Per quanto tempo si può tenere un tampone?

Ginecologia • 18 gennaio 2017 • Commenti:

Gli assorbenti interni, comunemente chiamati tamponi, sono strumenti di uso comune per assorbire il flusso mestruale direttamente all’interno del canale vaginale, impedendo così ai liquidi di fuoriuscire.

In genere, il loro valore di assorbimento è identificato da un numero di gocce sulla confezione: da 1, un tampone light, a 4 o più, tamponi superplus.

Fondamentale differenza è anche data dalla modalità con cui si espandono assorbendo il sangue: alcuni si espandono in lunghezza, altri in larghezza.

Come utilizzare i tamponi?

Importante precauzione prima di usare un assorbente interno: lavarsi bene le mani. Ciò che si sta toccando andrà a contatto con le mucose interne della vagina, sensibili e con un alto rischio di trasportare batteri all’interno. Perciò aprire la confezione dei tamponi e procedere all’inserimento solo dopo essersi lavatisi le mani è una precauzione importante per evitare potenziali infezioni.

La posizione ideale per inserire un tampone è in piedi. Importantissimo è lasciare che i muscoli si rilassino il più possibile, altrimenti l’inserimento sarà più difficoltoso, se non addirittura doloroso. Per chi è all’inizio, è consigliabile usare un tampone dotato di applicatore; in pratica, un tubicino di carta o plastica che contiene al suo interno il tampone. Una volta inserito in vagina l’applicatore, con la parte più larga rivolta verso l’alto, premere la parte più stretta come se si trattasse di una siringa. In questo modo si spinge il tampone dentro la vagina e si può rimuovere l’applicatore.

Rimuovere il tampone è molto semplice: divaricare le gambe, rilassare anche qui i muscoli e tirare delicatamente l’apposito cordoncino per estrarlo.

Vantaggi del tampone

Il vantaggio principale è il valore di assorbimento. Si può indossare qualsiasi tipo di indumento senza timore che si veda all’esterno o che durante attività fisica si sposti e non copra più l’area vaginale.

Non vi è nemmeno il problema dei cattivi odori dovuti ai liquidi interni alla vagina, specialmente il sangue: non fuoriuscendo nulla, l’odore resta all’interno. Irritazioni e pruriti della cute sono impossibili usando un assorbente interno.

Quanto a lungo si può indossare un tampone?

Lo svantaggio principale del tampone è però il suo tempo limite di utilizzo. Tale limite è tra le 4 e 8 ore. Oltre e va cambiato. Va anche cambiato se si vede il cordoncino sporco di sangue, segno inequivocabile che il tampone è intriso di sangue e non ne può assorbire altro.

Nel caso si usasse un tampone ad alta capacità di assorbimento è possibile che contribuisca ai crampi mestruali. Non utilizzare quindi tamponi con un grado di assorbenza ben più alto di quello effettivamente necessario.

È importante non tenere lo stesso tampone per più di 8 ore, per evitare il possibile insorgere della sindrome da shock tossico o TSS. Questa è una patologia causata da una tossina di origine batterica descritta per la prima volta nel 1978. Molto rara, circa 3 casi su 10.000 donne mestruate, non è affatto da sottovalutare però in quanto causa febbre alta, vomito, diarrea, arrossamento cutaneo, vertigini, dolori muscolari, mal di gola e svenimenti, solo per citare alcuni dei principali sintomi. La sindrome può presentarsi sia durante il ciclo che dopo. Appena si dovesse riscontrare uno di questi sintomi, rivolgersi immediatamente ad un medico dal momento che la sindrome, se non trattata in tempo, risulta letale.

Alcuni suggerimenti per evitare di contrarre la sindrome da shock tossico sono:

  • scegliere il minor grado di assorbenza necessario;
  • scegliere tamponi di cotone o tessuto invece di rayon. Ancora meglio, usare tamponi di cotone idrofilo purissimo e non costituiti da miscele di vari materiali;
  • evitare di usare il tampone di notte o in generale mentre si dorme (si potrebbe dormire più a lungo del previsto e tenere il medesimo tampone per più delle 8 ore raccomandate);
  • nel caso di un flusso particolarmente abbondante, cambiare il tampone anche dopo 2-3 ore o indossare anche un salvaslip.

Se il tampone viene usato in modo corretto, lavandosi prima le mani, applicandolo correttamente senza forzarlo e sostituendolo al massimo dopo 8 ore, non vi sono rischi particolari.

Conclusioni

Il tampone è largamente un prodotto sicuro e con numerosi vantaggi rispetto agli assorbenti esterni. Le precauzioni d’uso sono minime e facilmente osservabili. I rischi di contrarre la sindrome da shock tossico veramente bassi e facilmente evitabili cambiando spesso il tampone e applicandolo in modo corretto. Avere una piccola scorta sempre disponibili di tamponi e non usarli di notte è sufficiente per evitare tutti i possibili problemi e beneficiare della comodità ed estrema efficacia degli assorbenti interni.

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