Come viene diagnosticata la gotta?

Fisioterapia • 3 febbraio 2017 • Commenti:

La gotta è un tipo di artrite causata dall’eccesso di acido urico nel sangue. Quando tale condizione si prolunga nel tempo, può causare la formazione di cristalli di acido urico nell’articolazione, provocando dolore, gonfiore, arrossamento e rigidità alle articolazioni. L’acido urico viene prodotto tramite la distruzione delle purine, delle sostanze chimiche presenti nell’organismo e in alcuni alimenti. Normalmente, l’acido urico viene espulso dal sangue attraverso le urine, ma se ciò non accade o se la produzione di acido urico è eccessiva, l’acido urico si deposita nelle articolazioni, creando dei cristalli che causano infiammazione e dolore delle articolazioni e dei tessuti ad esse legati. Le articolazioni più colpite sono gli alluci, le ginocchia ed i polsi, ma anche le caviglie, i fianchi ed i gomiti.

Sintomi della gotta

I sintomi della gotta sono molto simili a quelli di altri tipi di artrite, come l’artrite reumatoide e l’osteoartrite. Spesso la gotta appare in maniera improvvisa durante la notte. Può anche scomparire per lunghi periodi e ripresentarsi in fase acuta. I sintomi tipici consistono in dolore intenso alle articolazioni, infiammazione e arrossamento della zona circostante, rigidità o morbidezza dell’articolazione. La gotta si sviluppa in quattro fasi:

  • iperuricemia asintomatica: caratterizzata da un alto tasso di acido urico nel sangue. Questo stadio non manifesta sintomi evidenti o i sintomi sono di entità leggera;

  • gotta acuta: si ha quando inizia l’infiammazione e si verificano attacchi di dolore improvvisi. La sintomatologia può peggiorare in presenza di eventi stressanti, freddo, consumo di droghe o alcol;

  • gotta intercritica: è il periodo di tempo che intercorre tra le fasi acute. In questa fase i sintomi scompaiono per giorni o settimane per poi ricomparire;

  • gotta tofacea cronica: si tratta dell’ultimo stadio della malattia e può anche provocare danni irreversibili. È la fase che si raggiunge più raramente, poiché un trattamento adatto può scongiurare facilmente la degenerazione fino a questo livello. La gotta tofacea cronica causa la formazione di protuberanze sottopelle, in genere intorno alle articolazioni, detti “tofi”.

Diagnosi della gotta

La diagnosi della gotta potrebbe non essere semplice, in quanto i sintomi sono molto simili a quelli di altre forme di artrite. Il medico può suggerire di sottoporsi ad alcuni esami diagnostici, come ad esempio:

  • esame del sangue: per misurare i livelli di acido urico e di creatinina nel sangue. Sarebbe meglio effettuare questo esame dopo due o tre settimane dalla manifestazione degli attacchi di gotta, poiché spesso durante gli attacchi il livello di acido urico nel sangue diminuisce. I risultati di questo esame tuttavia possono risultare equivoci, poiché ci sono molte persone con alti livelli di acido urico nel sangue che non sviluppano mai la gotta. Viceversa, molte persone presentano segni di gotta senza rilevare livelli alti di acido urico;

  • esame del fluido articolare: consiste nel prelevare un campione di fluido articolare tramite un ago, per poi analizzarlo al microscopio e rilevare eventuali cristalli urici. Questo esame diagnostica anche eventuali infezioni, che possono essere causa di artrite settica;

  • radiografia: una radiografia può essere utile ad individuare altre cause esterne dell’infiammazione dell’articolazione, ma anche a mostrare eventuali danni;

  • ecografia: gli ultrasuoni possono rilevare la presenza di cristalli urici nell’articolazione. Questa tecnica è molto usata in Europa.

Quando si va dal medico in presenza di sintomi della gotta, egli può consigliare una visita specialistica per individuare il trattamento corretto per l’artrite o per altre condizioni di infiammazione delle articolazioni. È bene fare una lista dei propri sintomi, specificando il momento della comparsa e la frequenza con cui si sperimentano. Anche eventuali traumi o eventi stressanti recenti possono essere utili al medico per comprendere le cause della patologia. Inoltre, si deve sempre comunicare durante la visita l’eventuale assunzione di farmaci e la presenza di altri casi di gotta nella storia clinica dei propri familiari. Si raccomanda di fare domande in caso di dubbi su eventuali complicazioni dei trattamenti consigliati. Il medico probabilmente porrà durante la visita delle domande in merito alla dieta quotidiana e al consumo di droghe e alcol, oltre che di alimenti ricchi di purine.

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