Acido folico: perché ti serve durante la gravidanza?

Ginecologia • 23 marzo 2017 • Commenti:

I numerosi benefici dell’acido folico sono noti ormai da tempo e negli ultimi anni si è assistito ad una sensibilizzazione della popolazione verso l’utilizzo dell’acido folico in gravidanza: assumere acido folico durante la gravidanza non è dannoso come si potrebbe pensare, secondo la credenza che durante la gestazione sia controindicata l’assunzione di qualsiasi tipo di medicinale, ma, anzi, è altamente raccomandato e prescritto dalla maggior parte dei ginecologi, per i suoi effetti protettivi sulla saluta della madre e di prevenzione di malformazioni anche gravi.

L’acido folico è una vitamina che fa parte del gruppo B (è detta infatti anche vitamina B9), ed è un elemento importante

  • nelle reazioni biochimiche di formazione degli acidi nucleici (DNA e RNA), responsabili della trasmissione dell’informazione genetica;

  • nella sintesi dell’emoglobina (molecola responsabile del trasporto di ossigeno ai tessuti);

  • nella sintesi dell’acido glutammico, precursore di un neurotrasmettitore del sistema nervoso.

Il fabbisogno giornaliero medio di acido folico si aggira intorno a 0,2 milligrammi e tale vitamina viene solitamente assunta ogni giorno con l’alimentazione: i cibi ricchi di acido folico sono la frutta fresca e consumata cruda, la frutta secca, le verdure a foglia verde (come i carciofi, i cavoli e i broccoli), i legumi, i cibi integrali e gli alimenti di origine animale quali le uova e le frattaglie.

A cosa serve l’acido folico in gravidanza?

L’acido folico è molto importante nelle donne incinte per svariati motivi, primo tra tutti per la sua funzione antianemica: la gravidanza è infatti un periodo di aumentata richiesta di energia, necessaria per soddisfare  i bisogni della madre e del bambino, e un’anemia latente potrebbe peggiorare e determinare stanchezza e senso di malessere nella donna. Inoltre, tra gli usi dell’acido folico da parte del nostro organismo rientra la creazione del tubo neurale, che si sviluppa a partire da pochi giorni dopo il concepimento e contribuirà a formare la colonna vertebrale, il midollo spinale e il cervello.

L’acido folico è importante in gravidanza per permettere lo sviluppo di un feto sano ed evitare patologie gravi, quali:

  • difetti congeniti del sistema nervoso centrale dovuti alla mancata chiusura del tubo neurale, come la spina bifida (patologia nella quale si ha una chiusura incompleta di una o più vertebre, con conseguente protrusione all’esterno del midollo spinale e delle meningi), l’encefalocele (in cui l’erniazione è a carico delle meningi e del tessuto cerebrale) e l’anencefalia (ossia il mancato sviluppo cerebrale). Queste patologie sono molto gravi e spesso incompatibili con la vita;

  • difetti cardiaci congeniti;

  • prematurità e basso peso alla nascita;

  • autismo e disturbi del linguaggio (la correlazione tra queste patologie e la carenza di acido folico è ancora in fase di studio);

  • labbro leporino o labio-palato schisi, malformazione del palato causata dalla mancata fusione dei due processi palatini sulla linea mediana.

È stato dimostrato come l’assunzione di acido folico in gravidanza riduca l’incidenza delle patologie sopra riportate di circa il 70% e come sia importante per ridurre l’evenienza di problematiche in donne che abbiano già un figlio affetto. È importante tuttavia ricordare che in gravidanza il fabbisogno di acido folico, così come di tutte le altre vitamine e sostanze nutritive è aumentato rispetto al normale: sono necessari circa 0,4 milligrammi di acido folico (il doppio rispetto al fabbisogno giornaliero di un individuo non in gravidanza), e l’assunzione mediante la sola dieta non è sufficiente a soddisfare questa aumentata richiesta. Per questo motivo i ginecologi prescrivono alle donne in gravidanza l’assunzione di integratori di acido folico.

Qual è il migliore integratore di acido folico da utilizzare in gravidanza?

In commercio esistono numerosissimi integratori di acido folico, delle più svariate marche e dai nomi diversi, ma non fatevi ingannare dal colore della confezione o da cosa è riportato sul foglietto illustrativo: qualsiasi marca va bene, poiché contengono tutte lo stesso quantitativo di acido folico (0,4 milligrammi), che è quello consigliato dai ginecologi. L’acido folico è un integratore a basso costo e dai numerosi effetti benefici, ma la sua assunzione dovrebbe iniziare circa due mesi prima del momento in cui si desidera intraprendere una gravidanza, o se questo non fosse possibile (come nel caso di gravidanze non programmate), è importante iniziare ad assumerlo appena appreso di essere in stato di gravidanza, il prima possibile, in quanto la formazione del tubo neurale e degli organi avviene nelle prime settimane di gestazione. L’assunzione dovrebbe essere protratta per i primi 3 mesi per poi essere interrotta in caso di donne sane o continuata in caso di donne che presentavano bassi livelli di acido folico anche prima della gravidanza.

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