è la sicurezza emotiva e una relazione impegnata, proseguire con una relazione non esclusiva potrebbe aumentare il disagio. Se invece ora priorizzi l’esplorazione sessuale e la scoperta di sé, potresti scegliere di viverla consapevolmente.

Fai una lista onesta di pro e contro (e falla breve)
Scrivi 3 pro e 3 contro del continuare. Vederli su carta aiuta spesso a prendere decisioni meno guidate dall’urgenza del momento.

Stabilire regole chiare per proteggerti
Se decidi di continuare, stabilisci prima alcune regole per te (es. niente messaggi alle 3:00 del mattino se poi ti senti triste; limite al numero d’incontri a settimana; niente promesse implicite). Concorda anche sul piano pratico (uso del preservativo, test per IST se necessario, esclusività sessuale o no). Avere confini ti permette di godere e allo stesso tempo ridurre il rischio di ferite.

Metti alla prova la realtà, non solo l’emozione
Quando lui dice che non vuole una relazione seria, guardalo agli atti: mantiene coerenza con le sue parole? Ti tratta con rispetto anche fuori dal letto? Le parole sono importanti, ma gli atteggiamenti e le azioni dicono molto sulla reale intenzione.

Prepara un “piano di uscita” emotivo
Decidi prima come ti comporterai se inizi a sentirti male (es. parlerò con un’amica, prenderò una pausa di due settimane, interromperò i contatti per un mese). Avere una strategia riduce l’ansia e ti rende meno impulsiva.

Gestire l’ansia e le pressioni esterne
Le amiche parlano per proteggerti e forse vedono rischi che tu non vuoi affrontare — ascoltale, ma la scelta finale è tua. Puoi anche chiedere loro supporto pratico (uscire insieme quando senti la tentazione) invece di consigli moralistici che aumentano l’ansia.

Piccoli esperimenti per testare cosa funziona
Puoi fare un esperimento di 2–4 settimane: o una pausa totale per vedere come stai, o continuare ma applicando regole precise. Poi rivaluta come ti senti. Gli esperimenti riducono il “tutto o niente” e ti danno dati reali su cui basare la decisione.

Cura della salute sessuale e sicurezza
Assicurati sempre protezione e, se la situazione lo suggerisce, fai test per IST regolari. La sicurezza fisica è parte della cura di sé.

Se senti che perdi il controllo sulle emozioni
Se la relazione comincia a generare umiliazione, scarsa autostima, o incapacità a concentrarti sulla vita quotidiana, questo è un segnale che vale la pena fermarsi e rivedere la scelta.

Considera un sostegno esterno
Parlare con una persona imparziale (una professionista) può aiutarti a distinguere tra paura, desiderio e bisogno, a esplorare il tuo stile d’attaccamento e a costruire strategie concrete per stare bene.

Se vuoi, puoi usare questi spunti per scrivere una breve “dichiarazione di intenzione” che chiarisca a te stessa cosa ti aspetti da questa esperienza e per quanto tempo sei disposta a continuare.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi a uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa
Dott.ssa Stefania d'Amito
Sessuologo, Psicoterapeuta, Psicologo
Torino
Buongiorno, mi sembra che ci sia un conflitto emotivo in atto.
Al di là di quello che le dicono le amiche per proteggerla credo sia importante capire quanto stare in questa situazione di appagamento solo sessuale/fisico le stia bene o quanto lei stia cercando di più o senta di provare di più per questa persona.
Perché al di là del benessere fisico sessuale credo possa essere importante capire quanto questo tipo di relazione la faccia star bene così o quanto alla lunga può farle star male perché non risponde a tutti i suoi bisogni.
Dott.ssa Adriana Gaspari
Psicologo clinico, Sessuologo
Chieti
Gentilissima appoggio la sua decisione di continuare a vedere quel ragazzo, con il quale si diverte tanto ed ha scoperto una sessualita' gratificante. Lei e' consapevole di quello che lui le puo' offrire e su che cosa si tira indietro. Si viva questo momento di gratificazione e limite( lui non vuole una relazione affettiva).
Resto a disposizione e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Marika Fiengo
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Salve, capisco molto bene il conflitto che stai vivendo e l'hai descritto con estrema chiarezza. Sei già riuscita a mettere a fuoco in modo maturo la tensione tra ciò che il tuo lato razionale desidera (una relazione stabile, sicura e che ti dia continuità affettiva) e ciò che il tuo lato più istintivo e corporeo ti sta chiedendo (vivere appieno un’esperienza erotica intensa, liberatoria e gratificante).

Questa ambivalenza è del tutto normale e comune: molte persone, soprattutto dopo una relazione lunga e "insoddisfacente" (come tu stessa l'hai definita), sperimentano un "risveglio", una curiosità e un'apertura alla scoperta che le portano a voler esplorare parti di sé finora rimaste nascoste e ignote. Non è segno di incoerenza, ma di crescita, e indicano che stai scoprendo nuove dimensioni della tua sessualità e della tua identità di donna.

Sono d'accordo con te! Lui è stato chiaro, e la chiarezza di lui è un punto a favore. Non ti ha illusa: ti ha detto apertamente cosa può e cosa non può offrire, non ti ha preso in giro e ha messo le cose in chiaro sin da subito.

Ti suggerisco di riflettere sulla possibilità di legittimarti a vivere il presente. Non sei obbligata a incasellare ogni esperienza in un “per sempre”. Potresti chiederti se sei disposta a concederti questo spazio di esplorazione - sapendo che è finalizzato al soddisfacimento sessuale - e allo stesso tempo restare aperta a incontrare qualcuno che invece voglia qualcosa di più stabile.
E ricorda che non c’è alcuna fretta di prendere una decisione definitiva: puoi concederti del tempo per osservare come questa esperienza ti fa stare davvero, senza forzarti né a chiudere né a idealizzare. Una cosa non esclude l’altra: puoi vivere il piacere e, allo stesso tempo, continuare a interrogarti su cosa desideri a livello affettivo e relazionale. Il punto centrale resta capire se questa situazione, nell’insieme, ti nutre o ti svuota.

La tua scelta non deve dipendere dalle preoccupazioni degli altri. Non bisogna fare una scelta per per dimostrare qualcosa a terze persona, ma è importante rispettare i propri tempi e valori interiori.

Se vuoi, resto a disposizione per qualsiasi approfondimento ulteriore,
Dott.ssa Marika Fiengo.

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