A 43 anni non è semplice accettare una diagnosi di osteoporosi. I pareri dei medici in merito ai far

6 risposte
A 43 anni non è semplice accettare una diagnosi di osteoporosi. I pareri dei medici in merito ai farmaci disponibili sono divergenti e contraddittori. Gravi e molteplici effetti collaterali , dubbia efficacia. Esistono cure alternative a quelle proposte dalle case farmaceutiche?
Salve. Nei casi di Osteoporosi ad insorgenza precoce, come nel suo caso, non ci si può limitare alla semplice diagnosi e trattamento dell'osteoporosi ma vanno ricercate alcune possibili cause che possono avere determinato la stessa. Individuata l'eventuale causa (malassorbimento, patologia gastrointestinale, patologia endocrinologica, etc) si può ottenere un miglioramento dell'osteoporosi concomitante attraverso il trattamento della patologia scatenante. Per il resto sono d'accordo con il collega, nei casi di osteoporosi conclamata è comunque indicata una correzione dello stile di vita e una terapia, di solito in prima battuta con bifosfonati, che nonostante i possibili effetti collaterali, come per ogni altro farmaco, sono presenti in diverse formulazioni e ben tollerati dalla maggior parte dei pazienti.

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A 43 anni esiste quasi certamente una causa extraossea che va cercata attentamente, altrimenti nessuna cura avrà sufficiente efficacia. Una volta eliminata quella, d'accordo con i colleghi che hanno già risposto. Le cure sono quelle, e non esistono alternative.
Esistono delle terapia di supporto fitoterapiche, dieta specifica, allenamento aerobico quotidiano anche leggero, ma parliamo di osteoporosi in fase iniziale e con un T-score trascurabile il che configura il tutto in una osteoporosi come processo fisiologico dell'invecchiamento (che è il giusto inquadramento di questa condizione clinica). Valori più elevati di T-score, fattori di rischio associati, menopausa verosimilmente precoce (come mi pare di capire dal suo post9; fanno purtroppo propendere per un intervento farmacologico pur sempre associato ai consigli di igiene di vita quotidiana su citata. Il suo caso necessita comunque di valutazione in studio data la sua giovane età.
Come scrivo sempre,alla base di ogni terapia c'è una diagnosi accurata.
Hai mestruazioni regolari?Hai avuto gravidanze?Sei celiaca? Hai una familiarità per osteoporosi? Hai alterazioni tiroidee?Sei sottopeso? Hai fatto un dosaggio plasmatico della vitamina D3?
In una fase iniziale tento sempre di cercare di risolvere il problema utilizzando sostanze di origine naturale e solamente in un secondo momento effettuare terapie con farmaci di sintesi. va in tutti i casi approfondita la diagnosi del perchè ha a 43 anno l'osteoporosi con opportune ricerche fatte con esami del sangue
Salve, di solito dico alle/ai mie/i pazienti che nessun farmaco è curativo, essendo per lo più dei sintomatici, ma che allo stesso tempo hanno migliorato di molto la qualità e durata della vita di molte persone. I farmaci non bisogna ne amarli ne odiarli, vanno usati quando strettamente necessario. Il problema di buona fetta della classe medica è trattare un problema direttamente con un farmaco o con un intervento chirurgico, ma, spesso e volentieri, molto si potrebbe fare solo cambiando lo stile di vita (alimentazione, integrazioni, attività fisica, qualità del sonno, gestione dello stress,ecc). Il primo approccio dovrebbe essere quello di cambiare le condizioni che ci hanno portato ad avere un problema, mettere il corpo nelle condizioni ideali per funzionare al meglio, vedere come reagisce a questi cambiamenti e solo in un secondo momento usare, qualora fosse necessario, un supporto farmacologico o intraprendere un intervento chirurgico. Quindi, rispondendo alla sua domanda, sì, molto si può fare senza farmaci ma ci possono essere condizioni in cui non se ne può fare meno. Anche io sono dell'idea che meno farmaci si usano meglio è

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