Dott.ssa
Attilia Di Leo
Psicologo,
Psicoterapeuta
Psicologo clinico
Altro
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Esperienze
L'approccio che utilizzo consiste nel ripercorrere insieme il percorso del proprio sé, andando ad esplorare e trattare il malessere vissuto nel qui ed ora.
Molto spesso sono i periodi di crisi che generano grandi opportunità di cambiamento e il primo passo alla psicoterapia è il punto di partenza per ritrovare il proprio equilibrio smarrito.
Ognuno è formato dalla propria storia, dal proprio proprio passato, dalle proprie risorse e fragilità ed io sarò lieta di accompagnarvi in questo percorso con l'obiettivo di riconquistare il vostro benessere che si riflette nella qualità della vostra vita sociale, affettiva e lavorativa.
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18 recensioni
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M. M
La Dott.ssa Di Leo è riuscita fin da subito ad instaurare un ambiente sereno e accogliente, in cui è facile sentirsi a proprio agio. Empatica, chiara nelle spiegazioni e davvero molto disponibile.
C.c.
Disponibile, empatica e molto professionale. La Dr.ssa Di Leo da subito è riuscita ad instaurare un clima sereno ed accogliente e mi ha aiutata a raggiungere maggiore consapevolezza delle mie capacità.
M.C.
Di una professionalità e gentilezza unica.
La ringrazio per ció che stà facendo per me e la mia famiglia.
Claudia B.
La dottoressa Di Leo mi è stata suggerita da una amica che, grazie al suo aiuto, ha risolto dei problemi psichici con cui conviveva da tanti anni. Sin dal primo colloquio, ho avuto la fortuna di trovare di fronte a me una professionista empatica, preparata e attenta ai bisogni del paziente. Ora che abbiamo cominciato la psicoterapia, posso dire di essere estremamente soddisfatta del lavoro che stiamo svolgendo e di aver fatto luce sui punti nodali della mia sofferenza. Non sono avvezza a scrivere recensioni, ma in questo caso ho sentito la necessità, con la mia testimonianza, di sostenere l'orientamento di quanti stanno cercando un valido professionista a cui appoggiarsi.
Lucia
Le sedute con la dottoressa Di Leo mi stanno aiutando molto. Non è facile intraprendere un percorso così introspettivo, ma con il suo prezioso supporto sto già compiendo passi avanti; gli incontri sono sempre molto utili e diventano per me spunti di riflessione personale.
La sua professionalità traspare in ogni momento ed inoltre è in grado di farmi sentire sempre a mio agio.
C.T.
La Dottoressa Di Leo è molto professionale, sempre disponibile e gentile. Con grande tatto ha fatto in modo che si creasse un clima disteso fin da subito, consentendomi di intraprendere un percorso basato sulla sincerità e sulla fiducia. Sono felice del percorso intrapreso e della consapevolezza e sicurezza che mi sta donando
Anna
Il supporto della Dott.ssa Di Leo è stato fondamentale per affrontare una situazione difficile. Sin da subito ha saputo instaurare un rapporto in cui mi sentissi serena e a mio agio dimostrandosi una persona attenta, scrupolosa e paziente.
Durante le sedute si percepisce che svolge il proprio lavoro con passione e grande competenza professionale.
Consiglio vivamente un percorso terapeutico con lei.
G.M.
Professionale e disponibile, molto attenta nel mettere a proprio agio il paziente. Consiglio vivamente la dottoressa Di Leo.
Laura
Disponibilità, empatia,gentilezza e professionalità,sono solo alcune delle caratteristiche della dottoressa Di Leo. È riuscita a capirmi come neanche io avrei saputo fare.... grazie ancora
Francesca S.
La Dott.ssa Di Leo si è mostrata preparata e precisa. È stata comprensiva e molto attenta a me. Sicuramente continuerò il trattamento con lei.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno. Ho 46 anni.Da tre mesi prendo 20mg di sereupin e 15 gocce di Bromazepam(per dormire).Sofro di ansia. Ultimi giorni ho umore molto giù e atachi di ansia.
Volevo precisare che da questo problema e cominciato cinque anni fa ,prendevo stessa terapia e gia dopo un mese mi sentivo benissimo. Questa volta neanche dopo tre mesi non ci sono miglioramenti,va sempre peggio.Cosa mi succede?
Chiedo scusa per mio italiano. Distinti saluti e grazie
Cara sign.ra, dovrebbe approfondire il suo vissuto e i disturbi che ha descritto in percorso di psicoterapia assieme al percorso farmacologico che già compie. In questo modo avrà l'occasione di comprendere cosa ha scatenato il suo malessere, oltre che a gestire la sintomatologia.
Qualora si sentisse pronta mi rendo disponibile ad ascoltarla.
Un caro saluto.
Dott.ssa Attilia Di Leo
Buongiorno, sono una studentessa di 22 anni. Anche causa della pandemia e, credo, dello stress universitario, sto vivendo un momento di fragilità che sta portando alla luce questioni del passato che non avevo più considerato. Quando ero adolescente, a 13 anni per la precisione, ho vissuto un periodo di depressione-ansiosa dalla quale sono guarita spontaneamente, senza ricorso a farmaci e/o a psicoterapia. Non avevo mai compreso le cause del mio malessere (di cui riesco a parlare soltanto oggi; fino a poco tempo fa l'argomento, anche in famiglia, era un taboo e mi creava un profondo disagio). Ho cominciato ad aver pensieri intrusivi del tipo "non posso fidarmi di me stessa". Temevo di fare qualcosa, dall'avere rapporti sessuali al fare del male fisico a qualcuno, senza poi ricordarmene. Per questo motivo, evitavo di uscire di casa e provavo un malessere costante che mi costringeva a ripercorrere mentalmente tutte le mie giornate nel tentativo di ricordare tutto ciò che avevo fatto. In forma acuta tutto ciò è durato per 6 mesi; col passare del tempo l'ansia si è minimizzata fino a scomparire del tutto. A distanza di 10 anni comincio a ripensare al fatto e a ricondurlo a un evento ben specifico: il trasferimento di mia zia in un'altra città di Italia. Premetto di aver sempre nutrito un affetto smisurato per lei. Durante l'infanzia per me era una seconda madre, non passava settimana senza che ci vedessimo o facessimo qualcosa insieme. E in effetti ricordo di aver provato un dolore simile a un vuoto durante l'ultimo incontro. Dal giorno dopo non ci ho più pensato, come se mi fossi disconessa completamente dalla cosa. Nemmeno per una volta ho pianto per la sua mancanza nè ho pensato che mi dispiacesse si fosse allontata, la mia testa era piena di altri pensieri...può essere che ci sia una correllazione tra i due eventi? Vi pongo questo interrogativo anche perchè credo di star cominciando a provare un sentimento molto profondo per il mio ragazzo, con il quale son fidanzata da due anni. All'inizio mi piaceva in modo credo più superficiale (come forse è più normale che sia). Ora mi sembra di non aver più difese e di provare un bene "nonostante tutto", come quello che si prova per un fratello o per un genitore. È come se nel tempo i miei sentimenti siano cresciuti, anzichè diminuire. Tutta questa profondità mi sta creando un'ansia molto forte; temo di soffrire e essere ferita. Non vorrei sentirmi così, ho paura di non godermi la felicità che la mia storia può donarmi... ma allo stesso tempo tutto questo non mi sembra vero, e aspetto solo il momento della disillusione. Cosa mi sta succedendo? Cosa posso fare per non sentirmi in questo modo? Mia madre non aiuta, nell'ultimo periodo abbiamo un rapporto parecchhio teso: lei vorrebbe lo lasciassi (credo sia molto possessiva) quindi fomenta le mie paure mettendomi costantemente in guardia dagli uomini e dalla sofferenza che possono generare. Grazie in anticipo.
Salve, è stata molto precisa nell'argomentare tutto il suo vissuto, missione non facile devo dirle. Come ha già intuito molti eventi della vita spesso sono collegati, soprattutto quelli passati, e influenzano profondamente il nostro quotidiano. Questo soprattutto se essi non vengono appuratamene elaborati e mentalizzati in un percorso di psicoterapia.
Da quello che scrive si percepisce la sua apprensione e paura. Direi che si è rivolta nel luogo più adatto e mi rendo disponibile ad ascoltarla qualora si sentisse pronta.
Un caro saluto, Dott.ssa Attilia Di Leo
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