Visita gastroenterologica
• 110 €
La prima visita gastroenterologica è un incontro specialistico mirato alla valutazione del tratto gastrointestinale, che include esofago, stomaco, intestino, fegato, pancreas e cistifellea. È utile per diagnosticare, trattare o prevenire disturbi digestivi e metabolici, e per fornire consigli per migliorare il benessere dell’apparato digerente.
1. Obiettivi della prima visita gastroenterologica
• Valutare i sintomi: Analizzare problemi come dolori addominali, gonfiore, diarrea, stitichezza, reflusso o alterazioni della digestione.
• Individuare patologie: Diagnosticare condizioni come gastrite, colite, malattia da reflusso gastroesofageo (GERD), intolleranze alimentari, malattie infiammatorie intestinali (Morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa), o patologie epatiche.
• Pianificare un percorso terapeutico: Proporre terapie farmacologiche, esami diagnostici o modifiche dietetiche.
• Prevenzione: Identificare fattori di rischio per tumori gastrointestinali o altre patologie croniche.
2. Fasi della prima visita
1. Colloquio iniziale (Anamnesi)
Il medico gastroenterologo inizia con una raccolta di informazioni dettagliate:
• Motivo della visita: Sintomi specifici, durata, intensità e frequenza.
• Storia clinica personale:
• Malattie pregresse (es. ulcere, intolleranze alimentari, patologie epatiche).
• Eventuali interventi chirurgici sull’apparato digerente.
• Terapie farmacologiche in corso.
• Storia familiare: Presenza di malattie gastrointestinali o epatiche nei familiari (es. tumori, malattie infiammatorie croniche).
• Stile di vita: Dieta abituale, consumo di alcol, fumo, attività fisica e livello di stress.
2. Esame obiettivo
Il medico procede con un esame fisico per valutare lo stato generale e rilevare eventuali segni di problemi gastroenterologici:
• Osservazione: Controllo di eventuali segni visibili (es. ittero, gonfiore addominale).
• Palpazione dell’addome: Per identificare zone dolorose, masse anomale o segni di distensione intestinale.
• Auscultazione: Utilizzo dello stetoscopio per ascoltare i rumori intestinali.
3. Indicazioni diagnostiche
Se necessario, il gastroenterologo può prescrivere esami diagnostici per approfondire la valutazione:
• Esami del sangue: Per controllare la funzionalità epatica, renale o i marcatori di infiammazione.
• Esami delle feci: Per rilevare infezioni, sangue occulto o disbiosi intestinale.
• Endoscopie:
• Gastroscopia: Per valutare l’esofago, lo stomaco e il duodeno.
• Colonscopia: Per esaminare l’intestino crasso e identificare polipi, infiammazioni o altre anomalie.
• Ecografia addominale: Per valutare organi come fegato, pancreas e cistifellea.
• Test di intolleranza o respiratori: Per diagnosticare intolleranze alimentari o sovracrescita batterica intestinale (SIBO).
3. Discussione e piano terapeutico
Alla fine della visita, il gastroenterologo:
• Fornisce una diagnosi preliminare: Basata sull’anamnesi e sull’esame fisico.
• Propone un percorso terapeutico personalizzato:
• Terapie farmacologiche (es. antiacidi, probiotici, antinfiammatori).
• Modifiche dello stile di vita e della dieta.
• Programmazione di eventuali esami diagnostici.
• Risponde a domande: Chiarisce dubbi o preoccupazioni del paziente.
4. Durata e preparazione
• Durata della visita: Circa 30-45 minuti, a seconda della complessità del caso.
• Preparazione:
• Portare esami precedenti o referti medici.
• Annotare sintomi specifici e la loro durata.
• Comunicare eventuali farmaci in uso o allergie.
5. Vantaggi della prima visita gastroenterologica
• Diagnosi precoce: Identificazione tempestiva di problematiche gastrointestinali.
• Approccio personalizzato: Trattamenti mirati in base alle esigenze del paziente.
• Miglioramento della qualità di vita: Gestione efficace di sintomi che interferiscono con la quotidianità.