Cos’è il feocromocitoma?

Endocrinologia • 16 marzo 2017 • Commenti:

Il feocromocitoma è un tumore raro, quasi sempre benigno, che origina dalla trasformazione neoplastica delle cellule cromaffini.
Nella maggior parte dei casi, il feocromocitoma si sviluppa nella parte interna dei surreni (due ghiandole posizionate al di sopra di ciascun rene), detta midollare surrenale. Le ghiandole surrenali producono ormoni che aiutano l’organismo a funzionare nel modo corretto.

In presenza di un feocromocitoma, viene prodotto un eccesso di ormoni che causano un innalzamento della pressione sanguigna, episodico o persistente. Se non trattato, un feocromocitoma può danneggiare temporaneamente o cronicamente l’organismo, in special modo l’apparato cardiovascolare.

Il feocromocitoma si manifesta soprattutto fra i 20 e i 50 anni di età, ma può svilupparsi in qualsiasi momento. Con il trattamento chirurgico per l’asportazione del feocromocitoma, di solito la pressione sanguigna rientra nei livelli di norma.

Quali sono i segni e i sintomi del feocromocitoma?

Tra i principali segni e sintomi del tumore, si possono elencare:

  • pressione del sangue alta

  • battito cardiaco accelerato

  • forte sudorazione

  • forte mal di testa

  • tremori

  • pallore in viso

  • respiro corto

Tra i sintomi meno comuni, si includono:

  • ansia

  • dolore addominale

  • costipazione

  • perdita ingiustificata di peso

Questi sintomi si presentano spesso in episodi di breve durata, di circa 15-20 minuti, che possono essere frequenti nell’arco di una giornata e scatenati da momenti di stress, da semplici cambi di posizione, sforzi fisici, ecc. Anche alcuni cibi ricchi di tirammina (presente negli alimenti fermentati, stagionati, scaduti, nei sottaceti, ecc.) possono scatenare episodi sintomatologici.

I sintomi del feocromocitoma sono associabili a molte altre condizioni ed è importante effettuare una diagnosi tempestiva. Si raccomanda quindi di rivolgersi con sollecitudine al medico se si presenta la difficoltà di gestire la pressione alta e se vi sono casi di feocromocitoma in famiglia.

La diagnosi di un feocromocitoma avviene attraverso gli esami delle urine (testate nell’arco delle 24 ore) e attraverso gli esami del sangue. Se dai risultati delle analisi emerge la possibile presenza di feocromocitoma, si approfondisce la diagnosi attraverso la tomografia computerizzata, la risonanza magnetica ed altri esami di diagnostica per immagini.

Quali sono la cura e il trattamento del feocromocitoma?

Le possibilità di trattamento possono essere molteplici:

  • chirurgia

  • terapia ablativa locale

  • radioterapia

  • chemioterapia

  • terapia farmacologica

La chirurgia è la soluzione più frequente: il chirurgo asporta le ghiandole surrenali (surrenectomia) ed eventualmente i tessuti e i linfonodi compromessi. Viene abbinata una cura farmacologia prima, durante e dopo l’intervento, per ristabilire la corretta pressione sanguigna e il normale battito cardiaco.

La terapia ablativa locale, viene eseguita attraverso onde radio (radiofrequenza) che distruggono le cellule tumorali.

La radioterapia distrugge le cellule tumorale attraverso l’irradiamento: l’intervento può avvenire dall’esterno tramite un macchinario oppure dall’interno iniettando per via endovenosa un farmaco radioattivo.

La chemioterapia provoca la morte delle cellule tumorali tramite somministrazione di farmaci (per via orale, endovenosa o intramuscolare).

Il trattamento del feocromocitoma e le possibilità di guarigione dipendono dallo stadio della malattia, dalle condizioni del paziente e dalla sua età.

È importante vigilare sulla presenza di sintomi e ricorrere al parere del medico che, effettuati i controlli diagnostici, programmerà un piano di trattamento adeguato.

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