Le ragazze vergini possono usare assorbenti interni o coppette mestruali?

Ginecologia • 4 gennaio 2017 • Commenti:

Gli assorbenti interni sono una pratica alternativa agli assorbenti esterni, particolarmente apprezzata soprattutto dalle ragazze con uno stile di vita dinamico e sportivo; tuttavia, non è raro che le adolescenti nutrano dubbi sulla reale possibilità di utilizzarli perché sono ancora vergini.

Più recentemente, abbiamo assistito anche alla diffusione delle coppette mestruali, che rappresentano a loro volta una possibile opzione alternativa all’uso dei tamponi. Anche in questo caso, ci si può legittimamente domandare esse possano essere utilizzate anche dalle ragazze che non hanno ancora avuto la prima esperienza sessuale.

Vediamo quindi insieme come stanno effettivamente le cose.

Verginità e assorbenti interni

Come dicevamo, i dubbi delle ragazze adolescenti in merito alla possibilità di usare i tamponi quando si è ancora vergini sono molto diffusi. Medici e farmacisti si sentono spesso rivolgere questa domanda e la risposta è che si possono usare senza problemi.

Dal punto di vista medico, infatti, non c’è alcuna ragione per cui gli assorbenti interni non possano essere utilizzati già dalla comparsa del menarca (cioè dalla prima mestruazione).

Anche se si è ancora vergini (salvo rari casi), l’imene, cioè la membrana che ricopre l’orifizio vaginale, è naturalmente dotato di un’apertura, nonché di sufficiente elasticità per consentire il passaggio dell’assorbente interno.

I tamponi sono morbidi e di dimensioni contenute quindi, di per sé, non sono in grado di provocare la rottura dell’imene. D’altra parte, l’integrità dell’imene, come abbiamo detto, non impedisce in alcun modo il corretto posizionamento del tampone all’interno della vagina.

Dato che, quando si è molto giovani, è probabile avere una conoscenza e una consapevolezza più limitate della propria anatomia, all’inizio è consigliabile cominciare con i modelli di assorbenti interni più sottili. Con il tempo, in base al proprio flusso, sarà del tutto naturale passare agli assorbenti interni di capacità maggiore.

A questo proposito, può essere utile sottolineare che le dimensioni indicate sulla confezione degli assorbenti interni non si riferiscono alla “taglia” interna della vagina, ma semplicemente alla capacità di assorbenza massima del tampone, che quindi deve essere scelto in base all’entità del flusso mestruale.

Imparare a usare l’assorbente interno

Chiarito quindi che l’utilizzo di assorbenti interni non comporta assolutamente il rischio di perdere la propria verginità, se si è molto giovani e si desidera cominciare a usare gli assorbenti interni, niente paura. Ecco alcuni consigli utili per chi è alle prime armi.

Prima di tutto, bisogna scegliere il tipo di assorbente interno. In commercio, ne esistono sostanzialmente due tipi: con o senza applicatore. La scelta, in effetti, è in gran parte una questione di preferenza personale. Una buona idea potrebbe essere quella di comprare una scatola del tipo più piccolo di entrambe le tipologie esistenti in commercio (una ha l’applicatore, l’altra no) e provare con quale ci si trova meglio.

La prima volta che si prova a utilizzare un assorbente interno, prestare attenzione a:

  • leggere attentamente le istruzioni riportate sulla confezione;
  • lavarsi bene le mani;
  • usare il tampone solo durante il ciclo mestruale;
  • adottare una posizione che permetta il rilassamento durante l’applicazione e la rimozione del tampone;
  • cambiarlo entro 4-8 ore al massimo.

Cosa sono le coppette mestruali

Le coppe mestruali, che da un po’ di tempo si stanno diffondendo anche in Italia, sono un’interessante alternativa ai tamponi, più economica e rispettosa dell’ambiente: una sola coppetta può essere riutilizzata, semplicemente lavandola, per un paio d’anni.

In pratica, la coppetta mestruale è un dispositivo a forma di imbuto chiuso sul fondo, realizzato in materiale plastico morbido, che si inserisce all’interno della vagina e raccoglie al suo interno il flusso mestruale.

Imparare a usare la coppetta mestruale è un po’ più complicato di quanto non sia per gli assorbenti interni e richiede una consapevolezza della conformazione del proprio corpo maggiore di quella che in media possono avere le ragazze vergini.

Da un punto di vista medico, non c’è alcun motivo per cui una ragazza vergine non possa utilizzare una coppetta mestruale, però, in questo caso, pare sia più facile che l’imene possa lacerarsi. In contesti culturali in cui alla verginità femminile sia attribuita un’importanza sociale, è necessario quindi valutare bene il ricorso a questo sistema.

D’altra parte è bene tener presente che l’imene può anche rompersi casualmente, ad esempio a seguito di attività sportiva o traumi, in assenza di rapporti sessuali, come d’altronde possedere sufficiente elasticità da non rompersi in occasione della prima penetrazione vaginale. Senza scendere nel merito di questioni che possono avere risvolti religiosi o morali, una maggiore conoscenza del proprio corpo consente anche alle ragazze più giovani di compiere consapevolmente le proprie scelte.

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