Domande del paziente (1498)
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, sì senza dubbio può aiutarla a gestire la sua fobia e l'ansia che ne deriva. Per il dosaggio dipende dalla sua età, corporatura e presenza o meno di altre patologie per cui potrebbe essere sconsigliato... Altro
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, la prima cosa da fare è coinvolgere il medico di base per tentare di fare una visita domiciliare. Qualora la persona rifiutasse di sottoporsi a tale accertamento allora il medico di base dovrà valutare... Altro
RISPOSTA DEL DOTTORE:
salve, la sua situazione è molto complessa e richiede un approfondimento tramite una visita ambulatoriale per capire meglio il suo disagio che ha comunque ben espresso e in maniera minuziosa. Le consiglio... Altro
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, sarebbe utile sapere anche da quando assume tavor e cipralex, a che dosaggio. Lo scalaggio talvolta può essere difficoltoso
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, in effetti il collega è stato un pò enigmatico. L'olanzapina comunque può aiutarla a ridurre la rimuginazione e la rigidità del pensiero
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, in fase iniziale di titolazione della posologia può accadere. Può essere utile impostare una terapia ansiolitica di copertura per le prime settimane
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, intende dire che non siamo di fronte ad una psicosi con deliri di persecuzione e riferimento ma piuttosto che ha delle oscillazioni del pensiero con momenti in cui ha la percezione che gli altri... Altro
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, sembra che stia sperimentando una sorta di fenomeno di depersonalizzazione in cui a causa di forti stati emotivi il soggetto si distacca sempre di più dai propri pensieri e dal proprio corpo. E'... Altro
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, la paura del collega che ha sconsigliato sereupin è che vista la familiarità per disturbo bipolare anche lei possa manifestare uno stato di mania indotta dall'uso di antidepressivi. Credo sia necessario... Altro
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, spesso in psichiatria la terapia viene prescritta sulla base dei sintomi rilevati e non sulla base dell'entità nosografica che viene messa come "etichetta". Una terapia come questa viene prescritta... Altro
Buongiorno. Ho quasi 30 anni e, in seguito a ricerche su riviste scientifiche e guardando conferenze con persone che raccontano la propria esperienza, ho iniziato a pensare di avere l’ADHD. Fin da bambina sono distratta, svagata, tendo a iniziare molte cose senza completarle, mi distraggo quando parlo con le persone, leggo o guardo film, ho avuto molti interessi che mi prendevano completamente ma abbandonati in qualche mese. I miei studi sono stati contrassegnati da un altalenarsi di voti alti e bassi, ho molta memoria per tutto quello che mi interessa, niente per il resto. Abitualmente dimentico di fare cose, sbaglio le date degli appuntamenti, lascio cose in giro, perdo oggetti. Ho la costante sensazione che il mio cervello pensi contemporaneamente più cose senza che io possa deciderlo, e cerco sempre di fare più cose contemporaneamente, in automatico. Fatico a trovare motivazione, devo essere costantemente stimolata. Ho trovato un modo di organizzarmi che comunque non mi impedisce di fare confusione e delle tecniche che bene o male mi mantengono a galla, ma ho la sensazione che il mondo non sia fatto per me. Credo che la mia intelligenza possa avermi portata a mascherare con successo questa neurodiversità, anche forse emulando gli altri per non essere più quella diversa, strana, eccetera. Ma mi rendo conto che era molto più facile quando dovevo soltanto studiare. Essere me stessa senza controllare ossessivamente tutto quello che faccio (e quindi essere semplicemente quasi rilassata) mi porta spesso a conflitti con le persone che mi sono vicine, soprattutto per la mia disattenzione e la mia iperattività (e logorrea). Spesso le persone credono che non mi importi abbastanza di loro (non mi faccio sentire, non ascolto quando parlano), o giudicano eccessive le mie reazioni emotive e le reazioni alle critiche.
Aggiungo per completare il quadro che non sono riuscita a trovare un vero lavoro e che in passato (talvolta si ripresentano) ho avuto problemi di ansia, depressione, autolesionismo, dca ed episodi dissociativi, e sono stata in terapia a lungo. Da poco ho ricominciato ma ho la sensazione che, a causa forse della scarsità di studi sull’adhd nelle donne adulte, non venga presa in considerazione questa ipotesi. Vorrei capire se ci sia qualche medico specializzato nell’ADHD negli adulti che possa aiutarmi in qualche modo o suggerirmi qualche centro specializzato.
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, se vuole ho il nome di un collega che si occupa di ADHD a Padova
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, alimenti assunti in quantità moderate non alterano gli effetti della terapia con zoloft
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, ha controllato i livelli ematici di valproato? Le interazioni farmacocinetiche con altri farmaci sono molteplici e potrebbero comportare un aumento della valproatemia. In altre parole potrebbe aver... Altro
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, non è assolutamente così. Il disturbo ossessivo compulsivo è una patologia assolutamente meritevole di una presa in cura presso il Centro di Salute mentale. La gravità di tale patologia varia da... Altro
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, molto dipende anche dalle condizioni di conservazione del flaconcino durante queste settimane
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, non ci sono particolari interazioni ma segnali comunque la cosa e la restante terapia farmacologica che assume al medico vaccinatore al momento della valutazione prima dell'iniezione del vaccino Altro
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, solitamente ci vogliono almeno 2-3 settimane prima di avere degli effetti terapeutici. Dipende inoltre dal dosaggio che sta assumendo anche. Le segnalo inoltre che in maniera paradossa nei primi... Altro
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, dipende naturalmente da caso a caso. Ma in linea generale se si riesce a costruire una buona alleanza terapeutica è possibile effettuare un percorso terapeutico completamente a distanza
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, la ciclicità di questo peggioramento mi fa pensare che possa essere almeno in parte dovuta a fattori esterni o comunque difficilmente riconducibili alla terapia farmacologica. Ha mai pensato di... Altro
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, se ha astinenza da benzodiazepine allora potrebbe essere utile passare a una benzodiazepina a lunga emivita e poi ridurre il dosaggio. E' da capire se questa cosa sia fattibile ambulatorialmente... Altro