Quali sono le complicanze del diabete di tipo 1

Endocrinologia • 17 febbraio 2017 • Commenti:

Il diabete di tipo 1 è una malattia complessa e, se non trattata adeguatamente, può portare a diverse complicazioni, sia a breve che a lungo termine. La gestione adeguata dei livelli di glicemia aiuta a prevenire queste complicazioni e, se quest’ultime si sono già sviluppate, a gestire i sintomi e ad evitare ulteriori danni.

Cos’e il diabete di tipo 1

Il diabete di tipo 1, una volta noto come diabete giovanile o insulinodipendente, è una condizione cronica nella quale il pancreas produce poca o nessuna insulina, un ormone necessario per l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule.

Diversi fattori possono contribuire allo sviluppo del diabete di tipo 1, tra cui i fattori genetici e l'esposizione a determinati virus. Sebbene il diabete di tipo 1 colpisca di solito durante l'infanzia o l'adolescenza, può anche svilupparsi in età adulta.

Non esiste una cura definitiva per il diabete di tipo 1, ma nonostante ciò questa malattia può essere gestita assumendo insulina.

Quali sono le complicanze del diabete di tipo 1

Se gestito in modo adeguato, il diabete è relativamente facile da controllare e le complicanze acute sono sempre più rare. Le complicanze a breve termine del diabete includono:

  • ipoglicemia, caratterizzata da livelli bassi di glicemia. È una delle complicazioni più comuni, che si sviluppa quando la dose di insulina viene assunta in quantità eccessiva oppure se con l’assunzione non si rispettano gli orari, la dieta e le necessità a seconda dell’attività fisica. I segni e sintomi sono solitamente facili da riconoscere e comprendono: battito cardiaco accelerato, sudorazione, pallore, ansia, confusione, sonnolenza, mal di testa e intorpidimento;

  • chetoacidosi diabetica, è un disturbo caratterizzato dall’accumulo dei chetoni nel sangue. Questi chetoni derivano dal metabolismo alterato degli acidi grassi, utilizzati come fonte d’energia a causa della mancanza dell’insulina. I segni e i sintomi della chetoacidosi includono: minzione frequente, sete intensa, dolore addominale, perdita di peso, confusione, debolezza, alito fruttato, sonnolenza, ecc. 

Le complicanze del diabete a lungo termine si sviluppano nel corso degli anni e sono tutte legate a uno scarso controllo della glicemia. In sostanza, se si lavora per evitare le complicazioni a breve termine, si possono evitare anche quelle a lungo termine.

Risultati di glicemia alta

Una glicemia elevata per lunghi periodi di tempo può danneggiare i vasi sanguigni, piccoli e grandi. I danni a livello dei vasi sanguigni piccoli provocano complicanze microvascolari, tra le quali:

  • malattie degli occhi, come la retinopatia diabetica o la cataratta. La retinopatia è una malattia della retina, molto più comune della cataratta nei soggetti affetti dal diabete di tipo 1, ma entrambi i disturbi possono causare la perdita della vista. Chiunque soffre dal diabete dovrebbe sottoporsi annualmente ad un esame completo degli occhi per assicurarsi di poter diagnosticare al più presto gli eventuali cambiamenti;

  • malattie renali come la nefropatia diabetica, una malattia caratterizzata da un lento deterioramento della funzione renale che, nei casi più gravi, può portare a insufficienza renale. Il test della microalbuminuria, che valuta la presenza dell’albumina nelle urine, può aiutare ad identificare tempestivamente la nefropatia diabetica;

  • danni al sistema nervoso, come la neuropatia diabetica. La neuropatia diabetica periferica è la forma più comune dei danni ai nervi e più spesso colpisce i nervi dell’arto inferiore.  Il piede diabetico o neuropatico è una delle complicanze più rilevanti del diabete di tipo 1. Le persone affette possono perdere la sensibilità dei piedi oppure provare dolore, debolezza o formicolio. La neuropatia autonoma colpisce i nervi che coordinano i processi come la digestione, la circolazione, il controllo della vescica e la funzione sessuale;

I danni a livello dei vasi sanguigni grandi provocano complicanze macrovascolari, tra le quali:

  • malattie cardiache

  • ictus

  • malattie arteriose periferiche

Queste malattie vengono raggruppate sotto il nome di “malattie cardiovascolari”. I due tipi più comuni di malattie cardiovascolari sono la malattia coronarica, causata da depositi di grasso nelle arterie che alimentano il cuore, e l'ipertensione. Le persone affette da diabete sono circa cinque volte più a rischio di sviluppare la malattia coronarica o l’ictus.

Un attento monitoraggio e la gestione della glicemia possono ridurre del 50% le probabilità di sviluppare una di queste complicanze.

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