Meccanismi anomali di contro regolazione nel diabete

Endocrinologia • 13 febbraio 2017 • Commenti:

Il diabete è una patologia che interessa quasi 40 milioni di persone nel mondo. Diffuso maggiormente nei paesi sviluppati, la lotta a questa malattia è una delle tre emergenze sanitarie individuate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dopo malaria e tubercolosi.

Definizione

Il diabete è una patologia cronica caratterizzata da elevati livelli di zucchero, o glucosio, nel sangue (iperglicemia).

Una delle funzioni  del pancreas è la produzione di un ormone chiamato insulina. La sua funzione è quella di consentire al glucosio di entrare nelle cellule, permettendo così l’utilizzo dello zucchero come fonte energetica cellulare.

Quando questo meccanismo è alterato, si ha un difetto nella produzione o nell’utilizzo dell’insulina, con il conseguente accumulo e incremento degli zuccheri nel sangue.

Classificazione del diabete

Esistono diverse tipologie di diabete, che viene classificato in:

  • diabete di tipo 1 (insulino dipendente): l’insulina non viene prodotta e servono delle iniezioni giornaliere sottocutanee dell’ormone per tutta la vita; rappresenta il 10% dei casi;

  • diabete di tipo 2 (non insulino dipendente): è la forma più frequente (90% dei casi) ed è caratterizzata da un deficit parziale della secrezione dell’insulina o da un’impossibilità delle cellule dell’organismo a usare questo ormone. Solitamente è trattato con farmaci ipoglicemizzanti orali;

  • diabete gestazionale: ogni situazione in cui si misura un alto livello di glucosio ematico per la prima volta in gravidanza;

  • diabete secondario ad altra patologia (es. malattia del pancreas) o farmaci (es cortisone).

Il diabete ha una frequenza diversa in base all’età:

  • Il diabete di tipo 1 si manifesta nell’infanzia e nell’adolescenza;

  • Il diabete di tipo 2 si manifesta solitamente dopo i 30-40 anni.

Complicanze

Come tutte le patologie, il diabete presenta delle complicanze che si possono dividere in:

  • complicanze acute:

    • ipoglicemia;

    • chetoacidosi diabetica;

    • coma iperosmolare non chetosico.

  • complicanze croniche:

    • disturbi oculari (retinopatia);

    • patologie del rene (nefropatia diabetica);

    • malattie vascolari (arteriosclerosi);

    • neuropatia diabetica, che può portare al cosiddetto piede diabetico.

L’ipoglicemia nel paziente diabetico

Il controllo dei valori glicemici è essenziale per prevenire le complicanze. Quando questo controllo viene a mancare, una delle complicazioni acute più frequenti, specialmente nei pazienti affetti da diabete di tipo 1, è l’ipoglicemia.

Questa condizione è caratterizzata da un rapido abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue.

Le cause possono essere:

  • mancata osservanza di una dieta corretta (es. saltare il pasto);
  • insulina o farmaci ipoglicemizzanti orali assunti in dose eccessive;
  • attività fisica non prevista.

I sintomi sono molteplici, per esempio:

  • malessere generale;
  • debolezza;
  • mal di testa;
  • tremori;
  • sudorazione;
  • pallore

Se l’ipoglicemia è lieve, il trattamento può essere effettuato dall’individuo stesso tramite l’assunzione di carboidrati semplici (3 biscotti, un cucchiaino di zucchero, una banana o 30gr di cioccolata). Se l’ipoglicemia si presenta nella forma grave, invece, è necessario il ricorso all’ambulanza e l’ospedalizzazione.

Le conseguenze dell’ipoglicemia a livello del cervello sono le più gravi: si passa da un iniziale indebolimento della vista, fino a un’alterazione della vigilanza che può arrivare alla perdita della coscienza e, nei casi più gravi, alla morte.

Ipoglicemia e glucometro

L’ipoglicemia è una complicanza acuta da non sottovalutare e per questo è importante la prevenzione:

    • seguire una dieta equilibrata e programmare pasti piccoli e frequenti;

    • avere sempre a portata di mano degli zuccheri da ingerire al bisogno;

    • monitorarsi autonomamente la glicemia con l’ausilio del glucometro.

Il glucometro è un dispositivo diagnostico di piccole dimensioni e altamente affidabile. Il paziente è in grado di misurare il livello degli zuccheri nel sangue capillare praticando un piccolo foro su un polpastrello. La piccola goccia di sangue fuoriuscita viene posata in contatto con la striscia reattiva della macchina, che entro 10 secondi elaborerà il valore di glucosio e lo visualizzerà sullo schermo.

Questo strumento è utile all’autocorrezione del dosaggio dell’insulina da parte del paziente e può inoltre aiutare il diabetologo a impostare una corretta terapia insulinica.

Esperto

Vuoi un suggerimento medico? Contatta i nostri dottori!

Trova subito un dottore »

Commenti: (0)