Come diventare un fisioterapista?

Fisioterapia • 28 gennaio 2017 • Commenti:

Il fisioterapista è un professionista sanitario, laureato in Fisioterapia, in grado di attuare interventi per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle problematiche nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e di quelle viscerali.

Il fisioterapista si occupa dei disturbi conseguenti a eventi patologici di varia natura, congeniti od acquisiti, e l'attività può essere svolta autonomamente o in collaborazione con altre figure sanitarie.

Chi è il fisioterapista

La professione del fisioterapista, come tutte le professioni sanitarie che si pongono come obbiettivo la salute dei pazienti, richiede capacità, attitudine personale e soprattutto molta passione. La strada per diventare fisioterapista è lunga, ma dopo anni di studi e pratica si apre la possibilità di una carriera gratificante e remunerativa.

Il fisioterapista è un professionista sanitario laureato che lavora direttamente sul corpo dei pazienti, nelle zone ove è necessario ripristinare delle funzioni motorie, tramite l’utilizzo di programmi di riabilitazione individuali e mirati.

Nel loro lavoro, i fisioterapisti si avvalgono di diversi strumenti tecnologici, ma alla base della professione permane l’ottima conoscenza del corpo umano e la capacità di identificare col tatto diverse problematiche a cui rimediare tramite apposite tecniche, che comprendono massaggi specifici di vario tipo e l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche e non.

Competenze specifiche del fisioterapista

Il fisioterapista deve essere in grado di svolgere diverse mansioni riguardanti le proprie competenze. Deve infatti:

  • saper valutare e individuare le necessità del paziente, se necessario lavorando anche in équipe con altri specialisti;
  • saper praticare autonomamente le attività terapeutiche per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive, utilizzando ove necessario terapie fisiche, manuali e occupazionali;
  • proporre l'adozione di strumenti ausiliari, aiutando il paziente nel loro utilizzo e verificandone l'efficacia;
  • verificare l’efficacia della metodologia riabilitativa utilizzata per gli scopi di recupero stabiliti.

Il fisioterapista deve inoltre integrare la propria formazione di base nel corso della sua carriera professionale tramite la formazione complementare.

La Laurea in Fisioterapia

Se si possiede la passione per il corpo umano e le materie sanitarie, ma non si intende divenire medici o chirurghi, uno sbocco alternativo può essere dato dalla professione di fisioterapista. Ovviamente è fondamentale essere motivati ed appassionati alla materia, poiché il primo passo per diventare fisioterapista è ottenere una laurea in Fisioterapia, indispensabile per lo svolgimento della professione.

Il corso di Fisioterapia è organizzato presso le Facoltà di Medicina e Chirurgia. Generalmente è a numero chiuso, a causa del gran numero di candidati che ogni anno provano ad accedere al corso.

Terminati gli studi superiori, la prima difficoltà consiste quindi nel passare l’esame di ammissione ed accedere al Corso di Laurea. Per avere maggiori probabilità di superare i test d’ingresso ed ottenere uno dei pochi posti a disposizione è utile iniziare lo studio ben prima dell’inizio dell’Università, preparandosi adeguatamente al test d’ingresso.

Una volta superato il test d’ammissione si diviene studenti del Corso di Laurea in Fisioterapia, che ha lo scopo di formare professionisti sanitari in grado di lavorare - per strutture ospedaliere o anche in autonomia - sulla prevenzione ed il trattamento delle problematiche riguardanti la motricità.

Il Corso di Laurea ha la durata di tre anni per un totale di 180 crediti formativi complessivi, con un numero di esami da sostenere che varia in base ai regolamenti delle singole Facoltà. Al termine dei tre anni viene sostenuta una prova finale, che ha anche valore di esame di Stato abilitante all’esercizio professionale: dunque per poter iniziare a svolgere la professione di fisioterapista è sufficiente conseguire la laurea.

Come per altre professioni sanitarie, la formazione per diventare fisioterapisti non è limitata alla sola teoria: il Corso di Laurea prevede anche un tirocinio formativo, che permette di apprendere sul campo le principali tecniche utilizzate, rendendo i laureandi in grado di gestire autonomamente i programmi di riabilitazione.

La pratica e l’esercizio sono infatti fondamentali per questo lavoro, e le ore di tirocinio obbligatorio, da svolgere presso strutture ospedaliere o extra-ospedaliere, sono più di 1300 durante il triennio degli studi.

Dopo la laurea

Dopo aver conseguito la laurea si è liberi di scegliere se terminare gli studi ed iniziare ad esercitare o continuare a specializzarsi.

Infatti la laurea triennale permette l’accesso ad alcuni corsi di laurea magistrale, a master di primo livello ed a corsi di perfezionamento in ambito sanitario.

Una volta terminati gli studi il fisioterapista può quindi decidere se iniziare a lavorare come libero professionista o lavorare come dipendente nel settore privato o pubblico, presso ospedali, ASL, centri di riabilitazione, palestre o società sportive.

L’Associazione Italiana Fisioterapisti rappresenta l’ordine professionale di riferimento, che coordina i fisioterapisti professionisti a livello nazionale, aiutandoli sin dall’inizio della carriera.

Le opportunità quindi non mancano per questo tipo di carriera ed una volta conseguiti gli studi vi sono diverse possibilità professionali, che possono risultare allo stesso tempo gratificanti e remunerative.

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