Cosa sono i calcoli tonsillari? Cause, rimozione e prevenzione

Medicina Generale • 20 dicembre 2016 • Commenti:

I calcoli tonsillari (o tonsilloliti) sono formazioni ricche di calcio localizzate nelle cripte tonsillari, delle fessure profonde nel tessuto linfoide a ridosso delle tonsille palatine e delle tonsille linguali.
Le tonsille sono composte da un tessuto contenente i linfociti, le cellule che si occupano di prevenire e combattere le infezioni intercettando i batteri ed i virus che attraversano il cavo orale.
Le cripte tonsillari hanno il compito di allargare il raggio di azione antibatterica e germicida delle tonsille.
I tonsilloliti sono generalmente di piccole dimensioni e quindi asintomatici, ma i calcoli di dimensioni maggiori possono creare dei problemi come mal di gola, mal d’orecchie, alitosi e infiammazione delle tonsille.
I soggetti più colpiti da questa patologia sono i giovani adulti.

Cause e sintomi

Le cause dei calcoli tonsillari risiedono nelle cripte tonsillari, le quali con la loro conformazione intrappolano batteri, residui di cibo, muco, cellule morte e detriti di altro tipo.
Normalmente entrano poi in azione le cellule del sistema immunitario prodotte dal tessuto linfoide delle tonsille, che provvedono ad eliminare tutti i residui formatisi nelle cripte.
I calcoli tonsillari si formano in seguito al processo di calcificazione dei residui intrappolati nelle cripte tonsillari, causando un ulteriore accumulo di materiale che diventa sempre più difficile da eliminare.
Si parla di processo di calcificazione perché il minerale principale che compone i tonsilloliti è il calcio, ma in essi sono presenti anche altri elementi come fosforo e magnesio.
Gli alimenti a base di latticini contribuiscono a peggiorare le condizioni dei calcoli e si consiglia di evitarli in caso di comparsa di una sintomatologia associabile ai tonsilloliti.

Le ragioni del processo di calcificazione, alla base della formazione dei calcoli tonsillari, non è tuttora chiara.
Secondo alcune ipotesi, la ragione principale per cui si formano i tonsilloliti è la tonsillite cronica, ma sono state avanzate ipotesi riguardo alla relazione tra calcoli tonsillari e allergie alimentari.
Si raccomanda, in ogni caso, di effettuare delle visite specialistiche, per una corretta valutazione dei sintomi e l’individuazione del trattamento più adeguato alla specifica sintomatologia.

I sintomi più tipici ed evidenti dei calcoli tonsillari sono:

  • alito cattivo o alitosi: il sintomo tipico dei tonsilloliti in presenza di tonsillite cronica.
    L’alitosi è causata dalla presenza di gas solfuri, ovvero contenenti zolfo, nel cavo orale;
     
  • mal di gola o faringite: si manifesta soprattutto associata a calcoli tonsillari successivi ad una tonsillite;
     
  • problemi di deglutizione: compaiono in base alla posizione dei tonsilloliti.
    Se i calcoli si trovano in una zona di passaggio degli alimenti, il processo di deglutizione può rivelarsi complesso e doloroso;
     
  • mal d’orecchie: a ridosso delle tonsille si trovano dei nervi che connettono le orecchie al cervello e portano informazioni direttamente al sistema nervoso centrale.
    In caso di tonsilloliti, le fibre nervose possono infiammarsi e provocare dolore alle orecchie;
     
  • tonsille infiammate: i calcoli tonsillari possono provocare l’infiammazione delle tonsille, che tendono ad arrossarsi e a gonfiarsi.

Trattamento dei calcoli tonsillari

In base alle dimensioni dei calcoli e alla gravità dei sintomi, i tonsilloliti possono essere trattati in diversi modi.
Nella maggior parte dei casi i calcoli tonsillari scompaiono dopo qualche giorno dalla loro formazione, senza bisogno di alcun trattamento farmacologico e senza manifestare sintomi.
In casi di sintomatologie lievi, si possono considerare dei rimedi farmacologici: gli antibiotici contribuiscono ad alleviare i sintomi dei calcoli tonsillari, ma non sono in grado di eliminarne i fattori scatenanti, perciò, in presenza di sintomi persistenti, si consiglia una visita medica per individuare una cura adeguata.
Se invece i calcoli tonsillari si verificano in seguito a tonsillite cronica, si consiglia di effettuare gargarismi con acqua salata, che aiutano ad affievolire la sensazione di bruciore.

Nei casi più gravi di calcoli tonsillari, ovvero in presenza di formazioni di grandi dimensioni o di difficoltà respiratorie associate, potrebbe rendersi necessario ricorrere ad un intervento chirurgico di rimozione dei tonsilloliti.

La rimozione dei calcoli tonsillari è un’operazione molto rapida: non richiede ricovero, avviene generalmente in anestesia locale e ha tempi di recupero molto brevi. L’asportazione dei calcoli tonsillari non previene tuttavia da una nuova eventuale calcificazione.

Prevenzione

I soggetti più a rischio di calcoli tonsillari sono quelli che hanno già sperimentato forme di tonsillite.
Attualmente il metodo più utilizzato a livello di prevenzione dei calcoli tonsillari è la rimozione chirurgica delle tonsille palatine, che impedisce di fatto la ricomparsa della patologia attraverso l’eliminazione delle cripte tonsillari, sede dell’accumulo di residui responsabile della formazione dei tonsilloliti.
Recentemente è stato inoltre suggerito un nuovo metodo per il trattamento dei calcoli tonsillari, ovvero la criptolisi laser, che modella i bordi delle cripte tonsillari in modo da chiuderne gli accessi ad eventuali detriti o batteri.

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