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Esperienze
Su di me
Dal 16 marzo 2017 mi è stato conferito l'incarico ad interim di Direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infantile e dell'Adolescenza -...
Formazione
- Università degli Studi di Perugia
Specializzazioni
- Psichiatria
Tirocini
- ---
Competenze linguistiche
- Italiano,
- Francese
Premi e riconoscimenti
- ---
Pubblicazioni e articoli
11 recensioni
Punteggio generale
Ordina recensioni per
AF
La dottoressa è molto pacata, affabile e professionale. È evidente la sua grande esperienza nei modi e nelle soluzioni proposte.
Marco
Sono stato più volte dalla dottoressa ed ho sempre ricevuto un servizio attento , cordiale e scrupoloso.
P.T.A.
Sempre disponibile e attenta. Successivamente ai nostri colloqui mi è successo di scoprire in me risorse ed opportunità che sino ad allora non avevo considerato. Professionale ma nello stesso tempo confidenziale. Sa metterti perfettamente a tuo agio. Consigliata vivamente!
S.C.
Quando ci si rivolge ad un medico psichiatra si è alla ricerca di ascolto e comprensione. La dott.ssa Tamantini, oltre ad avermi fatto crescere in consapevolezza e migliorare significativamente il mio stato di salute, possiede rare capacità empatiche che mi hanno consentito di raccontare ciò che faticavo a dire a me stesso. La lucidità del suo sguardo sulla mia storia ha rappresentato per me la testimonianza che avrei potuto lentamente appendere quella stessa chiarezza guardandomi dentro. Rappresenta in pieno ciò che un medico dovrebbe essere: colui che si prende cura.
B.M.
Ottima prestazione, in quanto mi sono sentita a mio agio, a sempre ascoltato con interesse è una persona molto epatica. Ogni settimana vivevo questo momento con la dottoressa come un momento tutto mio che mi dava serenità.
Luisella Reali
Desidero raccontare la mia esperienza in quanto credo che, senza il sostegno della dott.ssa Tamantini, non sarei uscita dal tunnel della depressione. Nel 2018, pochi mesi dopo la scomparsa di mia madre, ho cominciato ad avere i primi sintomi della malattia che via via si sono dimostrati più importanti. Una mia carissima amica mi ha consigliato di rivolgermi alla dott.ssa Tamantini che ha preso a cuore la situazione e devo a lei se ho ritrovato il coraggio di affrontare il domani. Puntualità, discrezione e soprattutto umanità sono per me i suoi punti di forza
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve a tutti.
Ho 35 anni e da sempre soffro di depressione e disturbo da ansia generalizzata, penso in percentuale genetica perché mia madre ne è anch'essa affetta, in parte biochimica.
Da due mesi a questa parte, per una serie di situazioni spiacevoli che si sono sovrapposte, ho iniziato ad avere una forte depressione e tantissima ansia, entrambe invalidanti.
Ho iniziato a perdere l'appetito, tachicardia e ansia assurda soprattutto al mio risveglio la mattina, angoscia esistenziale, nessun piacere nel fare le cose e pensieri suicidi ricorrenti.
Il mio psichiatra mi ha prescritto ancora 4 settimana fa Zoloft la prima settimana, per poi passare ad una dose più alta (più Xanax al bisogno).
Ad ora non ho riscontrato alcun beneficio anzi, ho ansia costante e da un paio di settimane ho più inappetenza del solito.
Mi sforzo di mangiare ma proprio non ci riesco.
Volevo sapere se è normale avere questi effetti collaterali, o devo preoccuparmi? Speravo che dopo le prime settimane passassero, invece non vedo alcun miglioramento.
Vedrò la luce prima o poi?
Cerco "solo" uno sprazzo di pace e serenità.
Grazie in anticipo a chiunque risponderà!
Buon pomeriggio,
l'antidepressivo sappiamo che non produce benefici immediati; è necessario aspettare qualche settimana perché si avvertano gli effetti desiderati. Se continua a non produrne (ogni farmaco può avere efficacia diversa in persone diverse), allora Lei potrà con il suo psichiatra valutare la possibilità di un ulteriore incremento del dosaggio (non ha scritto nel suo messaggio quanti mg. ne sta assumendo) o la sostituzione di Zoloft con altro antidepressivo.
Per quanto riguarda l'ansia, che mi sembra stia contribuendo non poco al suo malessere, sarebbe forse opportuno, sempre in accordo con il suo psichiatra, assumere l'ansiolitico non al bisogno, ma ad orari prestabiliti e a dosaggi definiti magari due volte al giorno.
La saluto cordialmente
Salve sono una mamma comprensiva,aperta e spaventata...ho una bambina(ai miei occhi ancora)di 11 anni già dall'anno scorso ha fatto il coming out dicendoci di essere bisex,il che non ha stravolto le nostre vite,poiché abbiamo in famiglia un altro adolescente dichiaratosi gay.Quest'anno ha iniziato le medie e stiamo avendo un po di preoccupazione perché alcuni ragazzi anche scherzando la chiamano lesbica,mia figlia dice che se lo fanno per scherzare a lei non dà fastidio.
Poi è successo che a quella parola hanno aggiunto anche degli insulti,e l'hanno eliminato dal gruppo WhatsApp di classe dove c'è tutta la classe,facendola sentire esclusa.
Ne ho parlato con i genitori sul gruppo di WhatsApp che abbiamo e loro fortunatamente mi hanno sostenuta.
Sono giorni che vedo mia figlia triste mentre lei é solare e spiritosa.
Cosa mi consigliate di fare?
Noi la sosteniamo tanto che la chiamiamo già con un altro nome.
Sono preoccupata e non vorrei che lei soffra.
Grazie a chi mi risponde.
Buon pomeriggio,
sua figlia, che per l'età che ha, può ancora considerarsi una bambina (e quindi con una identità sessuale non ancora ben definita), è fortunata ad avere una famiglia che la supporta, accompagna e protegge in una situazione così delicata e dolorosa. Ma ritengo che non possa essere la famiglia da sola a gestirla.
Sono auspicabili interventi su ambiti e aspetti diversi del problema.
Il primo è l'ambito esterno, relazionale, di rapporto di sua figlia con i coetanei. Per affrontare questo mi sembra indispensabile il coinvolgimento di quelle Istituzioni che hanno lo specifico compito di tutela dei diritti dei minori, a cominciare dalla Scuola e dai Servizi rivolti ai minori del Comune di appartenenza, con le loro competenze educative, di sensibilizzazione e di tutela nei confronti della popolazione minorile. L'arduo compito, in questo particolare momento storico, è quello di sensibilizzare , una generazione allo sbando quale quella adolescenziale a valori fondamentali per la crescita dell'individuo quale quelli dell'accettazione dell'altro, della tolleranza, del rispetto, della condivisione.
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