Perdite vaginali- cause, tipo, diagnosi e trattamento

Ginecologia • 29 dicembre 2016 • Commenti:

Le perdite vaginali rappresentano un fenomeno fisiologico che si verifica regolarmente in tutte le donne: si tratta della fuoriuscita di un secreto fluido o semifluido dall'orifizio vaginale esterno.
Tale secreto è prodotto da ghiandole presenti nella parete della vagina e della cervice uterina e protegge il micro ambiente vaginale dall'insorgenza di infezioni batteriche.

Tuttavia, alcuni tipi di perdite possono indicare la presenza di un'infezione in atto: in questi casi le perdite diventano più abbondanti, assumono un colore e un odore caratteristico a seconda delle cause e talvolta possono essere associate ad irritazione e prurito vaginale.

Tipi di perdite vaginali
 

È possibile individuare diverse tipologie di perdite vaginali, in base al loro colore e alla loro consistenza. Alcuni tipi di perdite sono fisiologiche e presentano generalmente un colorito biancastro e un aspetto filamentoso. In altri casi, si è dinanzi a perdite causate da una condizione di interesse clinico che richiede un trattamento adeguato.

Perdite biancastre
 

La presenza di perdite vaginale di colore bianco, in particolar modo all'inizio o alla fine del ciclo mestruale, rappresenta un fenomeno normale. Tuttavia, se le perdite sono accompagnate da bruciore e prurito vaginale e appaiono dall'aspetto e dalla consistenza caseosa, si tratta di una condizione non fisiologica che deve essere indagata. Questo tipo di perdita può essere un sintomo di una candidosi.

Perdite chiare e fluide
 

Questo tipo di perdite dall'aspetto chiaro e trasparente e dalla consistenza fluida possono verificarsi in ogni giorno del mese, ma sono più abbondanti dopo un intenso esercizio fisico.

Perdite chiare e viscose
 

Quando le perdite appaiono chiare, ma più viscose e dalla consistenza simile a quella del muco, è molto probabile che sia in corso l'ovulazione. Anche in questo caso si tratta di perdite del tutto fisiologiche.

Perdite vaginali scure
 

Perdite vaginali scure e dal colorito brunastro sono considerate normali, soprattutto quando si verificano durante o dopo il ciclo mestruale. Al termine del ciclo infatti non è insolito registrare delle perdite di un colore rosso scuro tendente al marrone. Talvolta si verificano delle piccole perdite di sangue tra un ciclo e l'altro: tale perdite si presentano sotto forma di piccole macchie. Quando queste perdite si verificano in seguito ad un rapporto sessuale non protetto, possono anche indicare la presenza di una gravidanza e, in particolare, la presenza di macchie brunastre nelle fasi iniziali può significare che si è dinanzi ad un aborto.

In rari casi, perdite vaginali brunastre possono essere il segnale di un cancro alla cervice. È quindi importante sottoporsi ogni anno a controlli regolari, per individuare qualsiasi alterazione della struttura della cervice uterina.

Perdite giallognole e verdi
 

La presenza di perdite vaginali dal colore giallognolo tendenti al verde, soprattutto se schiumose e maleodoranti, non costituiscono un fenomeno fisiologico. Questo tipo di perdite può essere il sintomo della tricomoniasi, malattia spesso trasmessa per via sessuale.

Le cause delle perdite vaginali
 

La presenza di piccole perdite vaginali è un fenomeno del tutto normale: rappresentano il modo con cui il corpo depura e protegge l'ambiente vaginale. Ed è inoltre normale che queste perdite tendano ad aumentare in presenza di un intenso esercizio fisico, in seguito all'attività sessuale, durante l’assunzione della pillola anticoncezionale o per una condizione di stress emotivo.

Tuttavia, perdite vaginali troppo abbondanti possono essere causate da un'infezione.

  • Vaginosi batterica
    È un'infezione batterica piuttosto comune che causa un aumento delle perdite vaginali caratterizzate da un odore sgradevole, simile a quello del pesce, sebbene molto spesso quest'infezione appaia del tutto asintomatica. In genere, la vaginosi batterica si verifica soprattutto nelle donne che hanno rapporti sessuali non protetti con partner occasionali.
     
  • Tricomoniasi
    Questa infezione è causata da un protozoo ed è trasmessa generalmente per via sessuale, ma può essere contratta anche utilizzando accessori da bagno appartenenti ad una persona infetta. L'infezione da Trichomonas vaginalis provoca delle perdite vaginali di colore giallo o verde e dall'odore sgradevole. Altri sintomi che caratterizzano questo tipo di infezione sono bruciore e prurito vaginale.
     
  • Candidosi
    Quest’infezione si sviluppa per la proliferazione di un fungo che causa perdite vaginali di colore bianco a consistenza caseosa, oltre ad una forte infiammazione che provoca bruciore e prurito ai genitali esterni.
  • Gonorrea e clamidiosi
    La gonorrea e la clamidiosi sono due malattie a trasmissione sessuale responsabili di perdite vaginali più abbondanti, che si presentano di colore giallo o verdognolo e di consistenza viscosa.
  • Malattia infiammatoria pelvica
    Infiammazione che è trasmessa sessualmente e si verifica quando i batteri proliferano nella vagina e negli organi deputati alla riproduzione. Provoca perdite vaginali abbondanti e maleodoranti.
  • Papillomavirus
    L'infezione da Papillomavirus, trasmessa per via sessuale, può provocare il cancro alla cervice uterina. Questo tipo di cancro è inizialmente asintomatico, ma può causare perdite vaginali scure, con tracce di sangue e dal cattivo odore.

Curare le perdite vaginali
 

Se si è in presenza di perdite vaginali abbondanti, in particolare se associate ad altri sintomi come febbre, dolori addominali o improvvisa perdita di peso, allora è il caso di rivolgersi al proprio medico.

Il medico, in genere, dopo aver chiarito il quadro sintomatologico del paziente con una serie di domande, può procedere con un esame pelvico. Se anche questo esame non rileva la presenza di infezioni, è probabile che il medico decida di prelevare dei campioni per le analisi di laboratorio.

Una volta individuata la causa, è possibile procedere con le cure adeguate, che si diversificano in base alla causa primaria delle perdite vaginali.

Le infezioni causate da funghi come nella candidosi, vengono trattate con prodotti antimicotici come creme o gel da applicare nella vagina. La vaginosi batterica e la tricomoniasi sono invece trattate con antibiotici.

È inoltre possibile seguire alcuni consigli utili a ridurre notevolmente i rischi di sviluppare infezioni che determinano poi fastidiose perdite vaginali:

  • assicurarsi di mantenere un adeguato livello di igiene intima, preferendo saponi neutri e delicati;
  • evitare saponi aggressivi o lavaggi troppo frequenti, che potrebbero peggiorare il bruciore e il prurito vaginale e favorire la proliferazione di alcuni batteri;
  • praticare sesso protetto per evitare malattie sessualmente trasmissibili.

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